Biografia di Jack Kerouac
Nazione: Stati Uniti d'America
Jean-Louis Lebris de Kérouac nacque a Lowell, Massachusetts il 12 marzo 1922 e morì a St. Petersburg, Florida il 21 ottobre 1969. Fu scrittore, poeta e pittore.
Figlio di immigrati canadesi, era soprannominato Ti Jean (piccolo Jean); abituato fin dall'infanzia a parlare francese in famiglia, frequentò la scuola parrocchiale in lingua francese. Pertanto, quando si iscrisse Barlett Junior High School si trovò in difficoltà e impiegò diversi anni per imparare bene l'inglese. Questo non gli impedì di scrivere, a 11 anni, il suo primo romanzo, The cop on the beat.
Si diplomò alla Lowell High School e successivamente frequentò la Horace Mann Preparatory School a New York grazie ad una borsa di studio per meriti sportivi. Nella Grande Mela fece conoscenze importanti, tra le quali Henri Cru, che venne poi trasposto in un personaggio dei suoi romanzi, e Frankie Edith Parker che divenne successivamente la sua prima moglie. Nel frattempo si iscrisse alla Columbia University e frequentò la vita mondana di New York. Quando avvenne l'attacco a Pearl Harbour, meditò di arruolarsi, ma andò poi a lavorare in una stazione di servizio. Infine si imbarcò su una nave mercantile diretta in Groenlandia, dove disse di aver subito una violenza sessuale.
Nel 1943 iniziò il servizio militare, ma dopo pochi giorni il medico militare lo giudicò mezzo pazzo e ne chiese una perizia psichiatrica. Il giudizio finale fu di "personalità schizoide", per cui venne riformato. Tornò dai genitori, poi si imbarcò di nuovo come marinaio e si recò in Inghilterra. Al suo ritorno fece svariati lavori saltuari vivendo ancora con i genitori.
Nel 1944, però, incontrò Lucien Carr, un brillante studente della Columbia University, sfortunatamente perseguitato sentimentalmente da un suo insegnante di nome David Kammerer, un compagno di scuola elementare di un certo William Burroughs. Carr, inoltre, conosceva Allen Ginsberg, anche lui studente alla Columbia.
Ad un certo punto Carr, stanco delle persecuzioni da parte di Kammerer, lo uccise a coltellate, e Kerouac lo aiutò gettando il coltello nel fiume. Venne arrestato per favoreggiamento ma i genitori si rifiutarono di pagare la cauzione. I soldi vennero tirati fuori dalla famiglia della Parker, che viveva insieme a Joan Vollmer, futura moglie di Burroughs, e che in cambio vollero che lui sposasse Edie (Edith). Il matrimonio avvenne e i due sposini andarono a vivere in Michigan a casa di lei. Dopo due mesi Kerouac se ne tornò a New York dove Carr gli presentò Ginsberg. Fu così che nacque il nucleo originario della Beat Generation.
Verso la fine del 1945 Kerouac si ammalò di flebite e fu ricoverato: durante la degenza meditò di scrivere un romanzo, intitolato La città e la metropoli nello stile di uno dei suoi autori preferiti, Thomas Wolfe.
Fu però l'anno successivo che Kerouac fece l'incontro della sua vita, Neal Cassady, ex inquilino del riformatorio per furto d'auto, che viveva con la moglie sedicenne Louanne e lavorava come parcheggiatore. Cassady divenne il personaggio principale del libro più famoso di Kerouac, On the road, con il nome di Dean Moriarty. Anzi, ne fu addirittura la causa: nel marzo del '47 Cassady lasciò Louanne e partì per Denver, Colorado, sua città natale. A luglio Kerouac partì a sua volta in autostop per raggiungerlo, ma una volta arrivato a Denver non lo trovò. Proseguì quindi per San Francisco e poi verso il sud della California, dove conobbe Beatrice Kozera con la quale passò, a sua detta, le due settimane più belle della sua vita. Questi viaggi e i relativi incontri costituiscono proprio la prima parte de Sulla strada.
Ad ottobre Kerouac si fece spedire i soldi da sua madre per tornare a New York, dove finì di scrivere La città e la metropoli che però venne rifiutato dall'editore. Quindi cominciò la stesura di Sulla strada mentre la separazione fra vita privata e trasposizione letteraria si faceva sempre meno netta. C'era sempre qualcuno che partiva per andare a trovare qualcun altro, soggiornando di volta in volta a casa di qualcun altro ancora per poi giungere a destinazione e non trovare nessuno oppure trovando persone diverse. Kerouac passò un capodanno a New Orleans per visitare la moglie di un amico che viveva a casa di Burroughs, poi partì nuovamente per Denver ma anche quella volta Cassady non c'era. Nel frattempo Burroughs era andato a Città del Messico, quindi Kerouac ripartì per San Francisco dove però trovò Cassady col quale tornò a New York. Poi ripartirono di nuovo, stavolta in macchina, per Città del Messico dove Kerouac rimase per due mesi a fare uso di droghe mentre Cassady tornò subito a New York per sposarsi di nuovo.
