Biografia di Ugo Ojetti
Nazione: Italia
Ugo Ojetti nacque a Roma il 15 luglio 1871 e morì a Fiesole (FI) il giorno 1 gennaio 1946. Fu giornalista, scrittore e critico d'arte.
Si laureò in Giurisprudenza mentre portava avanti la scrittura di poesie. Divenne corrispondente dall'Egitto per il quotidiano La tribuna nel 1894. L'anno successivo pubblicò il libro Alla scoperta dei letterati; in parte critica e in parte reportage, scritto sotto forma di interviste ai personaggi, suscitò molto scalpore ma soprattutto fece sì che i suoi articoli divenissero molto richiesti. Nel 1898 cominciò la sua collaborazione con il Corriere della Sera mentre tra il 1901 e il 1902 fu inviato a Parigi per il Giornale d'Italia.
Nel 1905 si sposò, andando ad abitare nella cittadina toscana di Fiesole, di dove era originaria la madre. Partecipò poi come volontario alla prima Guerra Mondiale, venne incaricato di proteggere le opere d'arte di Venezia dai bombardamenti e di scrivere il testo del volantino che la squadriglia di Gabriele D'Annunzio fece cadere sugli abitanti di Vienna durante il famoso "folle volo" del 9 agosto 1918.
Fondò, a Milano, nel 1920, una rivista d'arte chiamata Dedalo, alla quale seguirono poi Pegaso e Pan. La sua collaborazione con il Corriere della Sera lo portò a diventarne il direttore tra il 1926 e il 1927 e fu tra i firmatari del Manifesto degli intellettuali fascisti. Nel 1939 realizzò l'adattamente per la prima versione sonora del film I promessi sposi e aderì alla Repubblica di Salò venendo per questo radiato dall'ordine dei Giornalisti nel 1944 dopo la liberazione di Roma. Morì due anni dopo nella sua villa di Fiesole.
Si laureò in Giurisprudenza mentre portava avanti la scrittura di poesie. Divenne corrispondente dall'Egitto per il quotidiano La tribuna nel 1894. L'anno successivo pubblicò il libro Alla scoperta dei letterati; in parte critica e in parte reportage, scritto sotto forma di interviste ai personaggi, suscitò molto scalpore ma soprattutto fece sì che i suoi articoli divenissero molto richiesti. Nel 1898 cominciò la sua collaborazione con il Corriere della Sera mentre tra il 1901 e il 1902 fu inviato a Parigi per il Giornale d'Italia.
Nel 1905 si sposò, andando ad abitare nella cittadina toscana di Fiesole, di dove era originaria la madre. Partecipò poi come volontario alla prima Guerra Mondiale, venne incaricato di proteggere le opere d'arte di Venezia dai bombardamenti e di scrivere il testo del volantino che la squadriglia di Gabriele D'Annunzio fece cadere sugli abitanti di Vienna durante il famoso "folle volo" del 9 agosto 1918.
Fondò, a Milano, nel 1920, una rivista d'arte chiamata Dedalo, alla quale seguirono poi Pegaso e Pan. La sua collaborazione con il Corriere della Sera lo portò a diventarne il direttore tra il 1926 e il 1927 e fu tra i firmatari del Manifesto degli intellettuali fascisti. Nel 1939 realizzò l'adattamente per la prima versione sonora del film I promessi sposi e aderì alla Repubblica di Salò venendo per questo radiato dall'ordine dei Giornalisti nel 1944 dopo la liberazione di Roma. Morì due anni dopo nella sua villa di Fiesole.