Frasi di Stanisław Jerzy Lec

51/175

C'è chi salta direttamente dal passato al futuro, sul presente cade solo la sua ombra.

52/175

Ci sono troppe aquile, e troppo poco pollame.

53/175

I manichini si atteggiano a uomini, si fanno comprare.

54/175

Nel livellamento in basso vincono i nani.

55/175

Non bisogna credere agli indovini che si servono di metodi scientifici.

56/175

Se la Creazione del mondo fosse a spese dello Stato, quanto materiale si sprecherebbe!

57/175

Si mette davanti ai primi. Ha ragione. È uno zero.

58/175

Un inchino ai sacerdoti vale di più che cento alla divinità.

59/175

I fiori sulla tomba del nemico hanno sempre un profumo inebriante.

60/175

Gli obesi vivono di meno; però mangiano di più.

61/175

Capita di dover tacere per essere ascoltati.

62/175

Alcuni dovrebbero vivere una seconda volta come premio, altri come castigo.

63/175

All'inferno il diavolo è un eroe positivo.

64/175

Anche le repubbliche sono a volte governate da re nudi.

65/175

Andateci piano col drammatizzare la vita! E se si trovassero attori migliori per i vostri ruoli?

66/175

Bisogna essere decisi anche per tergiversare.

67/175

C'è chi si fa erigere un monumento come premio perché si fa erigere un monumento.

68/175

Chi è affamato di gloria divora anche l'uomo che è in lui.

69/175

Ci guardammo negli occhi: io vidi solo me, lei soltanto sé.

70/175

Come è difficile provocare un'eco nelle teste vuote!

71/175

Diventare famoso, per potersi permettere l'incognito.

72/175

È facilissimo trasformare le marionette in impiccati. Le corde ci sono già.

73/175

E se fossimo soltanto il ricordo di qualcuno?

74/175

"Eppur si muove!" Ma in che direzione?

75/175

Gli ideali non sono fatti per gli idealisti.

76/175

I giovani delinquenti non hanno un avvenire sicuro. Possono ancora diventare persone per bene.

77/175

I puritani dovrebbero portare due foglie di fico sugli occhi.

78/175

Il fondo resta il fondo, anche se è rovesciato all'insù.

79/175

Il pesce diventa colpevole quando inghiotte l'amo: proprietà altrui.

80/175

Il peso di un problema va calcolato al lordo, noi compresi.

81/175

L'anello più debole è anche il più forte. Spezza la catena.

82/175

L'inchino che si fa ai nani deve essere molto basso.

83/175

"La lepre ama la polenta". Lo dice il cuoco. [wellerismo]

84/175

La nostra ignoranza raggiunge mondi sempre più lontani.

85/175

La terra – questo puntino sotto l'interrogativo.

86/175

Mi stimi molto – dici? Lo so, chiederesti più di trenta denari.

87/175

Nella sua modestia si considerava un grafomane. Invece era un delatore.

88/175

Non credete alle favole! Erano vere.

89/175

Non invocare aiuto di notte. Potresti svegliare i vicini.

90/175

Più d'un timoniere si circonda di zeri – assomigliano ai salvagente.

91/175

Quando non tira vento, anche il galletto in cima al campanile manifesta del carattere.

92/175

Rifletti, prima di pensare!

93/175

Se l'arte della conversazione fosse da noi in maggior onore, minore sarebbe l'incremento demografico.

94/175

Sesamo apriti – voglio uscire!

95/175

Si cospargeva il capo con la cenere delle sue vittime.

96/175

Soffrire di cuore e non essere poeta? Vale forse la pena?

97/175

"Sono figlia del sole" mi diceva una lentiggine sul naso di Tizia.

98/175

Tutti vogliono il nostro bene. Non fatevelo portar via.

99/175

Altri pensieri spettinati

100/175

Anch'io sono per la tirannia: costringere a pensare!


Biografia di Stanisław Jerzy Lec