Biografia di Louis Bourdaloue

Louis Bourdaloue nacque a Bourges, Francia il 20 agosto 1632 e morì a Parigi il 13 maggio 1704. Fu gesuita e predicatore.

Nacque in una famiglia di mercanti, con un padre avvocato noto per la sua eloquenza. Iniziò i suoi studi al Collegio gesuita di Sainte-Marie a Bourges e, all'età di sedici anni, entrò nella Società di Gesù. Dopo aver completato la sua formazione, Bourdaloue divenne professore di retorica, filosofia e teologia morale in vari collegi gesuiti.

La sua carriera come predicatore decollò nei primi anni del 1660, quando il suo talento attirò l'attenzione dei suoi superiori, portandolo a Parigi nel 1669 per predicare nella chiesa di Saint-Louis.

Bourdaloue si distinse per la sua capacità di adattarsi a diversi pubblici e per il suo approccio diretto e morale nei sermoni, affrontando questioni etiche quotidiane. La sua fama crebbe rapidamente, tanto che predicò alla corte di Versailles in diverse occasioni tra il 1670 e il 1693, diventando uno dei predicatori più richiesti del suo tempo, guadagnandosi il soprannome di re dei predicatori, predicatore dei re.

Mantenne una certa rivalità amichevole con Jacques-Bénigne Bossuet, un altro grande oratore dell'epoca. Sebbene i loro stili fossero diversi, entrambi erano apprezzati per la loro eloquenza. Madame de Sévigné, una figura influente della corte, era una grande ammiratrice dei suoi sermoni. Durante la Revoca dell'Editto di Nantes nel 1685, Bourdaloue fu inviato in Languedoc per confermare i nuovi convertiti al cattolicesimo, dove ottenne un notevole successo.

Verso la fine della sua vita, Bourdaloue si dedicò principalmente a opere caritative, predicando in ospedali e prigioni. Dopo la sua morte all'età di settantuno anni, le sue omelie, fra le quali la più celebre è forse quella dedicata alla Passione, furono pubblicate e continuano a essere studiate come testi di riferimento in ambito educativo e religioso.

É considerato il fondatore dell'eloquenza cristiana in Francia.