Biografia di Thomas Hobbes

Thomas Hobbes nacque a Westport, Inghilterra il 5 aprile 1588 e morì a Hardwick Hall, Inghilterra il 4 dicembre 1679. Fu filosofo e matematico.
Dopo che il padre, parroco, ebbe abbandonato la famiglia affidandola al fratello, Hobbes studiò nella scuola del paese e poi in una privata dove gli vennero insegnati il greco e il latino. Nel 1608 prese il diploma nelle Arti e si iscrisse all'Università di Cambridge; non finì gli studi ma riuscì a diventare tutore del figlio di William Cavendish, mantenendo poi rapporti con quella famiglia per tutta la vita.
Com'era costume all'epoca, prese parte ad un grand tour che lo portò in Italia, dove venne in contatto con i metodi scientifici europei: conobbe Fulgenzio Micanzio, un teologo e storico italiano, amico di Paolo Sarpi e Galileo Galilei. Nel 1621 divenne segretario di Francis Bacon ma dopo la morte di quest'ultimo fu licenziato dalla vedova di Cavendish e partì di nuovo per l'Europa. In quell'occasione non visitò l'Italia a causa della guerra che vi imperversava, ma nel viaggio successivo andò a Firenze e conobbe Galileo personalmente. Tornato poi in patria, trovò l'Inghilterra lacerata dai dissidi sociali e fuggì quindi a Parigi. Iniziò una corrispondenza con Descartes che ebbe fine quando pubblicò diverse critiche ed osservazioni alle opere di Descartes, a partire dalle Meditazioni metafisiche.
Nel 1642 scoppiò la guerra civile inglese che costrinse presto i sostenitori del re (Giacomo I d'Inghilterra) a fuggire a Parigi. Qui ebbero contatti con Hobbes e rivitalizzarono il suo interesse per la politica. Decise quindi di scrivere un libro in inglese per esporre le sue teorie. Fu così che vide la luce Il Leviatano, una sorta di mostro che vuole essere metafora dello Stato. La pubblicazione di questo scritto sollevò non poche polemiche e confutazioni, ma rimane l'opera di filosofia politica per eccellenza di Hobbes.