Biografia di Amedeo Modigliani
Nazione: Italia
Amedeo Clemente Modigliani nacque a Livorno il 12 luglio 1884 e morì a Parigi il 24 gennaio 1920. Fu pittore e scultore.
Nato in una famiglia ebrea ma con i genitori atei, soffrì di salute cagionevole, tifo, polmoniti e tubercolosi. Fin da piccolo mostrò grande passione per il disegno e anche un buon talento, ma le condizioni economiche dei genitori non permettevano di iscriversi ad una scuola adeguata. Ciononostante Amedeo riuscì a convincere la madre a fargli frequentare lo studio di Guglielmo Micheli, allievo di Giovanni Fattori, uno dei maggiori pittori italiani dell'Ottocento e aderente al movimento dei Macchiaioli.
A 18 anni si iscrisse alla "Scuola libera di nudo di Firenze" per poi continuare gli studi a Venezia. Nel 1906 si trasferì a Parigi, dove andò a vivere in una comune di artisti a Montmartre. Eseguiva ritratti nel giro di un paio di sedute e tutti coloro che erano stati suoi modelli ne parlarono sempre molto bene.
Paul Guillaume, un mercante d'arte, vista l'originalità del suo genio creativo contemporaneo al movimento cubista, gli fece conoscere Constantin BrâncuČ™i e, poco dopo, Picasso.
Tuttavia, Amedeo era attratto dalla scultura. Purtroppo le polveri di pietra calcarea, ma anche di legno e di altri materiali, non giovavano alla sua tubercolosi, per cui decise infine di occuparsi solo di pittura.
A quell'epoca, Montparnasse era frequentata da numerosi artisti dei quali Modigliani eseguì ritratti; fra di essi citiamo Diego Rivera, lo stesso Picasso e Jean Cocteau. Due dei suoi capolavori, comunque, ritraggono una prostituta di cui lui si innamorò, una certa Elvira soprannominata 'la Quique' (pisellino). Inoltre intratteneva una corrispondenza epistolare con la poetessa russa Anna Achmatova.
Nel dicembre del 1917 tenne la prima mostra personale alla Galérie Berthe Weill ma il capo della polizia, scandalizzato dai nudi in vetrina, fece chiudere la mostra dopo solo poche ore. In quel periodo conobbe però l'amore della sua vita, la pittrice Jeanne Hébuterne, con la quale di trasferì in Provenza e dalla quale ebbe una figlia l'anno successivo.
A Nizza, Léopold Zborowski, scrittore, poeta e mercante d'arte polacco, cercò di aiutare Modigliani e altri artisti a piazzare le loro opere, ma riuscì a venderne solo pochi e per misere somme, che venivano spese in droghe e assenzio. Furono invece fortunati gli acquirenti, perché proprio in quel periodo Modigliani produsse i propri futuri capolavori. Pochi mesi dopo tornò a Parigi con la famiglia, e lui e Jeanne dipingevano ritratti uno dell'altra, ma la sua vita sregolata stava chiedendo il conto. Colpito da una meningite tubercolare, fu portato all'ospedale, dal quale però non fece più ritorno. Poche ore dopo, la sua compagna Jeanne Hébuterne si tolse la vita nonostante fosse al nono mese di gravidanza. Entrambi sono sepolti, uno accanto all'altra, al cimitero Pére Lachaise di Parigi.
Nato in una famiglia ebrea ma con i genitori atei, soffrì di salute cagionevole, tifo, polmoniti e tubercolosi. Fin da piccolo mostrò grande passione per il disegno e anche un buon talento, ma le condizioni economiche dei genitori non permettevano di iscriversi ad una scuola adeguata. Ciononostante Amedeo riuscì a convincere la madre a fargli frequentare lo studio di Guglielmo Micheli, allievo di Giovanni Fattori, uno dei maggiori pittori italiani dell'Ottocento e aderente al movimento dei Macchiaioli.
A 18 anni si iscrisse alla "Scuola libera di nudo di Firenze" per poi continuare gli studi a Venezia. Nel 1906 si trasferì a Parigi, dove andò a vivere in una comune di artisti a Montmartre. Eseguiva ritratti nel giro di un paio di sedute e tutti coloro che erano stati suoi modelli ne parlarono sempre molto bene.
Paul Guillaume, un mercante d'arte, vista l'originalità del suo genio creativo contemporaneo al movimento cubista, gli fece conoscere Constantin BrâncuČ™i e, poco dopo, Picasso.
Tuttavia, Amedeo era attratto dalla scultura. Purtroppo le polveri di pietra calcarea, ma anche di legno e di altri materiali, non giovavano alla sua tubercolosi, per cui decise infine di occuparsi solo di pittura.
A quell'epoca, Montparnasse era frequentata da numerosi artisti dei quali Modigliani eseguì ritratti; fra di essi citiamo Diego Rivera, lo stesso Picasso e Jean Cocteau. Due dei suoi capolavori, comunque, ritraggono una prostituta di cui lui si innamorò, una certa Elvira soprannominata 'la Quique' (pisellino). Inoltre intratteneva una corrispondenza epistolare con la poetessa russa Anna Achmatova.
Nel dicembre del 1917 tenne la prima mostra personale alla Galérie Berthe Weill ma il capo della polizia, scandalizzato dai nudi in vetrina, fece chiudere la mostra dopo solo poche ore. In quel periodo conobbe però l'amore della sua vita, la pittrice Jeanne Hébuterne, con la quale di trasferì in Provenza e dalla quale ebbe una figlia l'anno successivo.
A Nizza, Léopold Zborowski, scrittore, poeta e mercante d'arte polacco, cercò di aiutare Modigliani e altri artisti a piazzare le loro opere, ma riuscì a venderne solo pochi e per misere somme, che venivano spese in droghe e assenzio. Furono invece fortunati gli acquirenti, perché proprio in quel periodo Modigliani produsse i propri futuri capolavori. Pochi mesi dopo tornò a Parigi con la famiglia, e lui e Jeanne dipingevano ritratti uno dell'altra, ma la sua vita sregolata stava chiedendo il conto. Colpito da una meningite tubercolare, fu portato all'ospedale, dal quale però non fece più ritorno. Poche ore dopo, la sua compagna Jeanne Hébuterne si tolse la vita nonostante fosse al nono mese di gravidanza. Entrambi sono sepolti, uno accanto all'altra, al cimitero Pére Lachaise di Parigi.
Frasi di Amedeo Modigliani
Abbiamo un totale di 6 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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Quando conoscerò la tua anima, dipingerò i tuoi occhi.
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