Biografia di Tommaso Landolfi
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Nazione: Italia
Tommaso Landolfi nacque a Pico (FR) il 9 agosto 1908 e morì a Ronciglione (VT) il giorno 8 luglio 1979. Fu scrittore, poeta, glottoteta e traduttore.
Suo padre, Pasquale Landolfi, era un proprietario terriero, e la madre, Maria Gemma Nigro, era conosciuta come Ida. Cresciuto in un ambiente culturalmente stimolante, Landolfi mostrò fin da giovane una spiccata inclinazione per la letteratura. Si laureò nel 1932 in Lingua e letteratura russa all'Università di Firenze, discutendo una tesi sulla poetessa Anna Achmatova. Durante gli anni universitari, collaborò con diverse riviste letterarie come Letteratura e Campo di Marte, dove iniziò a farsi notare come narratore.
La sua prima raccolta di racconti, Dialogo dei massimi sistemi, pubblicata nel 1937, evidenziava il suo stile barocco e sperimentale, mescolando elementi fantastici e grotteschi. Questa opera segnò l'inizio di una carriera ricca di scritti che esploravano temi come la vanità dell'agire umano con un tono ironico e talvolta disperato.
Tra le sue opere più significative si trovano La pietra lunare (1939), che affronta l'angoscia esistenziale attraverso personaggi eccentrici, e il romanzo gotico Racconto d'autunno (1947). La sua narrativa si caratterizza per un gioco brillante tra realtà e surrealismo, una qualità che lo avvicina ad autori come Franz Kafka.
Durante la Seconda Guerra Mondiale visse un periodo difficile: fu arrestato nel 1943 per le sue opinioni antifasciste e subì danni economici a causa dei bombardamenti nella sua città natale. Nonostante le avversità, continuò a scrivere e a tradurre opere da lingue straniere, mostrando un particolare talento per il russo, il francese e il tedesco. Nel 1975 vinse il Premio Strega con la raccolta di racconti A caso, consolidando la sua reputazione nel panorama letterario italiano.
Negli ultimi anni della sua vita, la salute di Landolfi declinò a causa di problemi cardiaci e respiratori. Morì l'8 luglio 1979 a Ronciglione (VT). La sua eredità letteraria è stata riscoperta postuma grazie alla ripubblicazione delle sue opere da parte della casa editrice Adelphi e alla creazione del Centro Studi Landolfiani nel 1996.
Suo padre, Pasquale Landolfi, era un proprietario terriero, e la madre, Maria Gemma Nigro, era conosciuta come Ida. Cresciuto in un ambiente culturalmente stimolante, Landolfi mostrò fin da giovane una spiccata inclinazione per la letteratura. Si laureò nel 1932 in Lingua e letteratura russa all'Università di Firenze, discutendo una tesi sulla poetessa Anna Achmatova. Durante gli anni universitari, collaborò con diverse riviste letterarie come Letteratura e Campo di Marte, dove iniziò a farsi notare come narratore.
La sua prima raccolta di racconti, Dialogo dei massimi sistemi, pubblicata nel 1937, evidenziava il suo stile barocco e sperimentale, mescolando elementi fantastici e grotteschi. Questa opera segnò l'inizio di una carriera ricca di scritti che esploravano temi come la vanità dell'agire umano con un tono ironico e talvolta disperato.
Tra le sue opere più significative si trovano La pietra lunare (1939), che affronta l'angoscia esistenziale attraverso personaggi eccentrici, e il romanzo gotico Racconto d'autunno (1947). La sua narrativa si caratterizza per un gioco brillante tra realtà e surrealismo, una qualità che lo avvicina ad autori come Franz Kafka.
Durante la Seconda Guerra Mondiale visse un periodo difficile: fu arrestato nel 1943 per le sue opinioni antifasciste e subì danni economici a causa dei bombardamenti nella sua città natale. Nonostante le avversità, continuò a scrivere e a tradurre opere da lingue straniere, mostrando un particolare talento per il russo, il francese e il tedesco. Nel 1975 vinse il Premio Strega con la raccolta di racconti A caso, consolidando la sua reputazione nel panorama letterario italiano.
Negli ultimi anni della sua vita, la salute di Landolfi declinò a causa di problemi cardiaci e respiratori. Morì l'8 luglio 1979 a Ronciglione (VT). La sua eredità letteraria è stata riscoperta postuma grazie alla ripubblicazione delle sue opere da parte della casa editrice Adelphi e alla creazione del Centro Studi Landolfiani nel 1996.
Frasi di Tommaso Landolfi
Abbiamo un totale di 3 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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Il ricordo è un compromesso: gli uomini si difendono con quello.
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