Frasi di Nicolás Gómez Dávila



1/27

I libri seri non istruiscono, interrogano.

2/27

Civiltà è tutto quello che l'università non può insegnare.

3/27

La stampa non si propone di informare il lettore, bensì di persuaderlo del fatto di essere informato.

4/27

Al volgo non interessa essere libero, ma credersi tale.

5/27

Chi scrive per convincere mente sempre.

6/27

L'idea del "libero sviluppo della personalità" sembra degna di ammirazione finché non incappa in individui la cui personalità si è sviluppata liberamente.

7/27

La forma sublime del disprezzo è il perdono.

8/27

Chi vede diffondersi le proprie idee deve sospettare che siano traditrici.

9/27

Immaginare è percepire ciò che sfugge alla percezione ordinaria.

10/27

L'intelligenza si inventa coerenze per dormire sonni tranquilli. Fin quando non irrompe l'assurdo.

11/27

Lascia stare le tue dimostrazioni. Non ascolto la tua predica, ma la tua voce.

12/27

Ogni soddisfazione è una forma di oblio.

13/27

Lo stile è un ordine cui l'uomo sottomette il caos.

14/27

Il nome con cui siamo conosciuti è solo il più noto dei nostri pseudonimi.

15/27

Le vere opere d'arte stanno alle spalle del proprio tempo, come proiettili dimenticati in un campo di battaglia.

16/27

Vorremmo che certi dipinti ci invitassero dentro il quadro per partecipare al loro modo di essere.

17/27

Rifiutare di stupirsi è il contrassegno della bestia.

18/27

Le celebrità del nostro tempo sono impregnate dell'odore dei laboratori pubblicitari che le fabbricano.

19/27

Il mito emenda la precisione del concetto.

20/27

Non vorremmo limitarci ad accarezzare il corpo amato, ma essere la carezza stessa.

21/27

Il mondo non è un argomento del poeta, ma il dizionario delle sue metafore.

22/27

Autentico scrittore non è chi, in un incontro casuale, ci tiene una concione con voce esotica da commensale stravagante, ma chi ci interpella con la stessa voce con cui parliamo a noi stessi nella nostra solitudine.

23/27

Il pensiero è indefinito in entrambe le direzioni: non conosce conclusioni ultime, né princìpi primi.

24/27

Tutti si sentono superiori a quello che fanno perché si credono superiori a quello che sono. Nessuno crede di essere quel poco che è in realtà.

25/27

Nell'intimità della lettura il grande scrittore non sembra limitarci, ma completarci.

26/27

"Riconciliazione dell'uomo con sé stesso": la più sicura definizione della stupidità.

27/27

Il politico, in una democrazia, si muta in buffone del popolo sovrano.




Biografia di Nicolás Gómez Dávila