Frasi di Giuseppe Ungaretti



1/16

M'illumino d'immenso.

2/16

È sopravvivere alla morte, vivere?

3/16

La parola è impotente, la parola non riuscirà mai a dare il segreto che è in noi, mai. Lo avvicina.

4/16

Ora sono vecchio e non rispetto più che le leggi della vecchiaia, che purtroppo sono le leggi della morte.

5/16

Tutti gli uomini sono, in un certo senso, in contrasto con la natura.

6/16

L'atto di civiltà è un atto di prepotenza umana sulla natura; è un atto contronatura.

7/16

Io personalmente sono un uomo, sono un poeta, quindi incomincio a trasgredire tutte le leggi facendo della poesia.

8/16

Poesia
è il mondo l'umanità la propria vita
fioriti dalla parola
la limpida meraviglia
di un delirante fermento.

9/16

Sono un poeta
un grido unanime
sono un grumo di sogni.

10/16

Il vero poeta anela a chiarezza. Egli ha coscienza che la parola è difficile, ma, e se ne dispera, la rende fatalmente più oscura, più intrappolata nei significati che, cercando di nudarla e di coprirla di luce, le moltiplica.

11/16

Il ricordare è di vecchiaia il segno.

12/16

La carità feroce del ricordo.

13/16

Non mi lasciare, resta, sofferenza!

14/16

La verità, per crescita di buio
più a volarle vicino s'alza l'uomo,
si va facendo la frattura fonda.

15/16

Non mi rimane che rassegnarmi a morire.
Alleverò dunque tranquillamente una prole.

16/16

Corruzione che s'adorna di illusioni.




Biografia di Giuseppe Ungaretti