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Qui lo dico e qui lo nego.
In questa frase c'è tutta l'Italia.
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La contemporaneità non esiste. Non esiste, dopo la Relatività, nella fisica e non esiste, dopo la Storia, nell'arte. Che i classici siano nostri contemporanei è un conforto idealistico e una menzogna pubblicitaria. Questa però non è una conclusione, ma una premessa. L'esperienza dei classici ci dice il contrario. Non sono nostri contemporanei, siamo noi che lo diventiamo di loro. Dimenticarli in nome del futuro sarebbe il fraintendimento più grande. Perché i classici sono la riserva del futuro.
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L'essenziale non è quello che si sa, ma quello che si è.
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Che cosa è l'eros? Migliaia di definizioni, quindi nessuna.
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Simpatico. Riservato a oggetti pregiati, un arazzo fiammingo, un archibugio istoriato, una lucerna romana. Vorrebbe esprimere famigliarità con la cultura e il denaro, ma non ci riesce.
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Lo scrittore migliora con gli anni. Il paragone più frequente è il vino. Anche se pochi vini migliorano con il tempo. L'ascesa dello scrittore è invece inarrestabile e tocca il suo culmine con la decrepitezza e la morte. Lo scrittore morto è immortale.
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L'assente ha sempre ragione.
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Noi da un punto di vista antropologico siamo certamente disabili a vivere nel mondo e nella società in cui viviamo perché lo confermano medici, psicologi, il nostro corpo, la nostra psiche si è plasmata in un ambiente che è radicalmente diverso da quello in cui noi viviamo e l'evoluzione della società ha proceduto molto più rapidamente dell'evoluzione della specie.
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L'intelligenza ha i suoi limiti, ma la stupidità è illimitata.
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Epocale. Mutamento epocale. Ce n'è ogni giorno.
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Tra un libro "di" Einstein e un libro "su" Einstein scegli il primo. C'è più da imparare dalla oscurità di un maestro che dalla chiarezza di un discepolo. Gli scopritori di continenti hanno disegnato contorni sempre imprecisi delle coste, che oggi qualsiasi agenzia turistica è in grado di correggere. Preferisco chi ha scoperto i continenti.
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Chi si accontenta non gode.
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Ricordo una giovane fisioterapista, che aveva paragonato lo sforzo dei bambini disabili, nell'affrontare una scala, a quello dei vecchi. "Capite adesso?" ci diceva. Noi facevamo cenno di sì, ma in realtà i vecchi sulle scale ci erano altrettanto estranei.
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Seguire, anche in ogni pagina, in ogni frase, in ogni parola, la verità del linguaggio, penso che determini nel lettore un coinvolgimento che nasce dal proprio rispecchiamento in ciò che dice lo scrittore.
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Spesso si dà il meglio quando non ci si crede, solo che non si deve credere neanche a questo, altrimenti non funziona.
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Allucinante. L'aggettivo più comune nell'età degli allucinogeni. In Italia lo si può sostituire con normale. Una lettera impiega otto giorni da un quartiere all'altro? Normale. Una lettera impiega un giorno? Allucinante.
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Soldati. Operatori di pace.
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L'occasione fa l'uomo onesto.
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Quando Einstein, alla domanda del passaporto, risponde "razza umana", non ignora le differenze, le omette in un orizzonte più ampio, che le include e le supera. È questo il paesaggio che si deve aprire: sia a chi fa della differenza una discriminazione, sia a chi, per evitare una discriminazione, nega la differenza.
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Il voyeurismo televisivo ha raggiunto dei vertici impensabili perché la tendenza al guardare nell'intimità degli altri è tipicamente umana. L'uomo ha una forte curiosità per l'intimità altrui anche perché sorprende l'uomo nella sua spontaneità, l'uomo che non sa di essere osservato.
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La banalità riguarda sempre l'occhio di chi guarda e mai le cose che vede.
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Filosofia. Amata da dirigenti, imprenditori, allenatori. La nostra filosofia. Non รจ la filosofia che non sono riusciti a frequentare, ma la controfigura con cui possono andare a letto.
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Come diceva quella ragazza sgomenta al suo ragazzo: - Perché non sei anticonformista anche tu, come tutti gli altri?
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"Parliamoci chiaro." Ho sempre temuto questa frase, che non è mai un invito alla trasparenza, ma l'apertura delle ostilità.
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Parlare bene del bene è imperdonabile. Infatti non me lo perdono. Ma dovevo pagare di persona l'impagabile aiuto di parenti, amici e sconosciuti.
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I fanatici non sono gli unici convinti di possedere la verità (quasi tutti ne sono convinti), sono solo i più terrorizzati di perderla.
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Noi viviamo nell'universo della pubblicità commerciale, dove non esistono la malattia e la morte, tranne che in quella dei farmaci e delle pompe funebri. Ma nei momenti duri della vita gli uomini ritrovano la verità della parola. Sono i momenti euforici a renderli idioti.
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I parenti possono mentire, per legge.
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Incredibile - Usato per attirare l'attenzione su ciò che stiamo dicendo, perciò usato continuamente. Suscita rassegnazione in chi lo ascolta, perché non si tratta mai dell'incredibile, ma solo di ciò che è scarsamente credibile. Ho fatto un incontro incredibile (detto per "interessante"). Ma l'interesse di chi ascolta è già scemato. Ho conosciuto una donna incredibile. L'interesse è zero. Incredibile è, alla lettera, solo chi lo dice.