Poi tornò anche Kerouac, che conobbe Joan Haverty e si sposò a sua volta. Trovò lavoro alla Twentieth Century Fox per riassumere romanzi; nel frattempo La città e la metropoli venne finalmente pubblicato, tramite interessamento di Ginsberg, e Kerouac finì di scrivere On the road su un rotolo di carta per telescrivente fornita da Carr. Al termine della stesura, decise che era finito anche il matrimonio. Contemporaneamente, Burroughs finì di scrivere Junkie.
On the road fu pubblicato solo nel 1957, dopo numerosi rifiuti. Prima di allora, i viaggi di Kerouac non si fermarono. Trovò lavoro in California come frenatore nelle ferrovie, e nel frattempo viveva nel solaio di casa dei Cassady usufruendo di tanto in tanto anche dei servigi della moglie di Neal. Poi cercò di tornare a Città del Messico da Burroughs, ma questi stava per partire per l'America Latina a causa di un "incidente" in cui aveva perso la vita la moglie, per cui Kerouac si imbarcò per Panama, mentre veniva al mondo sua figlia, da lui mai riconosciuta. La moglie cercò di portarlo in tribunale per ottenere il mantenimento per la figlia. Lui disse di avere la flebite e di non poter fare alcun lavoro, per cui il giudice sentenziò che il mantenimento non fosse dovuto. La figlia ebbe una vita difficile e morì a soli 44 anni per abuso di droghe.
Ancora una volta Kerouac andò a Città del Messico, dove si infatuò della ex fornitrice di morfina di Burroughs, e su quella vicenda vide la luce il romanzo Tristessa. Poi tornò nuovamente a New York dove Ginsberg tenne una serata leggendo il capolavoro per cui è universalmente conosciuto, Howl. Subito dopo, con lo stesso Ginsberg e Cassady tornò a San Francisco dove conobbe un poeta di nome Zen Gary Snyder, che lo introdusse al buddhismo e all'alpinismo. Ne scaturì il romanzo I vagabondi del dharma. Nel 1956 divenne avvistatore di incendi sulle Cascade Mountains, visse per due mesi in una baracca di legno senza marijuana, senza benzedrina, atterrito dalla solitudine. Quel periodo venne raccontato in Angeli di desolazione.
Quando venne pubblicato I sotterranei, che narra delle vicende vissute da Kerouac a New York nel '53, egli ebbe finalmente i soldi per partire con Ginsberg per andare a Tangeri a trovare Burroughs, che nel frattempo stava mettendo insieme i pezzi, letteralmente, per Il pasto nudo. Poco dopo venne pubblicato finalmente anche Sulla strada, definito dal New York Times "una vera e propria opera d'arte" e che diede a Kerouac una fama pressoché istantanea. Le case editrici si contendevano qualsiasi cosa scritta da lui e le cose andavano abbastanza bene, ma durarono poco. Gli altri suoi romanzi, eccetto I vagabondi del dharma, vennero stroncati dalla critica. Dipendente dall'alcool e prossimo ad una crisi psico-fisica, chiese aiuto a chiunque, trovandolo in Lawrence Ferlinghetti, suo editore in California, che lo sistemò in un cottage vicino a Big Sur. Probabilmente a causa dell'astinenza ebbe seri problemi di salute e ad un certo punto se ne andò per tornare a San Francisco. Quel periodo venne poi narrato nel libro Big Sur. Ripresosi un po', venne inviato dalla Grove Press a Parigi, nella speranza che ritrovasse qualche spunto narrativo. Lui sperperò il denaro in vino e puttane. Poi narrò la storia in Satori a Parigi. Venne anche invitato in Italia dalla Mondadori e intervistato dalla mitica Fernanda Pivano, sua amica personale, come anche di Ginsberg e Burroughs, ma ormai Kerouac non c'era più con la testa. La notizia della tragica morte di Cassady gli diede probabilmente il colpo di grazia. Nel giro di un paio d'anni le sue condizioni di salute peggiorarono fino a culminare in una cirrosi epatica che gli fu fatale.
A San Francisco esiste un vicolo chiamato Jack Kerouac Alley, al termine del quale c'è la City Lights Books, libreria fondata da Ferlinghetti nel 1953 (e nella quale ho acquistato una copia di Junkie di Burroughs, ndr) e un paio di locali uno dei quali, ribattezzato da Kerouac "La lanterna rossa", ha fatto da spunto per le ambientazioni de I sotterranei.
