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Non è affatto il caso di ripeterci ogni giorno che siamo mortali: lo constateremo di persona.
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I martiri non fanno le Chiese: ne sono il cemento o l'alibi. Poi vengono i preti e i bigotti.
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Essere diversi non è una cosa né buona né cattiva. Significa semplicemente che sei abbastanza coraggioso da essere te stesso.
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Quello che conta tra amici non è ciò che si dice, ma quello che non occorre dire.
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La bellezza, senza dubbio, non fa le rivoluzioni.
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Non essere amati è una semplice sfortuna; la vera disgrazia è non amare.
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Nel mondo assurdo, il valore di una nozione o di una vita viene
misurato in base alla sua infecondità.
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Ad ogni angolo di strada il sentimento dell'assurdità potrebbe colpire un uomo in faccia.
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Siate realisti: chiedete l'impossibile.
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Non c'è destino che non si vinca con il disprezzo.
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Viene sempre il momento in cui bisogna scegliere fra la contemplazione e l'azione.
Ciò si chiama diventare uomo.
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Persino da un banco di imputazione è sempre interessante sentire parlare di sé.
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Quelli che scrivono con chiarezza hanno dei lettori, quelli che scrivono in modo ambiguo hanno dei commentatori.
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La povertà lascia in chi l'ha vissuta un'insofferenza che mal sopporta che si parli di miseria senza conoscenza di causa.
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Mi ribello, dunque siamo.
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La rivolta consiste nell'amare un uomo che non esiste ancora.
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Tutte le rivoluzioni moderne hanno avuto per risultato un rafforzamento del potere statale.
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Che cos'è un romanzo se non un universo in cui l'azione è dotata d'una forma, dove si pronunciano parole definitive, dove le persone si possiedono l'un l'altra completamente e la vita assume l'aspetto di destino?
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La nostra sola giustificazione, se ne abbiamo una, è di parlare in nome di tutti coloro che non possono farlo.
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Il problema dell'arte è un problema di traduzione. Cattivi scrittori sono quelli che scrivono riferendosi a un contesto interiore che il lettore non può conoscere.
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La simpatia, un sentimento da presidente del consiglio: si ottiene a buon mercato dopo le catastrofi.
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La stampa libera può, naturalmente, essere buona o cattiva, ma è certissimo che senza libertà non potrà essere altro che cattiva.
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La storia non è altro che lo sforzo disperato degli uomini di dar corpo ai più chiaroveggenti fra i loro sogni.
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C'è sempre qualche ragione per l'uccisione d'un uomo. È invece impossibile giustificare che viva.
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L'uomo è la sola creatura che si rifiuta di essere ciò che è.
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Una frase sola basterà a definire l'uomo moderno: fornicò e lesse i giornali.
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Non essere più ascoltati: questa è la cosa terribile quando si diventa vecchi.
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Ahimè, dopo una certa età ognuno è responsabile della sua faccia.
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Tutto ciò che esalta la vita ne accresce, nello stesso tempo, l'assurdità.
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Se c'è un peccato contro la vita, è forse non tanto disperarne, quanto sperare in un'altra vita, e sottrarsi all'implacabile grandezza di questa.
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Il fascismo è disprezzo. Inversamente ogni forma di disprezzo, in politica, prepara o instaura il fascismo.
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Una sola cosa è più tragica del dolore: la vita di un uomo felice.
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La bellezza, senza dubbio, non fa le rivoluzioni. Ma viene un giorno in cui le rivoluzioni hanno bisogno della bellezza.
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Il fine giustifica i mezzi? È possibile. Ma chi giustificherà il fine? A questa domanda che il pensiero storico lascia in sospeso, la rivolta risponde: i mezzi.
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Sì, tu sei mio fratello, e tutti voi siete i miei fratelli, i miei amati fratelli. Ma che gusto schifoso ha qualche volta la fraternità.
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La vera generosità verso il futuro consiste nel donare tutto al presente.
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Il futuro è la sola trascendenza degli uomini senza Dio.
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Ogni creazione autentica è un dono al futuro.
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Insomma, per diventare famosi, basta ammazzare la portinaia.
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Il segno della giovinezza è forse una magnifica vocazione per le facili felicità.
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Ti dirò un grande segreto. Non aspettare il giudizio universale. Si celebra tutti i giorni.
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Le idee sono il contrario del pensiero.