Frasi di Decimo Giunio Giovenale

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Cantabit vacuus coram latrone viator.

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Il viandante con le tasche vuote può cantare di fronte al ladro.

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Di catilina ne puoi vedere in ogni popolo, sotto ogni cielo.

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Catilinam quocumque in populo videas quocumque sub axe.

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Quanto più cresce la ricchezza, tanto più cresce l'amore per il denaro.

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Crescit amor nummi, quantum ipsa pecunia crevit.

7/83

Perdona ai corvi, il biasimo colpisce le colombe.

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Dat veniam corvis, vexat censura columbas.

9/83

È difficile non scrivere una satira.

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Difficile est satiram non scribere.

11/83

Bravo a guardare il soffitto.

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Doctus spectare lacunar.

13/83

Dal cielo discende la sentenza "conosci te stesso" ed è da scolpirsi eterna nel cuore.

14/83

E coelo descendit "nosce te ipsum" fingendum et memori tractandum pectore.

15/83

Temerai anche per l'ombra di una canna che si muove alla luna.

16/83

Et motae ad lunam trapidabis harundinis umbram

17/83

Abbiamo anche noi sottratto la mano alla bacchetta.

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Et nos ergo manum ferulae subduximus.

19/83

Gridi tanto forte che potresti superare Stentore.

20/83

Exclamat ut Stentora vincere possis.

21/83

La tua faccia dice i tuoi anni.

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Facies tua computat annos.

23/83

L'indignazione fa poesia.

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Facit indignatio versum.

25/83

Chi ha già l'elmo si pente tardi del duello.

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Galeatum sero duelli paenitet.

27/83

Il greco affamato, se vuoi, salirà anche in cielo.

28/83

Graeculus esuriens in caelum, isseris, ibit.

29/83

Un intero gregge in campagna perisce per la rogna di un solo animale.

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Grex totus in agris unius scabie cadit.

31/83

Questo voglio, così ordino: la mia volntà sia legge.

32/83

Hoc volo, sic iubeo: sit pro ratione voluntas.

33/83

Di là provengono ira e lacrime.

34/83

Inde irae et lacrymae.

35/83

Nulla è più insopportabile di una donna ricca.

36/83

Intolerabilius nihil est quam femina dives.

37/83

Una vecchiaia lunga e da cervo.

38/83

Longa et cervina senectutus.

39/83

Il profumo del denaro è buono qualunque sia la sua provenienza.

40/83

Lucri bonus est odor ex re qualibet.

41/83

Al fanciullo è dovuto il massimo rispetto.

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Maxima debetur puero reverentia.

43/83

Bisogna pregare affinché ci sia una mente sana in un corpo sano.

44/83

Orandum est ut sit mens sana in corpore sano.

45/83

Non vi è un malvagio felice.

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Nemo malus felix.

47/83

Nessuno d'improvviso fu turpissimo.

48/83

Nemo repente fuit turpissimus.

49/83

Ognuno deve conoscere la propria misura e adeguare alle proprie forze tanto le grandi quanto le piccole cose.

50/83

Noscenda est mensura sui spectandaque rebus in summis minimisque.


Biografia di Decimo Giunio Giovenale