Frasi di Albert Einstein

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La parola Dio per me non è nulla se non l'espressione di un prodotto della debolezza umana, la Bibbia una collezione di onorevoli, ma pur sempre puramente primitive, leggende che sono comunque piuttosto infantili. Nessuna interpretazione, per quanto sottile, può per me cambiare questo fatto. Per me la religione ebraica, così come tutte la altre religioni, è una incarnazione delle più infantili superstizioni.

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Quando mi domando come mai sia stato proprio io ad elaborare la teoria della relatività, la risposta sembra essere legata a questa particolare circostanza: un normale adulto non si preoccupa dei problemi dello spaziotempo, tutte le considerazioni possibili in merito alla questione sono già state fatte nella prima infanzia, secondo la sua opinione. Io, al contrario, mi sono sviluppato così lentamente che ho cominciato a interrogarmi sullo spazio e sul tempo solo dopo essere cresciuto e di conseguenza ho studiato il problema più a fondo di quanto un normale bambino avrebbe fatto.

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Sono sicuro che è più facile imparare la matematica che non il baseball.

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Conosco ormai l'incostanza di tutti i rapporti umani e ho imparato a isolarmi dal freddo e dal caldo in modo da garantirmi comunque un buon equilibrio termico.

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Personalmente ho provato il piacere più grande a contatto con le opere d'arte. Mi danno una felicità che non riesco a trovare altrove.

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Se verrà dimostrato che la mia teoria della relatività è valida, la Germania dirà che sono tedesco e la Francia che sono cittadino del mondo. Se la mia teoria dovesse essere sbagliata, la Francia dirà che sono un tedesco e la Germania che sono un ebreo.

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Per punirmi del mio disprezzo per l'autorità, il destino ha fatto di me un'autorità.

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Non mi preoccupo mai del futuro, arriva sempre abbastanza presto.

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Non ho particolari talenti, sono soltanto appassionatamente curioso.

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Se tornassi giovane e dovessi decidere come guadagnarmi la vita, non cercherei di diventare uno scienziato, uno studioso o un insegnante. Sceglierei piuttosto di fare l'idraulico o lo straccivendolo, nella speranza di trovare un minimo di indipendenza, quel poco che nelle attuali circostanze è ancora possibile.

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Dio mi ha dato la cocciutaggine di un mulo e il fiuto di un buon segugio.

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Quando rifletto su di me e sui miei metodi intellettuali, mi sembra quasi che il dono della fantasia mi sia servito più della capacità di impadronirmi della conoscenza assoluta.

163/600

Bohr è stato qui e sono innamorato di lui quanto te. È come un fanciullo sensibilissimo che si muove in questo mondo in una specie di trance.

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Non credo che la signorina Curie sia assetata di potere o di alcunché. È una persona senza pretese e onesta che ha avuto più responsabilità e fatiche del dovuto. Ha un'intelligenza scintillante ma nonostante la sua natura passionale non è tanto carina da rappresentare un pericolo per chicchessia.

165/600

La signora Curie è molto intelligente ma fredda come un'aringa, intendendo con ciò che è assolutamente priva di sentimenti di gioia e di tristezza. Forse l'unico modo in cui esprime i propri sentimenti è quando si scaglia contro le cose che non le piacciono.

166/600

Credo che Gandhi abbia avuto la visione più illuminata di tutti i politici del nostro tempo. Dovremmo sforzarci di operare nel suo spirito; di non usare la violenza nel combattere per la nostra causa e di rifiutarci di partecipare a qualsiasi iniziativa che noi crediamo sia volta al male.

167/600

Gandhi, il più grande genio politico del nostro tempo [...] ha dimostrato di quali sacrifici è capace l'uomo quando abbia trovato la via giusta.

168/600

Il fenomeno Gandhi è il risultato di una straordinaria forza intellettuale e morale, unita a grande abilità politica e a circostanze eccezionali.

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La cosa più importante della filosofia di Kant, mi sembra, sono le sue categorie a priori che servono anche per costruire la scienza.

170/600

Al di fuori della Russia Lenin e Engels non sono ovviamente dei pensatori scientifici apprezzati e non potrebbe interessare a nessuno confutarli come tali. Può darsi che lo stesso sia in Russia, ma lì nessuno si azzarda a dirlo.

171/600

Lorentz è una meraviglia di intelligenza e ha un tatto squisito. Un'opera d'arte vivente! A mio avviso era il più intelligente tra i teorici presenti [al Congresso Solvay di Bruxelles].

172/600

La mia sensazione di inferiorità intellettuale nei Suoi confronti non riesce a rovinare la grande delizia delle nostre conversazioni, soprattutto perché la Sua benevolenza paterna verso tutti noi ci trattiene dal piombare nello sconforto.

173/600

La gente non si rende conto di quale grande influenza abbia avuto Lorentz sullo sviluppo della fisica. Non possiamo immaginare come sarebbe andata se egli non avesse dato tanti contributi impareggiabili.

