251/343
Bisogna certamente conoscere i precetti della filosofia, ma soprattutto bisogna vivere da buoni cittadini.
252/343
Philosophiae quidem praecepta noscenda, vivendum autem esse civiliter.
253/343
Per la maggior parte dei vecchi (la vecchiaia) è così odiosa che dicono di portare un peso più gravoso dell'Etna.
254/343
Plerisque senibus sic odiosa est (senectus), ut onus se Aetna gravius dicant sustinere.
255/343
Si muovono più facilmente di una piuma o di una foglia.
256/343
Pluma ut folio facilius moventur.
257/343
Di solito sono più saggi i pensieri che vengono in un secondo momento.
258/343
Posteriores enim cogitationes sapientiores solent esse.
259/343
La prima società è nel matrimonio stesso.
260/343
Prima societas in ipso coniugio est.
261/343
Farsi ingannare la prima volta è scocciante, la seconda sciocco, la terza turpe.
262/343
Primo quidem decipi incommodum est, iterum stultum, tertio turpe.
263/343
Bisogna combattere contro la vecchiaia come contro una malattia.
264/343
Pugnandum tamquam contra morbum sic contra senectutem.
265/343
Quali gioie può avere la vita se le si toglie l'amicizia?
266/343
Quae potest esse vitae iucunditas sublatis amicitiis?
267/343
Quali sono i capi nello stato, tali sono gli altri cittadini.
268/343
Quales in republica principes essent, tales reliquos solere esse cives.
269/343
Salus populi suprema lex.
270/343
Quam quisque norit artem, in hac se exeerceat.
271/343
Chi comanda bene sicuramente qualche volta ha ubbidito.
272/343
Qui bene imperat parueri aliquando necesse est.
273/343
Dovete osservare ciò che si conviene a voi stessi e non ciò che è lecito.
274/343
Quid deceat vos, non quantum liceat vobis, spectare debetis.
275/343
Nulla vi è di più santo di qualsiasi religione, ne' di più sacro, che la casa di ogni singolo cittadino.
276/343
Quid est sanctius, quid omni religione munitius, quam domus uniusquisque civium.
277/343
Coloro che non conoscono la propria strada indicano la via all'altro.
278/343
Qui sibi semitam non sapiunt alteri monstrant viam.
279/343
Ciò che vediamo frequentemente non ci meraviglia, anche se non sappiamo perchè avvenga.
280/343
Quod quis cerebro videt non miratur, etiamsi cur fiat nescit.
281/343
Fino a quando, Catilina, abuserai della nostra pazienza?
282/343
Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?
283/343
La salvezza dei cittadini sta nella legge.
284/343
Salus civitatis in legibus est.
285/343
La salvezza del popolo sia legge suprema.
286/343
Salus populi suprema lex esto.
287/343
Fanno sempre impressione più le cause degli eventi che gli eventi stessi.
288/343
Semper enim causae eventorum magis movent quam ipsa eventa.
289/343
Tutti desiderano raggiungere la vecchiaia, ma una volta raggiuntala, l'accusano.
290/343
Senectutem ut adipiscantur omnes optant, eandem accusant adepti.
291/343
Se accanto alla biblioteca ci sarà un giardino, non ci mancherà nulla.
292/343
Si hortum in bibliotheca habes, deerit nihil.
293/343
Tacciono le leggi tra le armi.
295/343
Se tutto ciò che riguarda il mangiare e il bere ci fosse fornito come dalla bacchetta di un dio...
296/343
Si omnia nobis quae ad victum cultumque pertinent quasi virgula divina suppeditarentur...
297/343
Ognuno si lamenta massimamente della propria sorte.
298/343
Suae quemquem fortunae maxime poenitet.
299/343
Perfetta giustizia, perfetta ingiustizia.
300/343
Summus ius, summa iniuria.