Frasi di Stanisław Jerzy Lec

51/176

C'è chi salta direttamente dal passato al futuro, sul presente cade solo la sua ombra.

52/176

Ci sono troppe aquile, e troppo poco pollame.

53/176

I manichini si atteggiano a uomini, si fanno comprare.

54/176

Nel livellamento in basso vincono i nani.

55/176

Non bisogna credere agli indovini che si servono di metodi scientifici.

56/176

Se la Creazione del mondo fosse a spese dello Stato, quanto materiale si sprecherebbe!

57/176

Si mette davanti ai primi. Ha ragione. È uno zero.

58/176

Un inchino ai sacerdoti vale di più che cento alla divinità.

59/176

I fiori sulla tomba del nemico hanno sempre un profumo inebriante.

60/176

Gli obesi vivono di meno; però mangiano di più.

61/176

Capita di dover tacere per essere ascoltati.

62/176

Alcuni dovrebbero vivere una seconda volta come premio, altri come castigo.

63/176

All'inferno il diavolo è un eroe positivo.

64/176

Anche le repubbliche sono a volte governate da re nudi.

65/176

Andateci piano col drammatizzare la vita! E se si trovassero attori migliori per i vostri ruoli?

66/176

Bisogna essere decisi anche per tergiversare.

67/176

C'è chi si fa erigere un monumento come premio perché si fa erigere un monumento.

68/176

Chi è affamato di gloria divora anche l'uomo che è in lui.

69/176

Ci guardammo negli occhi: io vidi solo me, lei soltanto sé.

70/176

Come è difficile provocare un'eco nelle teste vuote!

71/176

Diventare famoso, per potersi permettere l'incognito.

72/176

È facilissimo trasformare le marionette in impiccati. Le corde ci sono già.

73/176

E se fossimo soltanto il ricordo di qualcuno?

74/176

"Eppur si muove!" Ma in che direzione?

75/176

Gli ideali non sono fatti per gli idealisti.

76/176

I giovani delinquenti non hanno un avvenire sicuro. Possono ancora diventare persone per bene.

77/176

I puritani dovrebbero portare due foglie di fico sugli occhi.

78/176

Il fondo resta il fondo, anche se è rovesciato all'insù.

79/176

Il pesce diventa colpevole quando inghiotte l'amo: proprietà altrui.

80/176

Il peso di un problema va calcolato al lordo, noi compresi.

81/176

L'anello più debole è anche il più forte. Spezza la catena.

82/176

L'inchino che si fa ai nani deve essere molto basso.

83/176

"La lepre ama la polenta". Lo dice il cuoco. [wellerismo]

84/176

La nostra ignoranza raggiunge mondi sempre più lontani.

85/176

La terra – questo puntino sotto l'interrogativo.

86/176

Mi stimi molto – dici? Lo so, chiederesti più di trenta denari.

87/176

Nella sua modestia si considerava un grafomane. Invece era un delatore.

88/176

Non credete alle favole! Erano vere.

89/176

Non invocare aiuto di notte. Potresti svegliare i vicini.

90/176

Più d'un timoniere si circonda di zeri – assomigliano ai salvagente.

91/176

Quando non tira vento, anche il galletto in cima al campanile manifesta del carattere.

92/176

Rifletti, prima di pensare!

93/176

Se l'arte della conversazione fosse da noi in maggior onore, minore sarebbe l'incremento demografico.

94/176

Sesamo apriti – voglio uscire!

95/176

Si cospargeva il capo con la cenere delle sue vittime.

96/176

Soffrire di cuore e non essere poeta? Vale forse la pena?

97/176

"Sono figlia del sole" mi diceva una lentiggine sul naso di Tizia.

98/176

Tutti vogliono il nostro bene. Non fatevelo portar via.

99/176

Altri pensieri spettinati

100/176

Anch'io sono per la tirannia: costringere a pensare!


Biografia di Stanisław Jerzy Lec