Frasi di Albert Camus



1/41

Non è affatto il caso di ripeterci ogni giorno che siamo mortali: lo constateremo di persona.

2/41

I martiri non fanno le Chiese: ne sono il cemento o l'alibi. Poi vengono i preti e i bigotti.

3/41

Essere diversi non è una cosa né buona né cattiva. Significa semplicemente che sei abbastanza coraggioso da essere te stesso.

4/41

Quello che conta tra amici non è ciò che si dice, ma quello che non occorre dire.

5/41

La bellezza, senza dubbio, non fa le rivoluzioni.

6/41

Non essere amati è una semplice sfortuna; la vera disgrazia è non amare.

7/41

Nel mondo assurdo, il valore di una nozione o di una vita viene misurato in base alla sua infecondità.

8/41

Ad ogni angolo di strada il sentimento dell'assurdità potrebbe colpire un uomo in faccia.

9/41

Siate realisti: chiedete l'impossibile.

10/41

Non c'è destino che non si vinca con il disprezzo.

11/41

Viene sempre il momento in cui bisogna scegliere fra la contemplazione e l'azione. Ciò si chiama diventare uomo.

12/41

Persino da un banco di imputazione è sempre interessante sentire parlare di sé.

13/41

Quelli che scrivono con chiarezza hanno dei lettori, quelli che scrivono in modo ambiguo hanno dei commentatori.

14/41

La povertà lascia in chi l'ha vissuta un'insofferenza che mal sopporta che si parli di miseria senza conoscenza di causa.

15/41

Mi ribello, dunque siamo.

16/41

La rivolta consiste nell'amare un uomo che non esiste ancora.

17/41

Tutte le rivoluzioni moderne hanno avuto per risultato un rafforzamento del potere statale.

18/41

Che cos'è un romanzo se non un universo in cui l'azione è dotata d'una forma, dove si pronunciano parole definitive, dove le persone si possiedono l'un l'altra completamente e la vita assume l'aspetto di destino?

19/41

La nostra sola giustificazione, se ne abbiamo una, è di parlare in nome di tutti coloro che non possono farlo.

20/41

Il problema dell'arte è un problema di traduzione. Cattivi scrittori sono quelli che scrivono riferendosi a un contesto interiore che il lettore non può conoscere.

21/41

La simpatia, un sentimento da presidente del consiglio: si ottiene a buon mercato dopo le catastrofi.

22/41

La stampa libera può, naturalmente, essere buona o cattiva, ma è certissimo che senza libertà non potrà essere altro che cattiva.

23/41

La storia non è altro che lo sforzo disperato degli uomini di dar corpo ai più chiaroveggenti fra i loro sogni.

24/41

C'è sempre qualche ragione per l'uccisione d'un uomo. È invece impossibile giustificare che viva.

25/41

L'uomo è la sola creatura che si rifiuta di essere ciò che è.

26/41

Una frase sola basterà a definire l'uomo moderno: fornicò e lesse i giornali.

27/41

Non essere più ascoltati: questa è la cosa terribile quando si diventa vecchi.

28/41

Ahimè, dopo una certa età ognuno è responsabile della sua faccia.

29/41

Tutto ciò che esalta la vita ne accresce, nello stesso tempo, l'assurdità.

30/41

Se c'è un peccato contro la vita, è forse non tanto disperarne, quanto sperare in un'altra vita, e sottrarsi all'implacabile grandezza di questa.

31/41

Il fascismo è disprezzo. Inversamente ogni forma di disprezzo, in politica, prepara o instaura il fascismo.

32/41

Una sola cosa è più tragica del dolore: la vita di un uomo felice.

33/41

La bellezza, senza dubbio, non fa le rivoluzioni. Ma viene un giorno in cui le rivoluzioni hanno bisogno della bellezza.

34/41

Il fine giustifica i mezzi? È possibile. Ma chi giustificherà il fine? A questa domanda che il pensiero storico lascia in sospeso, la rivolta risponde: i mezzi.

35/41

Sì, tu sei mio fratello, e tutti voi siete i miei fratelli, i miei amati fratelli. Ma che gusto schifoso ha qualche volta la fraternità.

36/41

La vera generosità verso il futuro consiste nel donare tutto al presente.

37/41

Il futuro è la sola trascendenza degli uomini senza Dio.

38/41

Ogni creazione autentica è un dono al futuro.

39/41

Insomma, per diventare famosi, basta ammazzare la portinaia.

40/41

Il segno della giovinezza è forse una magnifica vocazione per le facili felicità.

41/41

Ti dirò un grande segreto. Non aspettare il giudizio universale. Si celebra tutti i giorni.




Biografia di Albert Camus