Biografia di Ida Vitale
Nazione: Uruguay
Ida Ofelia Vitale Povigna nacque a Montevideo, Uruguay il 2 novembre 1923. É poetessa, traduttrice, docente e critica letteraria.
Di chiare origini italiane da parte di padre, crebbe in una famiglia colta. Lei stessa ricorda che, quando era bambina, ogni giorno arrivavano a casa quattro diversi quotidiani sulle cui pagine culturali erano comprese delle poesie. Iniziò la sua educazione in casa, aiutata da una zia, e successivamente studiò Lettere all'Università dell'Uruguay e collaborò con il settimanale Marcha_EM2__. Fu anche docente e diresse la pagina letteraria del quotidiano Época oltre a collaborare con altre testate. Nel 1974, a causa dell'instaurarsi della dittatura militare, lasciò l'Uruguay per recarsi in Messico.
Ebbe modo di conoscere Octavio Paz, che la introdusse al comitato consultivo della rivista Vuelta. Inoltre fondò il periodico Uno Más Uno e si dedicò anche alla critica letteraria per svariate testate di Uruguay, Colombia e Argentina. Tornò in patria nel 1984, diresse la pagina culturale del settimanale Jaque, ma dopo solo due anni emigrò di nuovo, stavolta negli Stati Uniti, con il secondo marito Enrique Fierro e si stabilì a Austin, in Texas. Ci rimase trent'anni, con qualche sporadico rietro in Uruguay. Nel 2010 le venne conferita la laurea honoris causa dall'Università della Repubblica.
Lasciò definitivamente gli Stati Uniti nel 2016 per tornare nel suo paese. Nel 2018 ricevette il Premio Cervantes dall'Università de Alcalá, in Spagna. L'anno successivo pubblicò le sue memorie Shakespeare Palace. Mosaicos de mi vida en México e fu dichiarata cittadina illustre di Montevideo alla qurantaduesima edizione della fiera internazionale del libro.
A ottobre di quest'anno ha presentato a Madrid il libro Donde vuela el camaleón, un libro de cuentos, fábulas y alegorías, già precedentemente pubblicato in Uruguay ma non in Spagna.
Di chiare origini italiane da parte di padre, crebbe in una famiglia colta. Lei stessa ricorda che, quando era bambina, ogni giorno arrivavano a casa quattro diversi quotidiani sulle cui pagine culturali erano comprese delle poesie. Iniziò la sua educazione in casa, aiutata da una zia, e successivamente studiò Lettere all'Università dell'Uruguay e collaborò con il settimanale Marcha_EM2__. Fu anche docente e diresse la pagina letteraria del quotidiano Época oltre a collaborare con altre testate. Nel 1974, a causa dell'instaurarsi della dittatura militare, lasciò l'Uruguay per recarsi in Messico.
Ebbe modo di conoscere Octavio Paz, che la introdusse al comitato consultivo della rivista Vuelta. Inoltre fondò il periodico Uno Más Uno e si dedicò anche alla critica letteraria per svariate testate di Uruguay, Colombia e Argentina. Tornò in patria nel 1984, diresse la pagina culturale del settimanale Jaque, ma dopo solo due anni emigrò di nuovo, stavolta negli Stati Uniti, con il secondo marito Enrique Fierro e si stabilì a Austin, in Texas. Ci rimase trent'anni, con qualche sporadico rietro in Uruguay. Nel 2010 le venne conferita la laurea honoris causa dall'Università della Repubblica.
Lasciò definitivamente gli Stati Uniti nel 2016 per tornare nel suo paese. Nel 2018 ricevette il Premio Cervantes dall'Università de Alcalá, in Spagna. L'anno successivo pubblicò le sue memorie Shakespeare Palace. Mosaicos de mi vida en México e fu dichiarata cittadina illustre di Montevideo alla qurantaduesima edizione della fiera internazionale del libro.
A ottobre di quest'anno ha presentato a Madrid il libro Donde vuela el camaleón, un libro de cuentos, fábulas y alegorías, già precedentemente pubblicato in Uruguay ma non in Spagna.
Frasi di Ida Vitale
Abbiamo un totale di 6 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
Leggi le frasi di Ida Vitale
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
E hanno la loro estate le parole,
il loro inverno, e tempi in sospensione...
Navigano fra le nebbie,
s'aggirano lentissime,
van come topi, cieche, nell'attesa.
Sorelle, nostre tristi.
il loro inverno, e tempi in sospensione...
Navigano fra le nebbie,
s'aggirano lentissime,
van come topi, cieche, nell'attesa.
Sorelle, nostre tristi.
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