Frasi di Gandhi

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Ci sono abbastanza risorse per soddisfare i bisogni dell'uomo, ma non l'avidità di ogni uomo.

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Perdere la pazienza significa perdere la battaglia.

3/110

Non ho nulla di nuovo da insegnare al mondo. La verità e la non violenza sono antiche come le montagne.

4/110

Acquistiamo il diritto di criticare severamente una persona solo quando riusciamo a convincerla del nostro affetto e della lealtà del nostro giudizio, e quando siamo sicuri di non rimanere irritati se il nostro giudizio non viene accettato o rispettato.

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"I pensieri sono perle false finché non si trasformano in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo"

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 "Harijan, 28 marzo 1936": Le opinioni che mi sono formato e le conclusioni a cui sono giunto non sono definitive. Potrei modificarle in qualsiasi momento; non ho niente di nuovo da insegnare al mondo. La verità e la non violenza sono antiche come le colline. Ho solo tentato di metterle in pratica su scala più vasta possibile. A volte ho sbagliato, ma ho imparato dai miei errori. La vita e i suoi problemi sono divenuti così per me il terreno su cui sperimentare nella pratica la verità e la non violenza.

7/110

Nulla consuma il corpo quanto l'ansia e chi ha fede in Dio dovrebbe vergognarsi di essere preoccupato per qualsivoglia cosa.

8/110

Bisogna combattere la violenza. Il bene che pare derivarne e' solo apparente; il male che ne deriva rimane per sempre.

9/110

Un genitore saggio lascia che i figli commettano errori. E' bene che una volta ogni tanto si brucino le dita.

10/110

Un oggetto, anche se non ottenuto con il furto, e' tuttavia come rubato se non se ne ha bisogno.

11/110

Qualsiasi cosa tu faccia sarà insignificante, ma e' molto importante che tu la faccia.

12/110

Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.

13/110

La felicità e la pace del cuore nascono dalla coscienza di fare ciò che riteniamo giusto e doveroso, non dal fare ciò che gli altri dicono e fanno.

14/110

L'uomo è l'immagine dei suoi pensieri.

15/110

Un fedele della Verità non dovrebbe fare nulla per rispetto delle convinzioni. Deve essere sempre pronto a correggersi e ogni qualvolta scopra di essere nel torto deve confessarlo, costi quel che costi, ed espiare.

16/110

Non c'è occasione in cui le donne debbano considerarsi subordinate o inferiori agli uomini. Le lingue proclamano che la donna è metà dell'uomo e, a parità di ragionamento, l'uomo e' la metà della donna. Essi non sono due entità separate, ma metà di una sola cosa. La lingua inglese va oltre e chiama le donne la metà migliore dell'uomo.

17/110

Perché cambiare il mondo quando possiamo cambiare noi stessi?

18/110

Gli uomini che aspirano ad essere liberi difficilmente possono pensare di rendere schiavi gli altri. Se cercano di farlo, non fanno che rendere più strette anche le proprie catene di schiavitù.

19/110

Spesso l'uomo diventa quello che crede di essere.

20/110

Ci sono cose per cui sono disposto a morire, ma non ce ne e' nessuna per cui sarei disposto ad uccidere.

21/110

La forza non deriva dalle capacità fisiche, ma da una volontà indomita.

22/110

Non vale la pena avere la libertà se questo non implica avere la libertà di sbagliare.

23/110

Solamente chi è forte è capace di perdonare. Il debole non sa ne perdonare ne punire.

24/110

Questo messaggio lo dedichiamo ai folli. A tutti coloro che vedono le cose in modo diverso. Potete citarli. Essere in disaccordo con loro. Potete glorificarli o denigrarli, ma l'unica cosa che non potete fare è ignorarli. Perché riescono a cambiare le cose. E mentre qualcuno potrebbe definirli folli, noi ne vediamo il genio. Perché solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero.

25/110

Un'onesta divergenza è spesso segno della salute del progresso

26/110

Apprendere che nella battaglia della vita si può facilmente vincere l'odio con l'amore, la menzogna con la verità, la violenza con l'abnegazione dovrebbe essere un elemento fondamentale nell'educazione di un bambino.

27/110

Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere

28/110

È meglio confessare i propri errori: ci si ritrova più forti

29/110

Il mezzo può essere paragonato a un seme, il fine a un albero; e tra mezzo e fine vi è esattamente lo stesso inviolabile nesso che c'è tra seme e albero.

30/110

Il perdono è la qualità del coraggioso, non del codardo

31/110

In democrazia nessun fatto di vita si sottrae alla politica

32/110

Qualsiasi cosa tu faccia sarà insignificante, ma è molto importante che tu la faccia

33/110

Per poter criticare, si dovrebbe avere un'amorevole capacità, una chiara intuizione e un'assoluta tolleranza.

34/110

Chi non controlla i propri sensi è come chi naviga su un vascello senza timone e che quindi è destinato a infrangersi in mille pezzi non appena incontrerà il primo scoglio.

35/110

Chi perde la sua individualità perde tutto

36/110

Ci sono cose per cui sono disposto a morire, ma non ce ne è nessuna per cui sarei disposto ad uccidere

37/110

Dato che non penseremo mai nello stesso modo e vedremo la verità per frammenti e da diversi angoli di visuale, la regola della nostra condotta è la tolleranza reciproca.

38/110

La coscienza non è la stessa per tutti. Quindi, mentre essa rappresenta una buona guida per la condotta individuale, l'imposizione di questa condotta a tutti sarebbe un'insopportabile interferenza nella libertà di coscienza di ognuno.

39/110

Dobbiamo fare il miglior uso possibile del tempo libero

40/110

Grandezza e progresso morale di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali

41/110

Il capitale non è malvagio in sé; è il suo uso sbagliato che è malvagio. Il capitale, in una forma o un'altra, sarà sempre necessario.

42/110

Il crimine è una sorta di malattia e dovrebbe essere trattato come tale.

43/110

Il perdono è l'ornamento dei forti.

44/110

Il presidente è il primo dei servitori.

45/110

La conclusione logica del sacrificio di sé è che l'individuo si sacrifica per la comunità, la comunità si sacrifica per il distretto, il distretto per la provincia, la provincia per la nazione e la nazione per il mondo.

46/110

Una goccia strappata dall'oceano perisce inutilmente. Se rimane parte dell'oceano, ne condivide la gloria di sorreggere una flotta di poderose navi.

47/110

La disobbedienza, per essere civile, deve essere sincera, rispettosa, mai provocatoria, deve basarsi su qualche principio assimilato con chiarezza, non deve essere capricciosa e, soprattutto, non deve procedere da alcuna malevolenza od odio.

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La felicità non viene dal possedere un gran numero di cose, ma deriva dall'orgoglio del lavoro che si fa; la povertà si può vincere con un sistema costruttivo ed è di fondamentale importanza combattere l'ingiustizia anche a costo della propria vita.

49/110

La nonviolenza, nella sua condizione dinamica, significa sofferenza consapevole. Non consiste in una docile sottomissione alla volontà del malvagio, ma nel contrapporre la propria anima alla volontà del tiranno.

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Il singolo individuo può sfidare la violenza di un impero ingiusto per difendere il proprio onore, la propria religione, la propria anima e porre i presupposti per la caduta di quell'impero o per la sua rigenerazione.


Biografia di Gandhi