Frasi di Ugo Ojetti

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Non soffro di rimpianti. Avessi cent'anni, il mio giorno migliore sarebbe sempre domani.

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Saper invecchiare significa saper trovare un accordo decente tra il tuo volto di vecchio e il tuo cuore e cervello di giovane.

53/66

È facile conquistarsi un poco di potere. Difficile è farselo perdonare.

54/66

Dubitare di sé stesso è il primo segno dell'intelligenza.

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Vero amante dei libri è chi compra dieci libri vecchi e uno nuovo; meglio chi compra dieci libri per leggerne sì e no, uno. Così facevano con le loro donne, ai tempi romantici, i savissimi Turchi, ed erano felici.

56/66

Un amico t'ha rubato l'amante? Glielo perdonerai. Tu hai rubato l'amante a un tuo amico? Non glielo perdonerai mai.

57/66

La solidarietà è la forza dei deboli. La solitudine è la debolezza dei forti.

58/66

Vecchio è chi più non desidera che, comunque, vivere. Di questi vecchi alcuni hanno solo vent'anni.

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Benedetti gli egoisti, ti lasciano fare il tuo comodo.

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Il rispetto può essere una forma superiore del disprezzo.

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Il rimpianto è il passatempo degli incapaci.

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Una donna, in ogni consiglio che dà, anche senza volerlo mette un poco del proprio vantaggio.

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L'architettura è nata per essere fondamento, guida, giustificazione e controllo, ideale e pratico, d'ogni altra arte figurativa.

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Triste dote l'esperienza. Vuol dire che a rileggere la mia pagina stampata, vi scorgo più difetti di quelli che vi scorgevo a trent'anni. E doppio è lo sforzo per ricominciare.

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I proverbi o ripetono logore verità con l'aria saputa di chi vedendo il sole t'avverte che è giorno, o si contraddicono l'un l'altro tanto bene che alla fine la così detta saggezza dei popoli sembra riassumersi in una massima sola: "Règolati come ti capita, ché forse avrai ragione".

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Chi accumula libri accumula desideri e chi ha molti desideri è molto giovane, anche a ottant'anni.


Biografia di Ugo Ojetti