Biografia di Dino Buzzati

Dino Buzzati
Nazione: Italia    
Dino Buzzati Traverso nacque a San Pellegrino di Belluno (BL) il 16 ottobre 1906 e morì a Milano il 28 gennaio 1972. Fu scrittore, pittore, giornalista, drammaturgo, scenografo e poeta.

Nato in una famiglia borghese con origini ungheresi, nota per la tradizione di artigiani e per la professione giuridica del padre Giulio Cesare Buzzati, docente universitario, fin da giovane mostrò una grande passione per la scrittura e per la montagna, ambienti che influenzarono profondamente la sua produzione letteraria.

Nel 1928 entrò come praticante al Corriere della Sera, dove avrebbe poi lavorato per tutta la vita, attraversando vari ruoli dal cronista al corrispondente di guerra, condividendo la redazione con Indro Montanelli, fino a scrivere elzeviri per la Terza Pagina, amplificando la sua fama come grande narratore giornalistico oltre che letterario.

La sua giovinezza fu segnata da una formazione letteraria costellata dall'influenza del fantastico e del simbolismo, che si manifestò nelle sue prime pubblicazioni, dove la dimensione surreale e metafisica della realtà era già protagonista.

Nel 1933 pubblicò il suo primo romanzo, Bàrnabo delle montagne, che esprimeva un profondo legame con i paesaggi alpini e una riflessione sul senso del sacrificio e del destino umano. Nel 1935 uscì Il segreto del Bosco Vecchio, che confermò la sua capacità di mescolare realtà e mito in chiave simbolica.

L'opera più nota e celebrata di Buzzati è però Il deserto dei Tartari (1940), romanzo che ha consacrato la sua fama internazionale e che rappresenta il racconto allegorico di un'umanità sospesa nell'attesa, con una prosa che coniuga tensione esistenziale e un'atmosfera di mistero ispirata spesso a Kafka, tanto che fu definito il "Kafka italiano". Questo libro rimane il suo capolavoro più studiato e amato, simbolo della condizione umana contemporanea.

Durante la seconda guerra mondiale, lavorò come inviato di guerra e giornalista, documentando le battaglie e gli eventi, dalla campagna d'Etiopia alle battaglie del Mediterraneo, rischiando la vita in prima persona. Parallelamente, continuò a scrivere racconti e raccolte come I sette messaggeri (1942) e Paura alla Scala (1949).

Negli anni Cinquanta e Sessanta pubblicò libri come Il grande ritratto (1960), Un amore (1963), la raccolta di racconti Sessanta racconti (1958, vincitore del Premio Strega) e Poema a fumetti (1969), che valorizzava anche le sue doti di pittore e disegnatore.

Buzzati rimase legato al contesto della sua terra d'origine e dell'Italia del Novecento ma con uno spirito che trascendeva i confini nazionali. Alla sua scomparsa, lasciò un'eredità letteraria ricca e complessa, che influenzò profondamente la letteratura italiana del Novecento, caratterizzata da un modo unico di fondere realtà e fantasia in un universo narrativo suggestivo e inesauribile.


Frasi di Dino Buzzati

Per ora abbiamo un totale di 3 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.

La solitudine si accresce quante più persone conosciamo.


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