51/65
Non soffro di rimpianti. Avessi cent'anni, il mio giorno migliore sarebbe sempre domani.
52/65
Saper invecchiare significa saper trovare un accordo decente tra il tuo volto di vecchio e il tuo cuore e cervello di giovane.
53/65
È facile conquistarsi un poco di potere. Difficile è farselo perdonare.
54/65
Dubitare di sé stesso è il primo segno dell'intelligenza.
55/65
Vero amante dei libri è chi compra dieci libri vecchi e uno nuovo; meglio chi compra dieci libri per leggerne sì e no, uno. Così facevano con le loro donne, ai tempi romantici, i savissimi Turchi, ed erano felici.
56/65
Un amico t'ha rubato l'amante? Glielo perdonerai. Tu hai rubato l'amante a un tuo amico? Non glielo perdonerai mai.
57/65
La solidarietà è la forza dei deboli. La solitudine è la debolezza dei forti.
58/65
Vecchio è chi più non desidera che, comunque, vivere. Di questi vecchi alcuni hanno solo vent'anni.
59/65
Benedetti gli egoisti, ti lasciano fare il tuo comodo.
60/65
Il rispetto può essere una forma superiore del disprezzo.
61/65
Il rimpianto è il passatempo degli incapaci.
62/65
Una donna, in ogni consiglio che dà, anche senza volerlo mette un poco del proprio vantaggio.
63/65
L'architettura è nata per essere fondamento, guida, giustificazione e controllo, ideale e pratico, d'ogni altra arte figurativa.
64/65
Triste dote l'esperienza. Vuol dire che a rileggere la mia pagina stampata, vi scorgo più difetti di quelli che vi scorgevo a trent'anni. E doppio è lo sforzo per ricominciare.
65/65
I proverbi o ripetono logore verità con l'aria saputa di chi vedendo il sole t'avverte che è giorno, o si contraddicono l'un l'altro tanto bene che alla fine la così detta saggezza dei popoli sembra riassumersi in una massima sola: "Règolati come ti capita, ché forse avrai ragione".