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Le donne che, nell'età cosiddetta critica, scambiano il prolasso dell'utero per il collasso dell'universo. E forse non si sbagliano.
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Che da giovani la prospettiva dell'handicap sconcerti è un tributo alla crescita. L'eternità dura fino ai quarant'anni e le ambizioni si lasciano sobriamente ridurre a una parola: tutto. Procedendo negli anni, c'è chi regredisce a inseguire una gioventù retrospettiva, i più euforici ci provano, i più stupidi ci riescono. Ma l'handicap diventa nel frattempo un congiunto, una esperienza familiare, si incarna in modo visibile negli altri, prima di insediarsi in noi stessi.
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Il mentitore è sempre un piccolo tattico, mentre chi evita di mentire segue una strategia.
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Problema. Parola usata per dire che non c'è: non c'è problema. Variante euforica: no problem. Tipica di esistenze assillate da troppi problemi. Ha una funzione liberatoria e per questo ricorre anche quando non è il caso. Mi può portare in via Bixio? Non c'è problema. Poi ci si impiega cinquantacinque minuti. Questo è il problema.
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C'è un piacere più intenso, per chi ama i libri di antiquariato? Sì. È sfogliarne un catalogo. Niente uguaglia la gioia di cercare - l'occhio concentrato e mobile del vizio - i titoli bramati, differendo spesso l'attimo fatale, per aumentare l'ebbrezza o attenuare la delusione.
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Voi dovete vivere giorno per giorno, non dovete pensare ossessivamente al futuro. Sarà una esperienza durissima, eppure non la deprecherete. Ne uscirete migliorati. Questi bambini nascono due volte. Devono imparare a muoversi in un mondo che la prima nascita ha reso più difficile. La seconda dipende da voi, da quello che saprete dare. Sono nati due volte e il percorso sarà più tormentato. Ma alla fine anche per voi sarà una rinascita. Questa è almeno la mia esperienza. Non posso dirvi altro.
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È l'eccesso a tradire la menzogna, la verità non ama i superlativi.
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Di solito l'ironia, più che un effetto riuscito, è una intenzione mancata.
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In generale, la donna è più solida, è più seria nei sentimenti. L'uomo ha la tendenza a giocare, a concepire l'amore come un gioco e non solo l'amore fisico ma l'amore nel suo significato più complesso. La donna invece investe nei rapporti, con più responsabilità, se stessa. Non dico che sia sempre così ma spesso è così.
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Diciamo. Plurale humilitatis, diverso da quel "noi" maiestatis a cui gli studenti contrappongono un "io" insicuro. "Diciamo" è pacioso e bonario, tende a cooptare gli ascoltatori in affermazioni che riguardano solamente chi le pronuncia. Sornionamente democratico, modestamente capzioso, è usato da tutti, atleti, clinici, capiservizio. È il coro delle individualità negli anni Novanta.
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Se un libro ti attira "veramente", non badare al prezzo. È il modo più sicuro per fare debiti, ma anche per evitare le recriminazioni di una vita. Il rammarico per un acquisto sbagliato è niente in confronto all'angoscia per un acquisto mancato.
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Biblioteche in fiamme. Il destino ultimo delle biblioteche, tranne quella che Bachelard colloca in paradiso, è sempre stato il fuoco.
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Risveglio. Accendo la televisione dal letto. Cinque morti nel crollo di una palazzina, un treno deraglia a Marsiglia, l'incidenza delle malattie cardiovascolari sulla mortalità precoce, due impiccati nella stessa mattina in un carcere della Virginia, l'aumento della disoccupazione come fenomeno stabile, bambini di sei mesi impiegati in videotape a luci rosse. Spengo la televisione. Mi alzo. Sono pronto per uscire.
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Molte volte il disabile è commiserato e con ciò discriminato proprio da quelli che hanno paura di riconoscersi in lui, direttamente o indirettamente.
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Aeromobile. Termine usato dagli altoparlanti negli aeroporti italiani, quando l'aereo ritarda. Esprime tecnicità, efficienza, rinnovamento.
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Ma in mezzo sta la virtù, dice Orazio, non la verità. Altrimenti sarebbe risolto il problema. La verità, per quanto riguarda gli uomini, è sempre diversa.
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Noi dobbiamo piuttosto difendere l'immagine della cultura che il libro esprime rispetto ad altre fonti di sapere. E la lettura come esperienza che non coltiva l'ideale della rapidità, ma della ricchezza, della profondità, della durata. Una lettura amante degli indugi e dei ritorni su di sé, aperta, più che alle scorciatoie, ai cambi di passo che assecondano i ritmi della mente e vi imprimono le emozioni e le acquisizioni.
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Ritorno alla natura. Aria killer, montagne assassine, mare sanguinario. La nuova mitologia della natura.
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Sedurre significa incarnare, agli occhi di un altro, la sua attesa. E questo, nella seduzione intenzionale, implica fatalmente un travestimento.
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Praticamente. Avverbio prediletto per ridurre l'ignoto al noto. Popolare tra gli studenti. Praticamente il misticismo di Caterina da Siena. Praticamente ciò che non sarà mai pratico è pratico.
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A mali estremi piccoli rimedi.