Figlio di immigrati canadesi, era soprannominato Ti Jean (piccolo Jean); abituato fin dall'infanzia a parlare francese in famiglia, frequentò la scuola parrocchiale in lingua francese. Pertanto, quando si iscrisse Barlett Junior High School si trovò in difficoltà e impiegò diversi anni per imparare bene l'inglese. Questo non gli impedì di scrivere, a 11 anni, il suo primo romanzo, The cop on the beat.
Si diplomò alla Lowell High School e successivamente frequentò la Horace Mann Preparatory School a New York grazie ad una borsa di studio per meriti sportivi. Nella Grande Mela fece conoscenze importanti, tra le quali Henri Cru, che venne poi trasposto in un personaggio dei suoi romanzi, e Frankie Edith Parker che divenne successivamente la sua prima moglie. Nel frattempo si iscrisse alla Columbia University e frequentò la vita mondana di New York. Quando avvenne l'attacco a Pearl Harbour, meditò di arruolarsi, ma andò poi a lavorare in una stazione di servizio. Infine si imbarcò su una nave mercantile diretta in Groenlandia, dove disse di aver subito una violenza sessuale.
Nel 1943 iniziò il servizio militare, ma dopo pochi giorni il medico militare lo giudicò mezzo pazzo e ne chiese una perizia psichiatrica. Il giudizio finale fu di "personalità schizoide", per cui venne riformato. Tornò dai genitori, poi si imbarcò di nuovo come marinaio e si recò in Inghilterra. Al suo ritorno fece svariati lavori saltuari vivendo ancora con i genitori.
Nel 1944, però, incontrò Lucien Carr, un brillante studente della Columbia University, sfortunatamente perseguitato sentimentalmente da un suo insegnante di nome David Kammerer, un compagno di scuola elementare di un certo William Burroughs. Carr, inoltre, conosceva Allen Ginsberg, anche lui studente alla Columbia.
Ad un certo punto Carr, stanco delle persecuzioni da parte di Kammerer, lo uccise a coltellate, e Kerouac lo aiutò gettando il coltello nel fiume. Venne arrestato per favoreggiamento ma i genitori si rifiutarono di pagare la cauzione. I soldi vennero tirati fuori dalla famiglia della Parker, che viveva insieme a Joan Vollmer, futura moglie di Burroughs, e che in cambio vollero che lui sposasse Edie (Edith). Il matrimonio avvenne e i due sposini andarono a vivere in Michigan a casa di lei. Dopo due mesi Kerouac se ne tornò a New York dove Carr gli presentò Ginsberg. Fu così che nacque il nucleo originario della Beat Generation.
Verso la fine del 1945 Kerouac si ammalò di flebite e fu ricoverato: durante la degenza meditò di scrivere un romanzo, intitolato La città e la metropoli nello stile di uno dei suoi autori preferiti, Thomas Wolfe.
Fu però l'anno successivo che Kerouac fece l'incontro della sua vita, Neal Cassady, ex inquilino del riformatorio per furto d'auto, che viveva con la moglie sedicenne Louanne e lavorava come parcheggiatore. Cassady divenne il personaggio principale del libro più famoso di Kerouac, On the road, con il nome di Dean Moriarty. Anzi, ne fu addirittura la causa: nel marzo del '47 Cassady lasciò Louanne e partì per Denver, Colorado, sua città natale. A luglio Kerouac partì a sua volta in autostop per raggiungerlo, ma una volta arrivato a Denver non lo trovò. Proseguì quindi per San Francisco e poi verso il sud della California, dove conobbe Beatrice Kozera con la quale passò, a sua detta, le due settimane più belle della sua vita. Questi viaggi e i relativi incontri costituiscono proprio la prima parte de Sulla strada.
Ad ottobre Kerouac si fece spedire i soldi da sua madre per tornare a New York, dove finì di scrivere La città e la metropoli che però venne rifiutato dall'editore. Quindi cominciò la stesura di Sulla strada mentre la separazione fra vita privata e trasposizione letteraria si faceva sempre meno netta. C'era sempre qualcuno che partiva per andare a trovare qualcun altro, soggiornando di volta in volta a casa di qualcun altro ancora per poi giungere a destinazione e non trovare nessuno oppure trovando persone diverse. Kerouac passò un capodanno a New Orleans per visitare la moglie di un amico che viveva a casa di Burroughs, poi partì nuovamente per Denver ma anche quella volta Cassady non c'era. Nel frattempo Burroughs era andato a Città del Messico, quindi Kerouac ripartì per San Francisco dove però trovò Cassady col quale tornò a New York. Poi ripartirono di nuovo, stavolta in macchina, per Città del Messico dove Kerouac rimase per due mesi a fare uso di droghe mentre Cassady tornò subito a New York per sposarsi di nuovo.
