Biografia di Giuseppe Giusti
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Nazione: Italia
Giuseppe Giusti nacque a Monsummano Terme (PT) il 13 maggio 1809 e morì a Firenze il 31 marzo 1850. Fu poeta e scrittore.
Nato in una famiglia benestante di possidenti terrieri, la sua formazione scolastica iniziò in vari istituti toscani, tra cui il Collegio dei Nobili di Lucca e l'Università di Pisa, dove si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza. Dopo un'interruzione degli studi dovuta a dissidi familiari e vicende politiche, si laureò nel 1834. Durante la sua giovinezza, Giusti soffrì di disturbi psichici e tubercolosi, che influenzarono la sua vita e la sua opera.
Trasferitosi a Firenze, Giusti entrò in contatto con Gino Capponi, un importante esponente del liberalismo toscano, che esercitò una notevole influenza sulla sua coscienza politica e sulla sua poesia. Durante i suoi viaggi visitò Roma, Napoli e Milano, dove conobbe Alessandro Manzoni e altri intellettuali della cerchia manzoniana come Tommaso Grossi e Giovanni Torti. La corrispondenza con Manzoni fu significativa; il grande scrittore apprezzò le sue poesie ancor prima di incontrarlo di persona.
Giusti divenne noto per le sue opere satiriche, tra cui gli Scherzi, che riflettevano le sue idee politiche e sociali. La sua poesia più rilevante è Le poesie, pubblicata nel 1847, che ebbe un grande successo sia di pubblico che di critica. In quegli anni, Giusti partecipò attivamente alla vita politica: nel 1847 fu eletto maggiore della Guardia civica e nel 1848 divenne deputato all'Assemblea legislativa toscana. Tuttavia, la sua esperienza politica si rivelò deludente e non si adattava alla sua visione poetica.
Nonostante le sue ambizioni politiche, Giusti rimase sempre un poeta e un osservatore del costume. Entrò a fare parte dell'Accademia della Crusca nel 1848, ma nonostante fosse amico di molti altri membri, mantenne una certa distanza critica verso le istituzioni letterarie. Morì due anni dopo.
Nato in una famiglia benestante di possidenti terrieri, la sua formazione scolastica iniziò in vari istituti toscani, tra cui il Collegio dei Nobili di Lucca e l'Università di Pisa, dove si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza. Dopo un'interruzione degli studi dovuta a dissidi familiari e vicende politiche, si laureò nel 1834. Durante la sua giovinezza, Giusti soffrì di disturbi psichici e tubercolosi, che influenzarono la sua vita e la sua opera.
Trasferitosi a Firenze, Giusti entrò in contatto con Gino Capponi, un importante esponente del liberalismo toscano, che esercitò una notevole influenza sulla sua coscienza politica e sulla sua poesia. Durante i suoi viaggi visitò Roma, Napoli e Milano, dove conobbe Alessandro Manzoni e altri intellettuali della cerchia manzoniana come Tommaso Grossi e Giovanni Torti. La corrispondenza con Manzoni fu significativa; il grande scrittore apprezzò le sue poesie ancor prima di incontrarlo di persona.
Giusti divenne noto per le sue opere satiriche, tra cui gli Scherzi, che riflettevano le sue idee politiche e sociali. La sua poesia più rilevante è Le poesie, pubblicata nel 1847, che ebbe un grande successo sia di pubblico che di critica. In quegli anni, Giusti partecipò attivamente alla vita politica: nel 1847 fu eletto maggiore della Guardia civica e nel 1848 divenne deputato all'Assemblea legislativa toscana. Tuttavia, la sua esperienza politica si rivelò deludente e non si adattava alla sua visione poetica.
Nonostante le sue ambizioni politiche, Giusti rimase sempre un poeta e un osservatore del costume. Entrò a fare parte dell'Accademia della Crusca nel 1848, ma nonostante fosse amico di molti altri membri, mantenne una certa distanza critica verso le istituzioni letterarie. Morì due anni dopo.
Frasi di Giuseppe Giusti
Abbiamo un totale di 3 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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Calò nel suo regno
con molto fracasso;
le teste di legno
fan sempre del chiasso.
con molto fracasso;
le teste di legno
fan sempre del chiasso.
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