Biografia di William Thackeray
Nazione: Regno Unito
William Makepeace Thackeray nacque a Calcutta, India il 18 luglio 1811 e morì a Londra il 24 dicembre 1863. Fu uno scrittore.
Suo padre, era un funzionario dell'amministrazione coloniale, ma morì quando William aveva solo quattro anni. Dopo questo evento, lui e la sua famiglia si trasferirono in Inghilterra, dove crebbe in un contesto di instabilità economica.
Thackeray studiò in diverse scuole e nel 1828 si iscrisse al Trinity College di Cambridge. Tuttavia, abbandonò gli studi nel 1830 senza conseguire la laurea. Durante questo periodo, viaggiò in Europa e si dedicò all'arte, considerando di intraprendere la carriera di pittore. Nel 1836 sposò Isabella Shawe, ma la loro vita coniugale fu segnata da difficoltà economiche e dalla malattia mentale della moglie.
La carriera di Thackeray come scrittore iniziò con la pubblicazione di opere satiriche sotto vari pseudonimi, come Charles James Yellowplush. La sua prima opera significativa fu The Yellowplush papers, pubblicata nel 1837. Tuttavia, il suo vero successo arrivò con il romanzo Vanity fair (1847-1848), una satira della società britannica che lo rese celebre. Questo romanzo presenta personaggi memorabili come Becky Sharp, una giovane ambiziosa che cerca di scalare le gerarchie sociali.
Thackeray scrisse anche opere come The luck of Barry Lyndon (1844), che esplora le avventure di un giovane reietto che tenta di migliorare la propria posizione sociale. Altre opere importanti includono Pendennis (1848-1850) e The history of Henry Esmond (1852), quest'ultimo ambientato nel XVIII secolo e caratterizzato da una narrazione storica.
Thackeray ebbe rapporti significativi con altri scrittori dell'epoca, tra cui Charles Dickens, con il quale condivise una rivalità amichevole. Entrambi erano figure prominenti della letteratura vittoriana e si influenzarono reciprocamente; tuttavia, la loro relazione si deteriorò a causa di divergenze personali e professionali, culminando nel famoso "Garrick Club Affair" del 1858.
Thackeray fu anche attivo nel panorama culturale dell'epoca, tenendo conferenze su autori umoristici del XVIII secolo e sui primi monarchi della dinastia Hannover. Le sue lezioni furono pubblicate in opere come The English humorists of the eighteenth century (1852) e The four Georges (1860).
Nel 1860, Thackeray divenne editore del Cornhill Magazine, ma non si sentì mai completamente a suo agio nel ruolo. La sua salute iniziò a deteriorarsi a causa di uno stile di vita poco salutare, caratterizzato da eccessi alimentari e alcolici. Morì la vigilia di Natale del 1863: il suo funerale attirò circa settemila persone, segno della sua influenza e popolarità.
Suo padre, era un funzionario dell'amministrazione coloniale, ma morì quando William aveva solo quattro anni. Dopo questo evento, lui e la sua famiglia si trasferirono in Inghilterra, dove crebbe in un contesto di instabilità economica.
Thackeray studiò in diverse scuole e nel 1828 si iscrisse al Trinity College di Cambridge. Tuttavia, abbandonò gli studi nel 1830 senza conseguire la laurea. Durante questo periodo, viaggiò in Europa e si dedicò all'arte, considerando di intraprendere la carriera di pittore. Nel 1836 sposò Isabella Shawe, ma la loro vita coniugale fu segnata da difficoltà economiche e dalla malattia mentale della moglie.
La carriera di Thackeray come scrittore iniziò con la pubblicazione di opere satiriche sotto vari pseudonimi, come Charles James Yellowplush. La sua prima opera significativa fu The Yellowplush papers, pubblicata nel 1837. Tuttavia, il suo vero successo arrivò con il romanzo Vanity fair (1847-1848), una satira della società britannica che lo rese celebre. Questo romanzo presenta personaggi memorabili come Becky Sharp, una giovane ambiziosa che cerca di scalare le gerarchie sociali.
Thackeray scrisse anche opere come The luck of Barry Lyndon (1844), che esplora le avventure di un giovane reietto che tenta di migliorare la propria posizione sociale. Altre opere importanti includono Pendennis (1848-1850) e The history of Henry Esmond (1852), quest'ultimo ambientato nel XVIII secolo e caratterizzato da una narrazione storica.
Thackeray ebbe rapporti significativi con altri scrittori dell'epoca, tra cui Charles Dickens, con il quale condivise una rivalità amichevole. Entrambi erano figure prominenti della letteratura vittoriana e si influenzarono reciprocamente; tuttavia, la loro relazione si deteriorò a causa di divergenze personali e professionali, culminando nel famoso "Garrick Club Affair" del 1858.
Thackeray fu anche attivo nel panorama culturale dell'epoca, tenendo conferenze su autori umoristici del XVIII secolo e sui primi monarchi della dinastia Hannover. Le sue lezioni furono pubblicate in opere come The English humorists of the eighteenth century (1852) e The four Georges (1860).
Nel 1860, Thackeray divenne editore del Cornhill Magazine, ma non si sentì mai completamente a suo agio nel ruolo. La sua salute iniziò a deteriorarsi a causa di uno stile di vita poco salutare, caratterizzato da eccessi alimentari e alcolici. Morì la vigilia di Natale del 1863: il suo funerale attirò circa settemila persone, segno della sua influenza e popolarità.
Frasi di William Thackeray
Abbiamo un totale di 9 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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Il pigro senza ambizione si rifiuta interamente alla lotta e decreta a se stesso il nome di filosofo.
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