Biografia di Herman Melville
Nazione: Stati Uniti d'America
Herman Melville nacque a New York il giorno 1 agosto 1819 e morì sempre a New York il 28 settembre 1891. Fu scrittore, poeta e critico letterario.
Nacque in una famiglia agiata da padre americano, di Boston e da madre olandese. Fu proprio il padre, attraverso i suoi racconti, a stimolare fin da subito nel giovane Herman il desiderio di avventura.
Tuttavia, nell'estate del 1830, la famiglia subì un drammatico tracollo finanziario: il padre dichiarò bancarotta e sviluppò una malattia psichica che lo portò alla morte. Questo evento lasciò segni profondi in Melville e costrinse la famiglia, composta da otto figli, a trasferirsi in povertà nel villaggio di Lansingburgh, sul fiume Hudson.
Costretto a lasciare la scuola, Melville iniziò a lavorare: dapprima nell'azienda di uno zio, poi nel negozio del fratello maggiore e infine come insegnante. La sua irrequietezza e il desiderio di indipendenza economica lo spinsero nel giugno 1839 a imbarcarsi come mozzo su una nave diretta a Liverpool e, successivamente, nel 1841 come marinaio, salpando verso l'oceano Pacifico. Raggiunse le Isole Marchesi, dove disertò con un compagno, si imbarcò su due baleniere e nel 1843 giunse alle Hawaii, dove rimase quattro mesi. Dopo essere sbarcato in Perù, rientrò a Boston nel 1844. Proprio da questi anni di avventure marinaresche trasse materiale per quelli che sarebbero diventati i suoi primi libri.
Nel 1847 sposò Elizabeth Shaw e nel 1850 la famiglia si trasferì ad Arrowhead, una fattoria a Pittsfield. Qui completò Moby Dick e si dedicò a numerosi racconti, tra cui il celebre Bartleby lo scrivano, ambientato a New York.
Un momento cruciale fu l'incontro con Nathaniel Hawthorne, che lo spinse a maturare una riflessione esistenziale. Tuttavia, dopo i primi due libri di avventura, Mardi (1849) lasciò sconcertato il suo pubblico che si aspettava un altro libro di avventure, tanto che Melville tornò sui suoi passi e diede fondo alle sue memorie marinaresche, scrivendo Redburn e Giacca bianca. Una volta esaurito quel filone, però, tornò a perseguire il tema del viaggio come ricerca.
Nel 1851 uscì Moby Dick che venne accolto dalla critica come il delirio di un pazzo. A 33 anni Melville poteva considerarsi un fallito, a stento in grado di mantenere la famiglia. Dopo anni di tentativi, ottenne un impiego alle dogane di New York nel 1866, dove rimase fino al 1885, e morì nella stessa città nel 1891.
Nonostante durante la sua vita i suoi romanzi fossero pressoché ignorati, all'inizio del Novecento l'opera di Melville venne riscoperta. Moby Dick, in particolare, è oggi considerato uno dei capolavori della letteratura mondiale. Tanto è vero che persino un cetaceo preistorico del miocene è stato chiamato Leviathan melvillei in suo onore.
Nacque in una famiglia agiata da padre americano, di Boston e da madre olandese. Fu proprio il padre, attraverso i suoi racconti, a stimolare fin da subito nel giovane Herman il desiderio di avventura.
Tuttavia, nell'estate del 1830, la famiglia subì un drammatico tracollo finanziario: il padre dichiarò bancarotta e sviluppò una malattia psichica che lo portò alla morte. Questo evento lasciò segni profondi in Melville e costrinse la famiglia, composta da otto figli, a trasferirsi in povertà nel villaggio di Lansingburgh, sul fiume Hudson.
Costretto a lasciare la scuola, Melville iniziò a lavorare: dapprima nell'azienda di uno zio, poi nel negozio del fratello maggiore e infine come insegnante. La sua irrequietezza e il desiderio di indipendenza economica lo spinsero nel giugno 1839 a imbarcarsi come mozzo su una nave diretta a Liverpool e, successivamente, nel 1841 come marinaio, salpando verso l'oceano Pacifico. Raggiunse le Isole Marchesi, dove disertò con un compagno, si imbarcò su due baleniere e nel 1843 giunse alle Hawaii, dove rimase quattro mesi. Dopo essere sbarcato in Perù, rientrò a Boston nel 1844. Proprio da questi anni di avventure marinaresche trasse materiale per quelli che sarebbero diventati i suoi primi libri.
Nel 1847 sposò Elizabeth Shaw e nel 1850 la famiglia si trasferì ad Arrowhead, una fattoria a Pittsfield. Qui completò Moby Dick e si dedicò a numerosi racconti, tra cui il celebre Bartleby lo scrivano, ambientato a New York.
Un momento cruciale fu l'incontro con Nathaniel Hawthorne, che lo spinse a maturare una riflessione esistenziale. Tuttavia, dopo i primi due libri di avventura, Mardi (1849) lasciò sconcertato il suo pubblico che si aspettava un altro libro di avventure, tanto che Melville tornò sui suoi passi e diede fondo alle sue memorie marinaresche, scrivendo Redburn e Giacca bianca. Una volta esaurito quel filone, però, tornò a perseguire il tema del viaggio come ricerca.
Nel 1851 uscì Moby Dick che venne accolto dalla critica come il delirio di un pazzo. A 33 anni Melville poteva considerarsi un fallito, a stento in grado di mantenere la famiglia. Dopo anni di tentativi, ottenne un impiego alle dogane di New York nel 1866, dove rimase fino al 1885, e morì nella stessa città nel 1891.
Nonostante durante la sua vita i suoi romanzi fossero pressoché ignorati, all'inizio del Novecento l'opera di Melville venne riscoperta. Moby Dick, in particolare, è oggi considerato uno dei capolavori della letteratura mondiale. Tanto è vero che persino un cetaceo preistorico del miocene è stato chiamato Leviathan melvillei in suo onore.
Frasi di Herman Melville
Abbiamo un totale di 2 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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Un sorriso è il veicolo d'elezione per ogni ambiguità.
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