51/176
C'è chi salta direttamente dal passato al futuro, sul presente cade solo la sua ombra.
52/176
Ci sono troppe aquile, e troppo poco pollame.
53/176
I manichini si atteggiano a uomini, si fanno comprare.
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Nel livellamento in basso vincono i nani.
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Non bisogna credere agli indovini che si servono di metodi scientifici.
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Se la Creazione del mondo fosse a spese dello Stato, quanto materiale si sprecherebbe!
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Si mette davanti ai primi. Ha ragione. È uno zero.
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Un inchino ai sacerdoti vale di più che cento alla divinità.
59/176
I fiori sulla tomba del nemico hanno sempre un profumo inebriante.
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Gli obesi vivono di meno; però mangiano di più.
61/176
Capita di dover tacere per essere ascoltati.
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Alcuni dovrebbero vivere una seconda volta come premio, altri come castigo.
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All'inferno il diavolo è un eroe positivo.
64/176
Anche le repubbliche sono a volte governate da re nudi.
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Andateci piano col drammatizzare la vita! E se si trovassero attori migliori per i vostri ruoli?
66/176
Bisogna essere decisi anche per tergiversare.
67/176
C'è chi si fa erigere un monumento come premio perché si fa erigere un monumento.
68/176
Chi è affamato di gloria divora anche l'uomo che è in lui.
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Ci guardammo negli occhi: io vidi solo me, lei soltanto sé.
70/176
Come è difficile provocare un'eco nelle teste vuote!
71/176
Diventare famoso, per potersi permettere l'incognito.
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È facilissimo trasformare le marionette in impiccati. Le corde ci sono già.
73/176
E se fossimo soltanto il ricordo di qualcuno?
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"Eppur si muove!" Ma in che direzione?
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Gli ideali non sono fatti per gli idealisti.
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I giovani delinquenti non hanno un avvenire sicuro. Possono ancora diventare persone per bene.
77/176
I puritani dovrebbero portare due foglie di fico sugli occhi.
78/176
Il fondo resta il fondo, anche se è rovesciato all'insù.
79/176
Il pesce diventa colpevole quando inghiotte l'amo: proprietà altrui.
80/176
Il peso di un problema va calcolato al lordo, noi compresi.
81/176
L'anello più debole è anche il più forte. Spezza la catena.
82/176
L'inchino che si fa ai nani deve essere molto basso.
83/176
"La lepre ama la polenta". Lo dice il cuoco. [wellerismo]
84/176
La nostra ignoranza raggiunge mondi sempre più lontani.
85/176
La terra – questo puntino sotto l'interrogativo.
86/176
Mi stimi molto – dici? Lo so, chiederesti più di trenta denari.
87/176
Nella sua modestia si considerava un grafomane. Invece era un delatore.
88/176
Non credete alle favole! Erano vere.
89/176
Non invocare aiuto di notte. Potresti svegliare i vicini.
90/176
Più d'un timoniere si circonda di zeri – assomigliano ai salvagente.
91/176
Quando non tira vento, anche il galletto in cima al campanile manifesta del carattere.
92/176
Rifletti, prima di pensare!
93/176
Se l'arte della conversazione fosse da noi in maggior onore, minore sarebbe l'incremento demografico.
94/176
Sesamo apriti – voglio uscire!
95/176
Si cospargeva il capo con la cenere delle sue vittime.
96/176
Soffrire di cuore e non essere poeta? Vale forse la pena?
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"Sono figlia del sole" mi diceva una lentiggine sul naso di Tizia.
98/176
Tutti vogliono il nostro bene. Non fatevelo portar via.
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Altri pensieri spettinati
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Anch'io sono per la tirannia: costringere a pensare!