Biografia di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Nazione: Italia
Giuseppe Tomasi di Lampedusa nacque a Palermo il 23 dicembre 1896 e morì a Roma il 23 luglio 1957. Fu nobile e scrittore.
Nato nell'aristocrazia siciliana da Giulio Maria Tomasi e Beatrice Mastrogiovanni Tasca di Cutò, rimase figlio unico dopo la morte della sorella maggiore Stefania. Studiò in casa con una tutrice privata e le figure materne della sua infanzia influirono sull'amore per la letteratura.
Cresciuto, prestò servizio come ufficiale di artiglieria durante la prima guerra mondiale. Dopo la cattura e la prigionia in Ungheria, fuggì e tornò in Italia a piedi. Dopo che un esaurimento nervoso gli precluse la carriera diplomatica alla quale aveva aspirato, si dedicò a un'intensa vita privata di attività intellettuale, leggendo in diverse lingue, discutendo di letteratura con un piccolo gruppo di amici e scrivendo per proprio divertimento.
Nel 1955 iniziò a scrivere il romanzo Il Gattopardo che, sebbene rifiutato dagli editori durante la sua vita, gli portò il plauso mondiale con la sua pubblicazione postuma. Il romanzo è uno studio psicologico su Don Fabrizio, principe di Salina (soprannominato appunto il Gattopardo, dal suo stemma di famiglia), che assiste con distacco al passaggio del potere in Sicilia dall'antica aristocrazia borbonica al nuovo Regno d'Italia e all'avaro, spregiudicato borghesia liberale negli anni Sessanta dell'Ottocento. Il nipote di don Fabrizio, invece, partecipa opportunisticamente alla rivoluzione e sposa la nuova classe.
Pur aderendo al punto di vista conservatore del Don, il romanzo si sviluppa in una serie di avvincenti scene drammatiche, accompagnate dalla ricchezza dello stile letterario.
Il personaggio di Don Fabrizio è uno dei più eclatanti della letteratura italiana del Novecento e il libro, nonostante le polemiche ideologiche che ha suscitato, è ampiamente riconosciuto come un capolavoro. Racconti (1961), pubblicato postumo, include il primo capitolo di un romanzo incompiuto e un breve libro di memorie. È stato tradotto in inglese in parte come Two Stories and a Memory (1962). La Sirena, e Opere (1995) corregge e amplia il materiale pubblicato in Two Stories and a Memory e include anche diversi suoi saggi sulla letteratura.
Nel 1957 gli fu diagnosticato un tumore polmonare; morì il 23 luglio, dopo aver adottato come erede l'allievo e lontano cugino Gioacchino Lanza di Assaro. Nel 1958 Elena Croce fece pubblicare il suo romanzo che vinse il Premio Strega l'anno successivo.
Nato nell'aristocrazia siciliana da Giulio Maria Tomasi e Beatrice Mastrogiovanni Tasca di Cutò, rimase figlio unico dopo la morte della sorella maggiore Stefania. Studiò in casa con una tutrice privata e le figure materne della sua infanzia influirono sull'amore per la letteratura.
Cresciuto, prestò servizio come ufficiale di artiglieria durante la prima guerra mondiale. Dopo la cattura e la prigionia in Ungheria, fuggì e tornò in Italia a piedi. Dopo che un esaurimento nervoso gli precluse la carriera diplomatica alla quale aveva aspirato, si dedicò a un'intensa vita privata di attività intellettuale, leggendo in diverse lingue, discutendo di letteratura con un piccolo gruppo di amici e scrivendo per proprio divertimento.
Nel 1955 iniziò a scrivere il romanzo Il Gattopardo che, sebbene rifiutato dagli editori durante la sua vita, gli portò il plauso mondiale con la sua pubblicazione postuma. Il romanzo è uno studio psicologico su Don Fabrizio, principe di Salina (soprannominato appunto il Gattopardo, dal suo stemma di famiglia), che assiste con distacco al passaggio del potere in Sicilia dall'antica aristocrazia borbonica al nuovo Regno d'Italia e all'avaro, spregiudicato borghesia liberale negli anni Sessanta dell'Ottocento. Il nipote di don Fabrizio, invece, partecipa opportunisticamente alla rivoluzione e sposa la nuova classe.
Pur aderendo al punto di vista conservatore del Don, il romanzo si sviluppa in una serie di avvincenti scene drammatiche, accompagnate dalla ricchezza dello stile letterario.
Il personaggio di Don Fabrizio è uno dei più eclatanti della letteratura italiana del Novecento e il libro, nonostante le polemiche ideologiche che ha suscitato, è ampiamente riconosciuto come un capolavoro. Racconti (1961), pubblicato postumo, include il primo capitolo di un romanzo incompiuto e un breve libro di memorie. È stato tradotto in inglese in parte come Two Stories and a Memory (1962). La Sirena, e Opere (1995) corregge e amplia il materiale pubblicato in Two Stories and a Memory e include anche diversi suoi saggi sulla letteratura.
Nel 1957 gli fu diagnosticato un tumore polmonare; morì il 23 luglio, dopo aver adottato come erede l'allievo e lontano cugino Gioacchino Lanza di Assaro. Nel 1958 Elena Croce fece pubblicare il suo romanzo che vinse il Premio Strega l'anno successivo.
Frasi di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Abbiamo un totale di 6 frasi.
Le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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L'amore. Certo, l'amore. Fuoco e fiamme per un anno, cenere per trenta.
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