Frasi di Orazio

201/255

Irreprensibile e immune da crimini.

202/255

Integer vitae scelerisque purus.

203/255

L'ira è una breve follia.

204/255

Ira furor brevis est.

205/255

Ritorneranno in auge vocaboli ormai caduti in disuso e cadranno in disuso vocaboli oggi in uso.

206/255

Multa renascentur quae iam cecidere, cadentque quae nunc sunt in honore vocabula.

207/255

Nessuno nasce senza vizi.

208/255

Nam vitiis nemo sine nascitur.

209/255

Non a tutti è dato di andare a Corinto.

210/255

Non cuivis homini contingit adire Corinthum.

211/255

Non mi sento obbligato a giurare sulle parole di alcun maestro.

212/255

Nullius addictus iurare in verba magistri.

213/255

Fuggi dal chiedere ciò che sarà domani.

214/255

Quid sit futurum cras, fuge quaerere.

215/255

Cosa proibisce di dire la verità scherzando?

216/255

Ridentem dicere verum qui vetat?

217/255

Toccherò le stelle con il capo.

218/255

Sublimi feriam sidera vertice.

219/255

Metà dell'anima mia.

220/255

Animae dimidium meae.

221/255

Il pane col sale placherà bene lo stomaco ululante per la fame.

222/255

Cum sale panis latrantem stomachum bene leniet.

223/255

Finisce in pesce.

224/255

Desinit in piscem.

225/255

Ahimè! Fuggendo, o Postumo, se ne vanno gli anni.

226/255

Ehu fugaces, postume, postume, labuntur anni.

227/255

Nati per mangiare biada.

228/255

Fruges consumere nati.

229/255

Cammini sui carboni accesi nascosti dalla cenere ingannatrice.

230/255

Incedis per ignes suppositos cineri doloso.

231/255

Ognuno deve regolarsi secondo la sua misura e il suo piede.

232/255

Metiri se quemque suo modulo ac pede verum est.

233/255

Puoi cacciare la natura con un forcone, ma tornerà di nuovo.

234/255

Naturam expellas furca, tamen usque recurret.

235/255

Odio il volgo dei profani e lo tengo lontano.

236/255

Odi profanus vulgus et arceo.

237/255

Una volta che un'anfora sia impregnata di un odore, lo conserverà a lungo.

238/255

Quo semel est imbuta recens servabit odorem, testa diu.

239/255

Correggere la sorte avversa con un artificio.

240/255

Arte emendaturus fortunam.

241/255

Senti a che riduco la cosa.

242/255

Crescentem sequitur cura pecuniam.

243/255

Debemur morti nos nostraque.

244/255

Gli affanni aumentano all'aumentare delle ricchezze.

245/255

Pictoribus atque poetis
quidlibet audendi semper fuit aequa potestas.

246/255

Pittori e poeti hanno sempre goduto di un'eguale libertà di tutto osare.

247/255

Aut prodesse volunt aut delectare poetae.

248/255

Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci,
lectorem delectando pariterque monendo.

249/255

Mediocribus esse poetis
non homines, non di, non concessere columnae.

250/255

Genus irritabile vatum.


Biografia di Orazio