Biografia di Michail Bakunin
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Nazione: Russia
Michail Aleksandrovič Bakunin nacque a Prjamuchino, Russia il 30 maggio 1814 e morì a Berna il giorno 1 luglio 1876. Fu anarchico, filosofo e rivoluzionario.
La sua era una famiglia appartenente alla nibiltà. Cresciuto in un contesto aristocratico, ricevette un'educazione di alto livello, studiando presso l'Università di Mosca. Tuttavia, fin da giovane si mostrò critico nei confronti delle disuguaglianze sociali e dell'autoritarismo dello Stato zarista.
Negli anni '30, Bakunin si trasferì in Europa, dove entrò in contatto con le idee della sinistra hegeliana e del socialismo. A Berlino, tra il 1840 e il 1841, approfondì la filosofia di Hegel, ma si distaccò rapidamente dalle sue dottrine per abbracciare una visione radicalmente antiautoritaria. Le sue idee furono influenzate da pensatori come Pierre-Joseph Proudhon e Karl Marx, ma la sua concezione dell'anarchismo si differenziava notevolmente dalla visione marxista, in particolare riguardo al ruolo dello Stato.
Bakunin divenne un attivista politico attivo durante le rivoluzioni del 1848, partecipando a insurrezioni in Francia e Germania. Le sue idee di uguaglianza e libertà lo portarono a sostenere la lotta contro l'assolutismo e a promuovere la comunanza dei beni. Tuttavia, le sue attività rivoluzionarie lo portarono a essere arrestato e imprigionato. Dopo un periodo di detenzione in Russia, fu esiliato in Siberia nel 1850.
Nel 1861, riuscì a fuggire dalla Siberia e intraprese un lungo viaggio attraverso il Giappone e gli Stati Uniti, prima di tornare in Europa. Durante questo periodo, Bakunin si unì a figure prominenti del movimento rivoluzionario europeo come Mazzini e Garibaldi.
Negli anni '60, Bakunin elaborò le sue teorie anarchiche più significative. La sua opera principale, Dio e lo Stato, pubblicata postuma nel 1882, criticava l'autorità statale e religiosa come strumenti di oppressione. Egli sosteneva che la vera libertà potesse essere raggiunta solo attraverso l'abolizione dello Stato e la creazione di una società basata sulla cooperazione volontaria tra individui.
Bakunin fu anche attivo all'interno della Prima Internazionale (l'Associazione Internazionale dei Lavoratori), dove si oppose alla visione autoritaria di Marx. La scissione tra le due fazioni avvenne durante il congresso dell'Aia nel 1872, segnando la nascita dell'anarchismo come movimento autonomo rispetto al socialismo marxista.
Considerato uno dei padri fondatori dell'anarchismo moderno, negli ultimi anni della sua vita Bakunin continuò a scrivere e organizzare attività rivoluzionarie, partecipando anche a tentativi insurrezionali in Italia nel 1873.
La sua era una famiglia appartenente alla nibiltà. Cresciuto in un contesto aristocratico, ricevette un'educazione di alto livello, studiando presso l'Università di Mosca. Tuttavia, fin da giovane si mostrò critico nei confronti delle disuguaglianze sociali e dell'autoritarismo dello Stato zarista.
Negli anni '30, Bakunin si trasferì in Europa, dove entrò in contatto con le idee della sinistra hegeliana e del socialismo. A Berlino, tra il 1840 e il 1841, approfondì la filosofia di Hegel, ma si distaccò rapidamente dalle sue dottrine per abbracciare una visione radicalmente antiautoritaria. Le sue idee furono influenzate da pensatori come Pierre-Joseph Proudhon e Karl Marx, ma la sua concezione dell'anarchismo si differenziava notevolmente dalla visione marxista, in particolare riguardo al ruolo dello Stato.
Bakunin divenne un attivista politico attivo durante le rivoluzioni del 1848, partecipando a insurrezioni in Francia e Germania. Le sue idee di uguaglianza e libertà lo portarono a sostenere la lotta contro l'assolutismo e a promuovere la comunanza dei beni. Tuttavia, le sue attività rivoluzionarie lo portarono a essere arrestato e imprigionato. Dopo un periodo di detenzione in Russia, fu esiliato in Siberia nel 1850.
Nel 1861, riuscì a fuggire dalla Siberia e intraprese un lungo viaggio attraverso il Giappone e gli Stati Uniti, prima di tornare in Europa. Durante questo periodo, Bakunin si unì a figure prominenti del movimento rivoluzionario europeo come Mazzini e Garibaldi.
Negli anni '60, Bakunin elaborò le sue teorie anarchiche più significative. La sua opera principale, Dio e lo Stato, pubblicata postuma nel 1882, criticava l'autorità statale e religiosa come strumenti di oppressione. Egli sosteneva che la vera libertà potesse essere raggiunta solo attraverso l'abolizione dello Stato e la creazione di una società basata sulla cooperazione volontaria tra individui.
Bakunin fu anche attivo all'interno della Prima Internazionale (l'Associazione Internazionale dei Lavoratori), dove si oppose alla visione autoritaria di Marx. La scissione tra le due fazioni avvenne durante il congresso dell'Aia nel 1872, segnando la nascita dell'anarchismo come movimento autonomo rispetto al socialismo marxista.
Considerato uno dei padri fondatori dell'anarchismo moderno, negli ultimi anni della sua vita Bakunin continuò a scrivere e organizzare attività rivoluzionarie, partecipando anche a tentativi insurrezionali in Italia nel 1873.
Frasi di Michail Bakunin
Abbiamo un totale di 7 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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È proprio del privilegio e di ogni posizione privilegiata l'uccidere lo spirito e il cuore degli uomini.
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