Biografia di Henri Lacordaire

Henri Lacordaire
Nazione: Francia    
Jean-Baptiste Henri Lacordaire nacque a Recey-sur-Ource, Francia il 12 maggio 1802 e morì a Sorèze, Francia il 21 novembre 1861. Fu religioso, giornalista e teologo.

Nacque nella Côte-d'Or francese, da un medico di marina, e crebbe a Digione, dove completò gli studi liceali manifestando presto un'intelligenza brillante e un temperamento idealista. Dopo aver intrapreso gli studi legali a Parigi, attraversò una crisi spirituale che lo portò a convertirsi definitivamente al cattolicesimo nel 1824, entrando poi nel seminario di Saint-Sulpice e venendo ordinato sacerdote nel 1827.

Inizialmente cappellano al collegio Henri-IV, entrò in contatto con Félicité de Lamennais, intellettuale cattolico liberale, che lo influenzò profondamente, portandolo a collaborare con lui e Charles de Montalembert al giornale L'Avenir (1830), il cui motto "Dio e la libertà!" sintetizzava l'aspirazione a conciliare cattolicesimo e principi liberali della Rivoluzione di luglio, attirando condanne papali da Gregorio XVI nell'enciclica Mirari vos.

Profondamente segnato dalla chiusura da parte delle autorità della libera scuola da lui aperta nel 1831, Lacordaire si recò a Roma con i "Pellegrini della libertà" per difendere L'Avenir, ma al ritorno si distaccò da Lamennais, scegliendo nel 1832 di entrare nell'Ordine domenicano a Roma, assumendo il nome di Henri-Dominique e diventando il principale artefice della sua restaurazione in Francia post-rivoluzionaria dopo la sua soppressione nel 1790.

Nel 1835, su invito dell'arcivescovo di Parigi, dette inizio a una celebre serie di conferenze nella cappella di Notre-Dame: con la sua eloquenza romantica e tomistica, fu capace di attrarre folle immense, che lo consacrarono come il più grande oratore sacro del XIX secolo.

Nel 1840 si trasferì al convento di Nancy, fondando comunità domenicane e promuovendo un cattolicesimo aperto alla modernità, in dialogo con figure come Frédéric Ozanam e i liberali cattolici.

Eletto deputato all'Assemblea nazionale per Marsiglia nel 1846, sedette all'estrema sinistra sostenendo la Repubblica, ma si dimise nel 1848 dopo i moti operai, dedicandosi all'educazione giovanile in scuole come quelle di Oullins e Sorèze dal 1852, in linea con le leggi Falloux sulla libertà d'insegnamento. Nel 1860 fu eletto all'Académie française, succedendo ad Alexis de Tocqueville, di cui pronunciò l'elogio funebre.

Alla sua morte lasciò un'eredità di predicazione, giornalismo e attivismo politico che unì rigore teologico, impegno sociale e difesa della libertà religiosa.


Frasi di Henri Lacordaire

Per ora abbiamo un totale di 1 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.

Il governo d'un paese non è la nazione, e ancor meno la patria.


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