Frasi di Giuseppe Tomasi di Lampedusa



1/11

L'amore. Certo, l'amore. Fuoco e fiamme per un anno, cenere per trenta.

2/11

Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi.

3/11

Finché c'è morte c'è speranza,

4/11

Se la Sicilia è ancora come ai tempi miei, immagino che non vi succede mai niente di buono, come da tremila anni.

5/11

Perché a tutti succede così: si muore con una maschera sul volto.

6/11

In Sicilia non importa far male o far bene: il peccato che noi siciliani non perdoniamo mai è semplicemente quello di 'fare'.

7/11

Gente per la quale obbedire, imitare e soprattutto non far pena a chi stimano di levatura sociale superiore alla loro, è legge suprema di vita: lo snob, infatti, è il contrario dell'invidioso.

8/11

Uomo non mediocre com'era, trasferiva subito le proprie pene effimere nel mondo durevole della storia.

9/11

Morfina, questo rozzo sostituto chimico dello stoicismo antico, della rassegnazione cristiana.

10/11

Si ricordò di ciò che diceva don Fabrizio: ogni volta che s'incontra un parente, s'incontra una spina.

11/11

Don Ciccio tuonava ancora: "Per voi, signori, è un'altra cosa. Si può essere ingrati per un feudo in più, per un pezzo di pane la riconoscenza è un obbligo".




Biografia di Giuseppe Tomasi di Lampedusa