Frasi di Orazio

201/244

Irreprensibile e immune da crimini.

202/244

Integer vitae scelerisque purus.

203/244

L'ira è una breve follia.

204/244

Ira furor brevis est.

205/244

Ritorneranno in auge vocaboli ormai caduti in disuso e cadranno in disuso vocaboli oggi in uso.

206/244

Multa renascentur quae iam cecidere, cadentque quae nunc sunt in honore vocabula.

207/244

Nessuno nasce senza vizi.

208/244

Nam vitiis nemo sine nascitur.

209/244

Non a tutti è dato di andare a Corinto.

210/244

Non cuivis homini contingit adire Corinthum.

211/244

Non mi sento obbligato a giurare sulle parole di alcun maestro.

212/244

Nullius addictus iurare in verba magistri.

213/244

Fuggi dal chiedere ciò che sarà domani.

214/244

Quid sit futurum cras, fuge quaerere.

215/244

Cosa proibisce di dire la verità scherzando?

216/244

Ridentem dicere verum qui vetat?

217/244

Toccherò le stelle con il capo.

218/244

Sublimi feriam sidera vertice.

219/244

Metà dell'anima mia.

220/244

Animae dimidium meae.

221/244

Il pane col sale placherà bene lo stomaco ululante per la fame.

222/244

Cum sale panis latrantem stomachum bene leniet.

223/244

Finisce in pesce.

224/244

Desinit in piscem.

225/244

Ahimè! Fuggendo, o Postumo, se ne vanno gli anni.

226/244

Ehu fugaces, postume, postume, labuntur anni.

227/244

Nati per mangiare biada.

228/244

Fruges consumere nati.

229/244

Cammini sui carboni accesi nascosti dalla cenere ingannatrice.

230/244

Incedis per ignes suppositos cineri doloso.

231/244

Ognuno deve regolarsi secondo la sua misura e il suo piede.

232/244

Metiri se quemque suo modulo ac pede verum est.

233/244

Puoi cacciare la natura con un forcone, ma tornerà di nuovo.

234/244

Naturam expellas furca, tamen usque recurret.

235/244

Odio il volgo dei profani e lo tengo lontano.

236/244

Odi profanus vulgus et arceo.

237/244

Una volta che un'anfora sia impregnata di un odore, lo conserverà a lungo.

238/244

Quo semel est imbuta recens servabit odorem, testa diu.

239/244

Correggere la sorte avversa con un artificio.

240/244

Arte emendaturus fortunam.

241/244

Senti a che riduco la cosa.

242/244

Crescentem sequitur cura pecuniam.

243/244

Debemur morti nos nostraque.

244/244

Gli affanni aumentano all'aumentare delle ricchezze.


Biografia di Orazio