Frasi di Confucio

1/87

Non è la misura dell'aratro che conta, ma quanto tempo si passa ad arare il campo.

2/87

Saggezza e buon senso si ottengono in tre modi: primo con la riflessione, che è la cosa più nobile; secondo attraverso l'imitazione, che è la cosa più semplice; e terzo con l'esperienza, che è la cosa più amara di tutte.

3/87

Un medico non è bravo se non fu mai malato.

4/87

Sapere di sapere quello che si sa e sapere di non sapere quello che non si sa: ecco il vero sapere.

5/87

Chi vede il giusto e non lo fa, è senza coraggio.

6/87

Non preoccuparti del fatto che la gente non ti conosce, preoccupati del fatto che forse non meriti di essere conosciuto.

7/87

Quando la coscienza non avverte niente di sbagliato, che c'è da sentirsi inquieti, che c'è da temere?

8/87

Solo i grandi sapienti ed i grandi ignoranti sono immutabili.

9/87

Quando si è in un pasticcio tanto vale goderne il sapore.

10/87

Se vedi un affamato non dargli del riso: insegnagli a coltivarlo.

11/87

Fate il bene in ogni tempo, in ogni luogo, in tutte le circostanze in cui potrete farlo e sarete virtuosi e saggi.

12/87

Guardatevi dal far cosa di cui dobbiate presto o tardi pentirvi.

13/87

Colui che desidera assicurare il bene di altri si è già assicurato il proprio.

14/87

Chi insegue due conigli, non prenderà nessuno dei due.

15/87

Fate il bene per se medesimo, senz'alcun motivo d'interesse personale; vi sarà resa la giustizia che meritate, godrete senza contrasto della reputazione di virtù e di sapienza, che si forma da se medesima in favore di quelli che così si governano senza parere di ambirla.

16/87

Guardatevi bene soprattutto dal cercare o disprezzare l'approvazione degli uomini, ma accogliete lodi e disprezzi con la medesima indifferenza.

17/87

Il Cielo non ha parenti; tratta egualmente tutti gli uomini.

18/87

L'uomo superbo si pone sopra gli altri, e crede che gli si debba ogni cosa; gli altri, per contrario, lo mettono nell'ultimo grado, né gli concedono nulla.

19/87

L'uomo troppo compiacente che accorda tutto per tutto avere, é rovinato dalla propria facilità.

20/87

La sapienza procura a chi la coltiva il godimento dei veri beni; essa sola dovrebbe essere lo scopo dei nostri voti, ma le passioni la contrariano, i vizi la maltrattano, e tutti gli accessi le sono chiusi.

21/87

Lo scorrere delle acque nel letto che la natura o la mano degli uomini v'hanno scavato, è cosa semplicissima, e tutti ponno conoscerne la ragione; ma ciò che non tutti conoscono, è la somiglianza tra le acque e la dottrina: a questo paragone unicamente io applicavo l'animo. Le acque, dicevo tra me e me, scorrono di continuo, scorrono il giorno, scorrono la notte, sino a tanto che si riuniscono a tutte le altre, in seno al vasto mare.

22/87

Non assumete troppe faccende; molti affari trascinano con loro molti dispiaceri, o almeno pensieri. Non vi mischiate che in quelli che sono d'indispensabile vostro dovere.

23/87

Non cercate la troppa allegrezza né la troppa tranquillità; la ricerca che ne farete è pur essa una pena ed un ostacolo alla quiete.

24/87

Non imitiamo quegli uomini isolati, savi soltanto per loro medesimi.

25/87

Non si può pervenire in cima alla montagna senza passare per vie difficili e scoscese; non giungere alla virtù senza che costi assai sforzi e fatiche. Ignorare la strada che si deve prendere, mettersi in cammino senza guida, é come volersi smarrire, volersi mettere in pericolo della vita.

26/87

Non trascurate di rimediare al male, per piccolo che vi appaia: un piccolo male trascurato, a poco a poco cresce e diventa grandissimo.

27/87

Non usare arco e freccia per uccidere una zanzara.

28/87

Non c'è dubbio che i discendenti non facciano all'occorrenza ciò che avran veduto fare da quelli che li avranno preceduti. Gli onori che renderete a coloro cui succedeste sopra la terra, vi saranno resi da quelli che succederanno a voi.

29/87

Parlando ed operando, non crediate, quantunque siate solo, di non esser veduto né udito: gli spiriti sono testimonii di tutto.

30/87

Poiché vogliamo insegnare agli altri la via della virtù, incominciamo dall'entrarvi noi medesimi, e ci seguiranno.

31/87

Sapere ciò che è giusto e non farlo è la peggiore vigliaccheria.

32/87

Se non accontentate tutti, almeno nessuno vi odierà.

33/87

Se non procurate di evitare che vi si facciano piccole ingiustizie, vi troverete in breve nel caso d'osar di tutto il vostro sapere per assicurarvi da offese maggiori.

34/87

Siate severi verso voi medesimi, quando si tratterà dei vostri propri difetti, ma indulgenti verso gli altri; non dite male di chicchessia, né fate caso del male che si potrà dire di voi.

35/87

Sinché un uomo gode della vita, nulla deve disperare: può ad un tratto passare dal più profondo dolore alla massima gioia; dalla massima disgrazia alla più alta felicità.

36/87

Spezzasi l'acciaio, per duro che sia; ciò che pare il più solidamente stabilito, sovente torna più facile a distruggere.

37/87

Troppa debolezza o troppa violenza nuociono: bisogna congiungere fermezza alla moderazione.

38/87

Tutti gli uomini si nutrono, ma pochi sanno distinguere i sapori.

39/87

Un albero giovane che non abbia ancora profonde radici, può con facilità sterparsi; bisogna usar la scure chi lo lasci ingrossare.

40/87

Un fuoco a lungo celato diventa un incendio difficile ad estinguere: un fuoco di cui appare la vampa, agevolmente si spegne.

41/87

Più ruscelli uniti formano un fiume; più fili insieme congiunti formano una corda; essa non si può romper che a stento.

42/87

A quindici anni mi impegnai a imparare; a trenta sapevo reggermi in piedi; a quaranta non ebbi più dubbi; a cinquanta conobbi la volontà del Cielo; a sessanta il mio orecchio si fece obbediente; a settanta posso seguire i desideri dell'animo senza infrangere le regole.

43/87

Studiare senza riflettere è vano; riflettere senza studiare è pericoloso.

44/87

Ti insegnerò che cos'è la sapienza: riconosci di sapere quel che sai e di non sapere quello che non sai. Questa è la sapienza.

45/87

L'uomo superiore è cauto nel parlare e pronto nell'azione.

46/87

L'uomo superiore è in pace con se stesso, l'uomo dappoco è sempre agitato.

47/87

L'uomo superiore è in armonia con gli altri ma non servile e uniforme. L'uomo dappoco è servile e uniforme ma non in armonia con gli altri.

48/87

L'uomo superiore è sicuro di sé senza essere arrogante; l'uomo dappoco è arrogante ma insicuro.

49/87

Quel che cerca l'uomo superiore è in lui stesso; quel che cerca l'uomo dappoco è negli altri.

50/87

Chi non cambia è solo il saggio più elevato o lo sciocco più ignorante.


Biografia di Confucio