Biografia di Paramahansa Yogananda

Paramahansa Yogananda nacque a Gorakhpur, India il 5 gennaio 1893 e morì a Los Angeles il 7 marzo 1952. Nato Mukunda Lal Ghosh, fu filosofo e mistico.

La famiglia benestante del Bengala subì in pochi anni una tragedia: a 11 anni sua madre morì ed ebbe subito dopo una visione della Divina Madre che gli disse di aver sempre vegliato su di lui. A tale figura rimase sempre legato, per tutta la durata della sua vita.
Divenne discepolo a diciassette anni del grande Swami Sri Yukteswar (a sua volta discepolo di Lahiri Mahasaya), dove rimase per dieci anni nel suo ashram. Nel 1915, dopo la laurea presso l'Università di Calcutta, entrò a far parte dell'ordine monastico del suo maestro, ricevendo il nome di Swami Yogananda. Nel 1920 arrivò a Boston, in qualità di rappresentante per l'India al Congresso internazionale dei leader religiosi, contemporaneamente fondò l'associazione religiosa Self Realization Fellowship, che fu spostata a Los Angeles cinque anni dopo.

Per oltre trent'anni, attraverso viaggi, conferenze e lezioni, presentò al mondo gli insegnamenti dello Yoga e della meditazione: scelse i suoi discepoli seguendo le indicazioni ricevute dalla Divina Madre.

Nel 1935 compì un lungo viaggio tra Europa e Africa per fermarsi poi, oltre un anno, in India, dove il suo maestro Sri Yukteswar gli conferì il titolo di Paramhansa (ovvero cigno supremo).
I suoi insegnamenti sono esposti nel libro Autobiografia di uno yogi e in molti suoi scritti, lezioni, discorsi e commenti, pubblicati in oltre venticinque paesi. Nei suoi ultimi anni di vita smise di viaggiare e si dedicò alla stesura di numerosi libri, per essere sicuro di lasciare insegnamenti a tutta l'umanità.

Entrò in Mahasamadhi (ovvero il trapasso cosciente) improvvisamente il 7 marzo 1952, lasciando sia all'Oriente che all'Occidente la sua eredità di ordine spirituale e morale, testimoniata e diffusa in tutto il mondo.