Biografia di Kurt Tucholsky

Kurt Tucholsky
Nazione: Germania    
Kurt Tucholsky nacque a Berlino il 9 gennaio 1890 e morì a Göteborg, Svezia il 21 dicembre 1935. Fu scrittore, poeta e giornalista.

Nacque in una famiglia ebraica di origine polacca e a tre anni, per motivi lavorativi del padre che era direttore di banca, si trasferì in Pomerania (attualmente in Polonia). Frequentò prima il Collège-Francais e poi il Königliches Wilhelm Gymnasium e già a 17 anni scrisse i suoi primi testi satirici. Si iscrisse anche alla facoltà di giurisprudenza, spinto dalla volontà della famiglia, ma nel frattempo scriveva per il giornale del partito socialdemocratico, per una rivista d'arte e diverse altre testate. Nel 1911, durante un viaggio a Praga, tramite l'amico Max Brod, scrittore ebreo, ebbe modo di conoscere Franz Kafka.

L'anno successivo, scrisse Il castello di Rheinsberg. Libro illustrato per innamorati, con illustrazioni dell'amico Kurt Szafranski col quale aveva condiviso il viaggio a Praga l'anno prima. Il libro divenne un bestseller.
Nel 1915 riuscì a laurearsi per poi venire arruolato e combattere durante la Prima Guerra Mondiale. Dopo il conflitto divenne direttore di Ulk, l'inserto settimanale del Berliner Tageblatt sul quale aveva già pubblicato testi satirici in precedenza.

Nei pamphlet intitolati Militaria, pubblicati appena dopo la nascita della Repubblica di Weimar, accusò il sistema militare tedesco e gli orrori della guerra. Dopo il 1923 si trasferì a Parigi come inviato delle varie testate per cui scriveva, divenendo nel contempo sempre più pacifista e preoccupato dell'ascesa delle destre in Germania.

Sulla rivista Weltbühne, tra il 1924 e il 1930, comparvero 16 racconti in cui compare il suo personaggio più famoso, il "signor Wendriner". Ma fu nel 1929 che vide la luce la sua opera più controversa, quella che lo costrinse infine a scappare in Svezia: Deutschland, Deutschland über alles.. In essa venivano fortemente criticati la società tedesca, il suo esercito e la dilagante corruzione. A partire dal 1933 gli venne revocata la cittadinanza tedesca e divenne quindi esiliato politico. Nel frattempo la sua fama crebbe enormemente, ma questo non impedì al regime nazista di perseguire la rivista Weltbühne e il suo nuovo direttore, l'amico Carl von Ossietzky (premio Nobel per la pace nel 1935). Vedendo disgregarsi tutto ciò che aveva creato con le sue opere e il suo impegno politico, probabilmente andò un po' fuori di testa, fino a suicidarsi con una overdose di sonniferi.


Frasi di Kurt Tucholsky

Abbiamo un totale di 7 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.

Ci han fatto nascere, credo, fuori posto.
Ora per colpa dell'epoca e del luogo
tutti sperduti e tremanti ce ne stiamo,
maledicendo la nostra solitudine.


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