174/600

Era così forte in lui il piacere immediato di vedere e capire l'amor dei intellectualis di Spinoza che fino in tarda età ha guardato il mondo con gli occhi curiosi di un bambino, continuando a trovare gioia e appagamento nel capire i nessi tra le cose.

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Mach era un ottimo studioso della meccanica, ma un pessimo filosofo.

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Penso sempre a Michelson come all'artista della scienza. Sembrava trarre la massima gioia dalla bellezza dell'esperimento in sé e dall'eleganza del metodo utilizzato.

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Per me, i più grandi geni sono stati Galileo e Newton. In un certo senso mi sembrano formare un'unità nella quale è stato Newton a compiere l'impresa più prodigiosa in campo scientifico.

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In qualsiasi momento quest'uomo ci avesse lasciato, avremmo provato un senso di perdita irreparabile [...]. Possa egli avere un'influenza duratura sul cuore e sulla mente degli uomini!

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La lucidità, la convinzione e l'imparzialità che nei Suoi libri Lei applica alle questioni logiche, filosofiche e umane non hanno parallelo nella nostra generazione.

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Spinoza è una delle personalità più profonde e pure che la nostra stirpe ebraica abbia mai prodotto.

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Rimane per molti versi il primo profeta del nostro tempo [...]. Non c'è oggi nessuno che abbia il profondo discernimento e la forza morale di Tolstoj.

182/600

La maggior parte degli insegnanti perdono tempo a fare domande che mirano a scoprire ciò che l'alunno non sa, mentre la vera arte del fare domande mira a scoprire ciò che l'alunno sa o che è capace di sapere.

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È per me una grande gioia avere un figlio che ha ereditato il tratto principale del mio carattere: la capacità di elevarsi al di sopra della mera esistenza e di sacrificarsi a lungo per uno scopo che la trascende. Questo è il modo migliore, anzi l'unico attraverso il quale riusciamo a renderci indipendenti dalla nostra sorte individuale e dagli altri esseri umani.

184/600

La Germania ha avuto la sventura di venir avvelenata prima dalla ricchezza e poi dalla povertà.

185/600

Mi sento talmente parte di tutto ciò che vive che non m'importano per niente l'inizio e la fine dell'esistenza concreta di una singola persona in questo flusso eterno.

186/600

La nostra morte non è una fine se possiamo vivere nei nostri figli e nella giovane generazione. Perché essi sono noi: i nostri corpi non sono che le foglie appassite sull'albero della vita.

187/600

A chi è piegato dall'età, la morte verrà come un sollievo. Lo sento molto fortemente ora che sono arrivato io stesso alla vecchiaia, e a considerare la morte come un vecchio debito che è giunto il momento di pagare. Ma istintivamente, facciamo di tutto per ritardare quest'ultimo adempimento. Così la natura si diverte a giocare con noi.

188/600

Non è degno di una grande nazione stare a guardare mentre piccoli paesi dalla grande cultura vengono distrutti con cinico disprezzo.

189/600

La forza organizzata si può combattere soltanto con la forza organizzata. Per quanto ciò mi dispiaccia moltissimo, non c'è altro modo.

190/600

Finché ci saranno gli uomini, ci saranno le guerre.

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Se ha successo [il tentativo di produrre una bomba all'idrogeno], l'avvelenamento radioattivo dell'atmosfera e quindi la distruzione di qualsiasi vita sulla terra rientrerà nell'ambito di ciò che è tecnicamente fattibile.

192/600

Dal mio punto di vista, uccidere in guerra non è affatto meglio che commettere un banale assassinio.

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Ho fatto un errore, nella vita, quando ho firmato quella lettera [Lettera Einstein-Szilárd] al presidente Roosevelt chiedendo che venisse costruita la bomba atomica. Ma forse mi si potrà perdonare: infatti tutti noi eravamo convinti che fosse altamente probabile che i tedeschi riuscissero a costruirla, e a usarla per diventare la razza padrona.

194/600

Chi ha cari i valori della cultura non può non essere pacifista.

195/600

Il mio pacifismo è un sentimento istintivo, un sentimento che mi abita perché l'omicidio è ripugnante. Non nasce da una teoria intellettualistica, ma da un profondo orrore per ogni forma di odio e di crudeltà.

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Non sono mai stato comunista, ma se lo fossi stato non me ne vergognerei.

197/600

Bisogno spartire il proprio tempo tra la politica e le equazioni. Ma per me, le nostre equazioni sono molto più importanti.

198/600

Credo nel Dio di Spinoza che si rivela nell'armonia di tutto ciò che esiste, ma non in un Dio che si occupa del destino e delle azioni degli esseri umani.

199/600

Esiterei a dire che saranno la filosofia e la ragione a guidare le azioni umane in un futuro prevedibile; comunque rimarranno, come sempre un bellissimo santuario per gli eletti.

200/600

Leggo spesso la Bibbia, ma il suo testo originale mi è rimasto inaccessibile.


Biografia di Albert Einstein