Frasi di Publilio Siro

101/235

Un ingrato reca danno a tutti gli infelici.

102/235

Ingratus unus omnibus miseris nocet.

103/235

È proprio del saggio temere il nemico, anche se è dappoco.

104/235

Inimicum quamvis humilem docti est metuere.

105/235

Rimedio alle offese è il dimenticarle.

106/235

Iniuriarum remedium est oblivio.

107/235

L'avaro non è buono con nessuno, pessimo con se stesso.

108/235

In nullum avarus bonus est, in se pessimus.

109/235

La fama di integrità è un secondo patrimonio.

110/235

Integritatis fama est alterum patrimonium.

111/235

Chi vince l'ira vince il più grande dei nemici.

112/235

Iracundiam qui vincit hostem superat maximum.

113/235

Quando l'adirato è ritornato in sè allora si adira con sè medesimo.

114/235

Iratus cum ad se rediit sibi tum irascitur.

115/235

Quando il colpevole è assolto è condannato il giudice.

116/235

Iudex damnatur ubi nocens absolvitur.

117/235

Dopo essere scivolato una volta è colpa tua se cadi di nuovo.

118/235

Lapsus semel fit culpa si iterum cecideris.

119/235

La fortuna è leggera: presto chiede indietro ciò che ha dato.

120/235

Levis est fortuna: cito reposcit quod dedit.

121/235

È una legge universale quella che ordina di nascere e di morire.

122/235

Lex universa est quae iubet nasci et mori.

123/235

La lingua maldicente è indizio di una mente malvagia.

124/235

Lingua est maliloquax mentis indicium malae.

125/235

Non può esservi guadagno che non danneggi il prossimo.

126/235

Lucrum sine damno alterius fieri non potest.

127/235

A chi vuol fare del male non manca mai il pretesto.

128/235

Malefacere qui vult numquam non causam invenit.

129/235

Comandando male si perde tutta l'autorità del comando.

130/235

Male imperando summum imperium admittitur.

131/235

Le cose evidenti non hanno bisogno di alcuna prova.

132/235

Manifesta haud indigent probatione.

133/235

Le lacrime della donna sono il condimento della malizia.

134/235

Muliebris lacrima condimentum est malitiae.

135/235

Quando la donna pensa da sola, pensa male.

136/235

Mulier cum sola cogitat, male cogitat.

137/235

Deve temere molti colui che molti temono.

138/235

Multus timere debet quem multi timent.

139/235

Sopporta ciò che non puoi cambiare come è dalla nascita.

140/235

Mutare quod non possis, ut natum est, feras.

141/235

Sopporta e non prendertela con ciò che non si può cambiare.

142/235

Feras non culpes quod mutari non potest.

143/235

La necessità ottiene dall'uomo ciò che vuole.

144/235

Necessitas ab homine quae vult impetrat.

145/235

La necessità impone la legge, non la riceve.

146/235

Necessitas dat legem, non ipsa accipit.

147/235

All'avaro non mancano mai i pretesti per negare.

148/235

Negandi causa avarum numquam deficit.

149/235

Al desiderio niente piace di più di ciò che non è lecito.

150/235

Nil magis amat cupiditas quam quod non licet.


Biografia di Publilio Siro