Biografia di Decimo Giunio Giovenale

Decimo Giunio Giovenale
Nazione: Italia    
Decimo Giunio Giovenale (nome latino Decimus Iunius Iuvenalis) nacque ad Aquino (FR), tra il 50 e il 60 e morì a Roma dopo il 127 d.C.. Fu un poeta e retore romano.
Le poche cose che si sanno di lui sono dedotte da alcuni cenni autobiografici contenuti nelle sue Satire e da alcuni epigrammi di Marziale, suo amico. Nacque da una famiglia agiata ed ebbe una buona educazione retorica. Avendo vissuto come 'cliens', cioè economicamente dipendente da qualche potente dell'epoca, le sue satire sono ricche di pessimismo e di nostalgia dei tempi antichi. Denunciò la corruzione e l'immoralità del genere umano, e della società romana in particolare, con una satira indignata che lo portò addirittura ad essere esiliato in Egitto per aver parlato male dell'omosessualità dell'imperatore Adriano. Spesso accostato a Persio in quanto scrittore satirico, vi è fra i due una netta differenza. Giovenale rimase sempre convinto che immoralità e corruzione fossero insite nell'animo umano, al di là di ogni possibile redenzione, e che le condizioni sociali che permisero di portare alla fama scrittori come Virgilio, Mecenate e Orazio non potessero più verificarsi: nella Roma dei suoi tempi un poeta viveva in povertà ed era quindi ispirato perlopiù dalla miseria.


Frasi di Decimo Giunio Giovenale

Abbiamo un totale di 82 frasi.
Le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.

Cantabit vacuus coram latrone viator.


Le trovi comunque tutte qui di seguito.

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