Biografia di Nicolás Gómez Dávila
Nazione: Colombia
Nicolás Gómez Dávila nacque a Bogotà, Colombia il 18 maggio 1913 e morì sempre a Bogotà il 17 maggio 1994. Fu scrittore, filosofo e aforista.
Nacque in una ricca famiglia borghese. All'età di sei anni la sua famiglia si trasferì in Europa, dove visse per i successivi diciassette anni. Durante il soggiorno europeo della sua famiglia, il giovane Nicolás trascorse la maggior parte dell'anno in una scuola gestita dai benedettini a Parigi, ma spesso si recò in Inghilterra per le vacanze. Tuttavia, durante il periodo parigino fu colpito da una lunga malattia che lo costrinse a letto per quasi due anni. Fu durante questa malattia che, sotto la guida di precettori privati, imparò a leggere fluentemente il latino e il greco e ad amare i classici. La sua educazione formale si concluse al livello secondario.
A 23 anni tornò a Bogotá e quasi subito dopo sposò Emilia Nieto Ramos, unione che durò per ben oltre 50 anni da cui nacquero tre figli. Lavorò nell'azienda di tappeti del padre in modo irregolare, controllandone giusto l'andamento: un membro ben inserito nell'élite di Bogotà. Oltre a far parte del Jockey Club, aiutò Mario Laserna Pinzón a fondare l'Università delle Ande nel 1948. Inoltre, i consigli di Gómez Dávila erano richiesti dai politici colombiani.
Nel 1958 rifiutò l'offerta di un posto di consigliere del presidente Alberto Llera dopo la caduta del governo militare colombiano. Nel 1974 rifiutò l'opportunità di diventare ambasciatore colombiano in Inghilterra. Sebbene fosse ben disposto nei confronti di entrambi i governi, Gómez Dávila fu deciso, fin dall'inizio della sua "carriera", di scrittore di rimanere fuori dalla politica.
Lettore vorace, spesso rimaneva sveglio fino a notte fonda per finire un libro. Alla fine della sua vita, aveva accumulato una biblioteca di circa 30.000 volumi e la sua famiglia ebbe difficoltà a disfarsi di molti dei libri, perché molti di essi erano destinati principalmente a interessi accademici specializzati e perché molti erano in lingue diverse dallo spagnolo. Infatti imparò il francese, l'inglese, il latino e il greco durante l'infanzia, sapeva leggere il tedesco, l'italiano e il portoghese e, prima di morire, imparò il danese per poter leggere Søren Kierkegaard in originale. Scrisse molto, ma fu riluttante nel pubblicare i suoi lavori: nel 1954, su sollecitazione del fratello Ignacio, pubblicò Notas, una raccolta di aforismi e brevi riflessioni, la maggior parte delle quali non più lunghe di qualche paragrafo. Nel 1959 fu la volta di Textos I, una raccolta di saggi. Il previsto secondo volume non vide mai la luce.
Per quasi vent'anni rielaborò quanto già prodotto negli aforismi, che costituiscono la maggior parte della sua produzione come autore e per i quali è maggiormente conosciuto. Questo periodo di silenzio si concluse nel 1977 con la pubblicazione di due volumi di Escolios a un Texto Implícito; a questa raccolta di aforismi seguirono, nel 1986, altri due volumi di Nuevos Escolios a un Texto Implícito. Un ultimo volume di aforismi fu pubblicato nel 1992 con il titolo di Sucesivos Escolios a un Texto Implícito.
In tarda età, scrisse anche due pezzi più brevi. Il primo, De iure, è stato stampato nel numero della primavera 1988 della Revista del Colegio Mayor de Nuestra Señora del Rosario. La sua ultima opera, El Reaccionario Auténtico, è stata pubblicata postuma nel numero della primavera del 1995 della Revista de la Universidad de Antioquia.
Morì nella sua biblioteca alla vigilia del suo 81° compleanno.
Nacque in una ricca famiglia borghese. All'età di sei anni la sua famiglia si trasferì in Europa, dove visse per i successivi diciassette anni. Durante il soggiorno europeo della sua famiglia, il giovane Nicolás trascorse la maggior parte dell'anno in una scuola gestita dai benedettini a Parigi, ma spesso si recò in Inghilterra per le vacanze. Tuttavia, durante il periodo parigino fu colpito da una lunga malattia che lo costrinse a letto per quasi due anni. Fu durante questa malattia che, sotto la guida di precettori privati, imparò a leggere fluentemente il latino e il greco e ad amare i classici. La sua educazione formale si concluse al livello secondario.
A 23 anni tornò a Bogotá e quasi subito dopo sposò Emilia Nieto Ramos, unione che durò per ben oltre 50 anni da cui nacquero tre figli. Lavorò nell'azienda di tappeti del padre in modo irregolare, controllandone giusto l'andamento: un membro ben inserito nell'élite di Bogotà. Oltre a far parte del Jockey Club, aiutò Mario Laserna Pinzón a fondare l'Università delle Ande nel 1948. Inoltre, i consigli di Gómez Dávila erano richiesti dai politici colombiani.
Nel 1958 rifiutò l'offerta di un posto di consigliere del presidente Alberto Llera dopo la caduta del governo militare colombiano. Nel 1974 rifiutò l'opportunità di diventare ambasciatore colombiano in Inghilterra. Sebbene fosse ben disposto nei confronti di entrambi i governi, Gómez Dávila fu deciso, fin dall'inizio della sua "carriera", di scrittore di rimanere fuori dalla politica.
Lettore vorace, spesso rimaneva sveglio fino a notte fonda per finire un libro. Alla fine della sua vita, aveva accumulato una biblioteca di circa 30.000 volumi e la sua famiglia ebbe difficoltà a disfarsi di molti dei libri, perché molti di essi erano destinati principalmente a interessi accademici specializzati e perché molti erano in lingue diverse dallo spagnolo. Infatti imparò il francese, l'inglese, il latino e il greco durante l'infanzia, sapeva leggere il tedesco, l'italiano e il portoghese e, prima di morire, imparò il danese per poter leggere Søren Kierkegaard in originale. Scrisse molto, ma fu riluttante nel pubblicare i suoi lavori: nel 1954, su sollecitazione del fratello Ignacio, pubblicò Notas, una raccolta di aforismi e brevi riflessioni, la maggior parte delle quali non più lunghe di qualche paragrafo. Nel 1959 fu la volta di Textos I, una raccolta di saggi. Il previsto secondo volume non vide mai la luce.
Per quasi vent'anni rielaborò quanto già prodotto negli aforismi, che costituiscono la maggior parte della sua produzione come autore e per i quali è maggiormente conosciuto. Questo periodo di silenzio si concluse nel 1977 con la pubblicazione di due volumi di Escolios a un Texto Implícito; a questa raccolta di aforismi seguirono, nel 1986, altri due volumi di Nuevos Escolios a un Texto Implícito. Un ultimo volume di aforismi fu pubblicato nel 1992 con il titolo di Sucesivos Escolios a un Texto Implícito.
In tarda età, scrisse anche due pezzi più brevi. Il primo, De iure, è stato stampato nel numero della primavera 1988 della Revista del Colegio Mayor de Nuestra Señora del Rosario. La sua ultima opera, El Reaccionario Auténtico, è stata pubblicata postuma nel numero della primavera del 1995 della Revista de la Universidad de Antioquia.
Morì nella sua biblioteca alla vigilia del suo 81° compleanno.
Frasi di Nicolás Gómez Dávila
Abbiamo un totale di 8 frasi.
Le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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I libri seri non istruiscono, interrogano.
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