Biografia di Alexis de Tocqueville

Alexis Henri Charles de Clérel de Tocqueville nacque a Parigi il 29 luglio 1805 e morì a Cannes il 16 aprile 1859. Nato in una famiglia aristocratica normanna, suo padre, Hervé de Tocqueville, era un prefetto e la madre, Louise Rosambo, proveniva anch'essa da una famiglia nobile. La sua famiglia aveva subito le conseguenze della Rivoluzione francese, che influenzò profondamente la sua visione del mondo e il suo pensiero politico.

Tocqueville studiò legge all'Università di Parigi e si laureò nel 1826. Nel 1831, insieme all'amico Gustave de Beaumont, intraprese un viaggio negli Stati Uniti, inizialmente per studiare il sistema penitenziario americano. Tuttavia, il suo interesse si estese al sistema politico e sociale statunitense, portandolo a osservare da vicino l'esperimento democratico della giovane repubblica. Le sue osservazioni furono raccolte nella sua opera più famosa, La démocratie en Amérique, pubblicata in due volumi nel 1835 e nel 1840. In quest'opera, Tocqueville analizza le caratteristiche della democrazia americana e le sue implicazioni per la società e la politica.

Tocqueville è considerato uno dei padri del pensiero liberale moderno. La sua analisi della democrazia si distingue per la capacità di cogliere sia i benefici che i pericoli di questo sistema. Egli avvertì dei rischi di una "tirannia della maggioranza" e della possibilità che la società democratica potesse portare a una forma di conformismo e individualismo che minacciava la libertà personale.

Oltre a La démocratie en Amérique, Tocqueville scrisse altre opere significative, tra cui L'ancien régime et la révolution (1856), dove esplora come le strutture sociali e politiche dell'antico regime francese abbiano influenzato gli eventi della Rivoluzione francese. In questo lavoro, sostiene che vi sia una continuità tra l'ancien régime e la nuova società democratica, suggerendo che molte delle disfunzioni sociali persistessero anche dopo il 1789.

Dopo il suo ritorno in Francia, Tocqueville intraprese una carriera politica attiva. Fu eletto deputato nel 1839 e servì in vari ruoli politici durante la Monarchia di luglio. Si oppose fermamente al colpo di stato di Luigi Napoleone nel 1851, evento che segnò la fine della Seconda Repubblica francese. A causa delle sue posizioni liberali, fu costretto a ritirarsi dalla vita politica attiva e durante gli ultimi anni della sua vita si dedicò alla scrittura e alla riflessione intellettuale.