Biografia di Henny Youngman
Nazione: Regno Unito
Henry Youngman nacque a Londra il 16 marzo 1906 e morì a New York il 24 febbraio 1998. Fu comico e musicista.
Nato in Inghilterra da genitori ebrei russi, migrò negli Stati Uniti con la famiglia quando era ancora bambino. Da giovane lavorò per anni in una tipografia mentre creava delle "comedy cards" con brevi battute. La famiglia lo aveva sempre incoraggiato a studiare il violino e quindi il suo debutto nello show business fu come musicista in una jazz band chiamata Swanee Syncopaters. Durante le pause tra un brano e l'altro, si dilettava a fare battute comiche e un giorno che il cabarettista del locale in cui si stava esibendo non di fece vivo, il titolare gli chiese di prendere il suo posto. Fu così che cominciò la sua carriera di comico. Il famoso Milton Berle, inoltre, venne a conoscenza delle sue "cards", lo sostenne e lo incoraggiò, diventando anche suo amico.
Nel 1937 partecipò ad uno show radiofonico, quello di Kate Smith, allora chiamata The first lady of radio, ed ebbe un grandissimo successo. Durante gli anni '40 provò anche a lavorare nel mondo del cinema, ma non riuscì a trovare molto spazio a Hollywood, per cui tornò ad esibirsi nel circuito nei night club arrivando a fare anche 200 date all'anno.
Se si escludono la settimana dopo la morte della moglie e il suo ultimo mese di vita all'ospedale, lavorò praticamente tutti i giorni per settant'anni.
La sua battuta più famosa, pare sia nata da una banale incomprensione. Una volta portò sua moglie ad una trasmissione in radio e chiese ad un macchinista di accompagnarla a sedersi. La frase Take my wife, please ("Prenda mia moglie, per piacere") fu effettivamente pronunciata, ma scambiata per una battuta e divenne poi il suo cavallo di battaglia. Durante la sua carriera ci fu una inversione di ruoli rispetto agli inizi: mentre nei primi tempi suonava il violino e nelle pause faceva battute, una volta diventato comico, suonava il violino tra una battuta e l'altra. Milton Berle disse di lui: "L'unica cosa più divertente delle sue barzellette è come suona il violino".
Un simpatico aneddoto relativo alla sua vita, riportato dal produttore televisivo Mark Evanier, riguarda il fatto che spesso Youngman si recava in hotel dotati di sala banchetti e cercava una festa, tipicamente un bar mitzvah e si presentava con il violino in mano all'organizzatore dicendo che era stato ingaggiato per un'altra festa nello stesso hotel e che uno dei camerieri gli aveva detto che forse anche loro potevano avvalersi della sua esibizione. Di solito chiedeva tra i 200 e i 500 dollari. In contanti.
Esiste una sua autobiografia intitolata Take my life, please.
Nato in Inghilterra da genitori ebrei russi, migrò negli Stati Uniti con la famiglia quando era ancora bambino. Da giovane lavorò per anni in una tipografia mentre creava delle "comedy cards" con brevi battute. La famiglia lo aveva sempre incoraggiato a studiare il violino e quindi il suo debutto nello show business fu come musicista in una jazz band chiamata Swanee Syncopaters. Durante le pause tra un brano e l'altro, si dilettava a fare battute comiche e un giorno che il cabarettista del locale in cui si stava esibendo non di fece vivo, il titolare gli chiese di prendere il suo posto. Fu così che cominciò la sua carriera di comico. Il famoso Milton Berle, inoltre, venne a conoscenza delle sue "cards", lo sostenne e lo incoraggiò, diventando anche suo amico.
Nel 1937 partecipò ad uno show radiofonico, quello di Kate Smith, allora chiamata The first lady of radio, ed ebbe un grandissimo successo. Durante gli anni '40 provò anche a lavorare nel mondo del cinema, ma non riuscì a trovare molto spazio a Hollywood, per cui tornò ad esibirsi nel circuito nei night club arrivando a fare anche 200 date all'anno.
Se si escludono la settimana dopo la morte della moglie e il suo ultimo mese di vita all'ospedale, lavorò praticamente tutti i giorni per settant'anni.
La sua battuta più famosa, pare sia nata da una banale incomprensione. Una volta portò sua moglie ad una trasmissione in radio e chiese ad un macchinista di accompagnarla a sedersi. La frase Take my wife, please ("Prenda mia moglie, per piacere") fu effettivamente pronunciata, ma scambiata per una battuta e divenne poi il suo cavallo di battaglia. Durante la sua carriera ci fu una inversione di ruoli rispetto agli inizi: mentre nei primi tempi suonava il violino e nelle pause faceva battute, una volta diventato comico, suonava il violino tra una battuta e l'altra. Milton Berle disse di lui: "L'unica cosa più divertente delle sue barzellette è come suona il violino".
Un simpatico aneddoto relativo alla sua vita, riportato dal produttore televisivo Mark Evanier, riguarda il fatto che spesso Youngman si recava in hotel dotati di sala banchetti e cercava una festa, tipicamente un bar mitzvah e si presentava con il violino in mano all'organizzatore dicendo che era stato ingaggiato per un'altra festa nello stesso hotel e che uno dei camerieri gli aveva detto che forse anche loro potevano avvalersi della sua esibizione. Di solito chiedeva tra i 200 e i 500 dollari. In contanti.
Esiste una sua autobiografia intitolata Take my life, please.
Frasi di Henny Youngman
Abbiamo un totale di 6 frasi.
Le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
Leggi le frasi di Henny Youngman
Le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
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I take my wife everywhere, but she keeps finding her way back.
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