Poi tornò anche Kerouac, che conobbe Joan Haverty e si sposò a sua volta. Trovò lavoro alla Twentieth Century Fox per riassumere romanzi; nel frattempo La città e la metropoli venne finalmente pubblicato, tramite interessamento di Ginsberg, e Kerouac finì di scrivere On the road su un rotolo di carta per telescrivente fornita da Carr. Al termine della stesura, decise che era finito anche il matrimonio. Contemporaneamente, Burroughs finì di scrivere Junkie.
On the road fu pubblicato solo nel 1957, dopo numerosi rifiuti. Prima di allora, i viaggi di Kerouac non si fermarono. Trovò lavoro in California come frenatore nelle ferrovie, e nel frattempo viveva nel solaio di casa dei Cassady usufruendo di tanto in tanto anche dei servigi della moglie di Neal. Poi cercò di tornare a Città del Messico da Burroughs, ma questi stava per partire per l'America Latina a causa di un "incidente" in cui aveva perso la vita la moglie, per cui Kerouac si imbarcò per Panama, mentre veniva al mondo sua figlia, da lui mai riconosciuta. La moglie cercò di portarlo in tribunale per ottenere il mantenimento per la figlia. Lui disse di avere la flebite e di non poter fare alcun lavoro, per cui il giudice sentenziò che il mantenimento non fosse dovuto. La figlia ebbe una vita difficile e morì a soli 44 anni per abuso di droghe.
Ancora una volta Kerouac andò a Città del Messico, dove si infatuò della ex fornitrice di morfina di Burroughs, e su quella vicenda vide la luce il romanzo Tristessa. Poi tornò nuovamente a New York dove Ginsberg tenne una serata leggendo il capolavoro per cui è universalmente conosciuto, Howl. Subito dopo, con lo stesso Ginsberg e Cassady tornò a San Francisco dove conobbe un poeta di nome Zen Gary Snyder, che lo introdusse al buddhismo e all'alpinismo. Ne scaturì il romanzo I vagabondi del dharma. Nel 1956 divenne avvistatore di incendi sulle Cascade Mountains, visse per due mesi in una baracca di legno senza marijuana, senza benzedrina, atterrito dalla solitudine. Quel periodo venne raccontato in Angeli di desolazione.
Quando venne pubblicato I sotterranei, che narra delle vicende vissute da Kerouac a New York nel '53, egli ebbe finalmente i soldi per partire con Ginsberg per andare a Tangeri a trovare Burroughs, che nel frattempo stava mettendo insieme i pezzi, letteralmente, per Il pasto nudo. Poco dopo venne pubblicato finalmente anche Sulla strada, definito dal New York Times "una vera e propria opera d'arte" e che diede a Kerouac una fama pressoché istantanea. Le case editrici si contendevano qualsiasi cosa scritta da lui e le cose andavano abbastanza bene, ma durarono poco. Gli altri suoi romanzi, eccetto I vagabondi del dharma, vennero stroncati dalla critica. Dipendente dall'alcool e prossimo ad una crisi psico-fisica, chiese aiuto a chiunque, trovandolo in Lawrence Ferlinghetti, suo editore in California, che lo sistemò in un cottage vicino a Big Sur. Probabilmente a causa dell'astinenza ebbe seri problemi di salute e ad un certo punto se ne andò per tornare a San Francisco. Quel periodo venne poi narrato nel libro Big Sur. Ripresosi un po', venne inviato dalla Grove Press a Parigi, nella speranza che ritrovasse qualche spunto narrativo. Lui sperperò il denaro in vino e puttane. Poi narrò la storia in Satori a Parigi. Venne anche invitato in Italia dalla Mondadori e intervistato dalla mitica Fernanda Pivano, sua amica personale, come anche di Ginsberg e Burroughs, ma ormai Kerouac non c'era più con la testa. La notizia della tragica morte di Cassady gli diede probabilmente il colpo di grazia. Nel giro di un paio d'anni le sue condizioni di salute peggiorarono fino a culminare in una cirrosi epatica che gli fu fatale.
A San Francisco esiste un vicolo chiamato Jack Kerouac Alley, al termine del quale c'è la City Lights Books, libreria fondata da Ferlinghetti nel 1953 (e nella quale ho acquistato una copia di Junkie di Burroughs, ndr) e un paio di locali uno dei quali, ribattezzato da Kerouac "La lanterna rossa", ha fatto da spunto per le ambientazioni de I sotterranei.
Frasi di Jack Kerouac
Abbiamo un totale di 6 frasi.
Le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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Avevamo molta strada da fare.
Ma non importava, la strada è la vita.
Ma non importava, la strada è la vita.
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