Frasi di Ludovico Ariosto



1/17

Come trovasti o scolorata e brutta
invenzion, mai loco in uman core?
Per te la militar gloria è distrutta,
per te il mestier de l'arme è senza onore; per te è il valore e la virtù ridutta,
che spesso par del buon il rio migliore:
non più l'ardire
per te può in campo al paragon venire.

2/17

S'un medesimo ardor, s'un desir pare
inchina e sforza l'uno e l'altro sesso
a quel suave fin d'amore, che pare
all'ignorante vulgo un grave eccesso;
perché si de' punir donna o biasimare,
che con uno o più d'uno abbia commesso
quel che l'uom fa con quante n'ha appetito,
e lodato ne va, non che impunito?

3/17

Ah sfortunata plebe,
che dove del tiranno utile appare,
sempre è in conto di pecore e di zebe!

4/17

Che non pur per cittadi e per castella,
ma per tuguri ancora e per fenili
spesso si trovan gli uomini gentili.

5/17

Natura il fece e poi ruppe la stampa.

6/17

Chi fa sua vendetta, oltra che offende chi offeso l'ha, da molti si difende.

7/17

Come raccende il gusto il mutar esca,
così mi par che la mia istoria, quanto
or qua ora là più variata sia,
mano a chi l'udirà noiosa fia.

8/17

E più mi piace di posar le poltre
membra, che di vantarle che a gli Sciti
sien state, a gli Indi, a gli Etiopi, et oltre.

9/17

Fu il vincer sempre mai laudabil cosa,
vincasi o per fortuna o per ingegno.

10/17

Mai donne pudiche
non si trovaro, o povere o di conto;
e s'una casta più de l'altre parse,
venìa, perché più accorta era a celarse.

11/17

Che tosto o buona o ria che la fama esce
fuor d'una bocca, in infinito cresce.

12/17

Non fu sì santo né benigno Augusto,
come la tuba di Virgilio suona.
L'aver avuto in poesia buon gusto
la proscrizion iniqua gli perdona.

13/17

Cristo ha lasciato nei precetti suoi:
"non far altrui quel che patir non vuoi."

14/17

Ma fortuna anco più bisogna assai;
che senza, val virtù raro o non mai.

15/17

Quanto più su l'instabil ruota vedi
di Fortuna ire in alto il miser uomo,
tanto più tosto hai da vedergli i piedi
ove ora ha il capo. e far cadendo il tomo.
Così all'incontro, quanto più depresso,
quanto è più l'uom di questa ruota al fondo,
tanto a quel punto più si trova appresso,
c'ha da salir, se de' girarsi in tondo.

16/17

Oh sommo Dio, come i giudicii umani
spesso offuscati son da un nembo oscuro!

17/17

Degli uomini son vari gli appetiti:
a chi piace la chierca, a chi la spada,
a chi la patria, a chi gli strani liti.




Biografia di Ludovico Ariosto