Frasi di Publilio Siro

101/232

Un ingrato reca danno a tutti gli infelici.

102/232

Ingratus unus omnibus miseris nocet.

103/232

È proprio del saggio temere il nemico, anche se è dappoco.

104/232

Inimicum quamvis humilem docti est metuere.

105/232

Rimedio alle offese è il dimenticarle.

106/232

Iniuriarum remedium est oblivio.

107/232

L'avaro non è buono con nessuno, pessimo con se stesso.

108/232

In nullum avarus bonus est, in se pessimus.

109/232

La fama di integrità è un secondo patrimonio.

110/232

Integritatis fama est alterum patrimonium.

111/232

Chi vince l'ira vince il più grande dei nemici.

112/232

Iracundiam qui vincit hostem superat maximum.

113/232

Quando l'adirato è ritornato in sè allora si adira con sè medesimo.

114/232

Iratus cum ad se rediit sibi tum irascitur.

115/232

Quando il colpevole è assolto è condannato il giudice.

116/232

Iudex damnatur ubi nocens absolvitur.

117/232

Dopo essere scivolato una volta è colpa tua se cadi di nuovo.

118/232

Lapsus semel fit culpa si iterum cecideris.

119/232

La fortuna è leggera: presto chiede indietro ciò che ha dato.

120/232

Levis est fortuna: cito reposcit quod dedit.

121/232

È una legge universale quella che ordina di nascere e di morire.

122/232

Lex universa est quae iubet nasci et mori.

123/232

La lingua maldicente è indizio di una mente malvagia.

124/232

Lingua est maliloquax mentis indicium malae.

125/232

Non può esservi guadagno che non danneggi il prossimo.

126/232

Lucrum sine damno alterius fieri non potest.

127/232

A chi vuol fare del male non manca mai il pretesto.

128/232

Malefacere qui vult numquam non causam invenit.

129/232

Comandando male si perde tutta l'autorità del comando.

130/232

Male imperando summum imperium admittitur.

131/232

Le cose evidenti non hanno bisogno di alcuna prova.

132/232

Manifesta haud indigent probatione.

133/232

Le lacrime della donna sono il condimento della malizia.

134/232

Muliebris lacrima condimentum est malitiae.

135/232

Quando la donna pensa da sola, pensa male.

136/232

Mulier cum sola cogitat, male cogitat.

137/232

Deve temere molti colui che molti temono.

138/232

Multus timere debet quem multi timent.

139/232

Sopporta ciò che non puoi cambiare come è dalla nascita.

140/232

Mutare quod non possis, ut natum est, feras.

141/232

Sopporta e non prendertela con ciò che non si può cambiare.

142/232

Feras non culpes quod mutari non potest.

143/232

La necessità ottiene dall'uomo ciò che vuole.

144/232

Necessitas ab homine quae vult impetrat.

145/232

La necessità impone la legge, non la riceve.

146/232

Necessitas dat legem, non ipsa accipit.

147/232

All'avaro non mancano mai i pretesti per negare.

148/232

Negandi causa avarum numquam deficit.

149/232

Al desiderio niente piace di più di ciò che non è lecito.

150/232

Nil magis amat cupiditas quam quod non licet.


Biografia di Publilio Siro