Biografia di Albert Camus
Nazione: Francia
Nacque a Dréan (Algeria) il 7 novembre 1913 e morì a Villeblevin (Francia) il 4 gennaio 1960. Fu scrittore, filosofo, saggista, drammaturgo, giornalista ed attivista politico.
Nato da genitori poveri, cosa di cui si vergognò sempre, seguì gli studi ad Algeri fino alla laurea. Si ammalò precocemente di tubercolosi, cosa che gli impedì di praticare sport e di fare l'attore di teatro e gli regalò una sua personale visione del mondo non propriamente ottimista. Una volta disse: "Fui posto tra la miseria ed il sole, ad uguale distanza. La miseria m'impedì di credere che tutto è bene sotto il sole e nella storia; il sole mi insegnò che la storia non è tutto".
Nel 1933 aderisce al movimento anti-fascista e nel 1935 al partito comunista francese. Lavorò per diversi giornali ma il Governatore Generale delle colonie del Nord-Africa lo ostacolò e lo fece licenziare. Si spostò in Francia e fece amicizia con Sartre, anche se tale rapporto non durò molto. Fece parte della resistenza surante l'occupazione tedesca e nel 1945 partecipò al Congresso internazionale del Movimento Federalista Europeo, il cui scopo era quello di formare gli Stati Uniti d'Europa. Le sue idee di sinistra e le sue posizioni decise contribuirono a fargli il vuoto intorno. Solo alcuni amici gli rimasero vicini, tra i quali Nicola Chiaromonte e Ignazio Silone.
Nel 1957 vince il premio Nobel per la letteratura. Agli inizi del 1960, mentre viaggiava in auto con il suo editore e la famiglia di quest'ultimo, fu vittima di un incidente che gli costò la vita. Archiviato come evento accidentale, ci fu tuttavia chi pensò che si fosse trattato di un attentato da parte del KGB, a causa delle pesanti critiche fatte da Camus all'invasione russa dell'Ungheria e al Ministro degli Esteri sovietico Šepilov in particolare.
Nato da genitori poveri, cosa di cui si vergognò sempre, seguì gli studi ad Algeri fino alla laurea. Si ammalò precocemente di tubercolosi, cosa che gli impedì di praticare sport e di fare l'attore di teatro e gli regalò una sua personale visione del mondo non propriamente ottimista. Una volta disse: "Fui posto tra la miseria ed il sole, ad uguale distanza. La miseria m'impedì di credere che tutto è bene sotto il sole e nella storia; il sole mi insegnò che la storia non è tutto".
Nel 1933 aderisce al movimento anti-fascista e nel 1935 al partito comunista francese. Lavorò per diversi giornali ma il Governatore Generale delle colonie del Nord-Africa lo ostacolò e lo fece licenziare. Si spostò in Francia e fece amicizia con Sartre, anche se tale rapporto non durò molto. Fece parte della resistenza surante l'occupazione tedesca e nel 1945 partecipò al Congresso internazionale del Movimento Federalista Europeo, il cui scopo era quello di formare gli Stati Uniti d'Europa. Le sue idee di sinistra e le sue posizioni decise contribuirono a fargli il vuoto intorno. Solo alcuni amici gli rimasero vicini, tra i quali Nicola Chiaromonte e Ignazio Silone.
Nel 1957 vince il premio Nobel per la letteratura. Agli inizi del 1960, mentre viaggiava in auto con il suo editore e la famiglia di quest'ultimo, fu vittima di un incidente che gli costò la vita. Archiviato come evento accidentale, ci fu tuttavia chi pensò che si fosse trattato di un attentato da parte del KGB, a causa delle pesanti critiche fatte da Camus all'invasione russa dell'Ungheria e al Ministro degli Esteri sovietico Šepilov in particolare.
Frasi di Albert Camus
Abbiamo un totale di 15 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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Non è affatto il caso di ripeterci ogni giorno che siamo mortali: lo constateremo di persona.
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