51/70
L'uomo è una corda tesa fra l'animale e il Superuomo, una corda sopra un abisso.
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Oggi nessuno muore delle verità mortali: ci sono troppi contravveleni.
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La voce dell'uomo è l'apologia della musica.
54/70
Ci sono pavoni che nascondono la loro coda davanti a tutti; e questo lo chiamano fierezza.
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La follia è molto rara negli individui, ma nei gruppi, nei partiti, nei popoli, nelle epoche è la regola.
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Dovunque estende la sua influenza, la Germania rovina la cultura.
57/70
In colui che vuol essere profondamente giusto, perfino la menzogna diventa filantropica.
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Quando la riconoscenza d'un gran numero per uno solo perde ogni pudore, allora nasce la gloria.
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Gli uni governano per il piacere di governare, gli altri per non essere governati; questi hanno solo il più piccolo dei due mali.
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Sempre la vita diventa più dura verso la cima: aumenta il freddo, aumenta la responsabilità.
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Non la forza ma la durata dei grandi sentimenti fa i grandi uomini.
62/70
Una volta l'io si nascondeva nel gregge; oggi, il gregge si nasconde ancora in fondo all'io.
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Idee in poesia; il poeta porta in trionfo le sue idee sul carro del ritmo: di solito perché non sono in grado di andare a piedi.
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Tutti gli ideali sono pericolosi, perché avviliscono e condannano il reale; tutti sono veleni, ma temporaneamente indispensabili come rimedi.
65/70
Nessuno è bugiardo come l'uomo indignato.
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Ecco un invidioso: non augurategli di aver dei figli, sarebbe geloso di loro perché non può più avere la loro età.
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Istinto. Quando la casa brucia uno dimentica persino di far colazione. Sì, ma mangia dopo, in mezzo alla cenere.
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Il libro deve desiderare penna, inchiostro e scrivania: ma di solito sono penna, inchiostro e scrivania a desiderare il libro. Perciò oggi i libri valgono così poco.
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Di solito la madre, più che amare il figlio, si ama nel figlio.
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Meglio è non saper niente che saper molte cose a metà.