Biografia di D'Arcy Thompson
Nazione: Regno Unito
Sir D'Arcy Wentworth Thompson acque il 2 maggio 1860 a Edimburgo e morì il 21 giugno 1948 a Saint Andrews. Fu biologo, matematico e studioso di classici.
Suo padre era il maestro classico dell'Accademia di Edimburgo e riuscì a instillare Thompson con l'amore per le opere e le lingue classiche. Frequentò l'Università di Edimburgo e l'Università di Cambridge dove studiò Scienze Naturali.
Si trasferì a un ruolo di professore presso l'University College Dundee (entrata a far parte dell'Università di St Andrews nel 1897). Ottenne la cattedra di Storia Naturale a St. Andrews dove rimase per 31 anni.
L'opera più famosa, On Growth and Form, agì come intersezione dei suoi vasti interessi nei campi della zoologia, della matematica e della fisica in cui teorizzò che le forme di tutti gli esseri viventi fossero influenzate dal mondo naturale e dovevano conformarsi alle leggi della fisica. Ipotizzò che fattori come la gravità, la tensione superficiale e la scala hanno influenzato le caratteristiche fisiche degli esseri viventi e che questi effetti potrebbero essere compresi attraverso equazioni matematiche. Affrontò tutto, dalla comparsa di sequenze matematiche nella crescita delle piante, alla forma delle uova e alle spirali logaritmiche dei gusci di molluschi. I questo modo rivoluzionò il campo della biologia legandolo al campo della fisica.
Fu anche un abile studioso di classici, ereditandone l'amore dal padre: il suo più grande successo è senza dubbio la sua traduzione annotata della Storia degli animali di Aristotele.
Ottenne premi come la medaglia Darwin, la medaglia Linnean e un cavalierato. Fu molto considerato dagli studenti lo visitarono nella sua casa al 44 di South Street sostenendo discussioni memorabili nei suoi ultimi anni di vita.
Morì nella sua casa di St Andrews dopo essere tornato a casa dall'India nel 1948, all'età di 87 anni, dopo aver partecipato al Congresso della Scienza a Delhi: subì un crollo della salute, da cui non si riprese completamente. È sepolto nel cimitero di Dean nella parte occidentale di Edimburgo.
Suo padre era il maestro classico dell'Accademia di Edimburgo e riuscì a instillare Thompson con l'amore per le opere e le lingue classiche. Frequentò l'Università di Edimburgo e l'Università di Cambridge dove studiò Scienze Naturali.
Si trasferì a un ruolo di professore presso l'University College Dundee (entrata a far parte dell'Università di St Andrews nel 1897). Ottenne la cattedra di Storia Naturale a St. Andrews dove rimase per 31 anni.
L'opera più famosa, On Growth and Form, agì come intersezione dei suoi vasti interessi nei campi della zoologia, della matematica e della fisica in cui teorizzò che le forme di tutti gli esseri viventi fossero influenzate dal mondo naturale e dovevano conformarsi alle leggi della fisica. Ipotizzò che fattori come la gravità, la tensione superficiale e la scala hanno influenzato le caratteristiche fisiche degli esseri viventi e che questi effetti potrebbero essere compresi attraverso equazioni matematiche. Affrontò tutto, dalla comparsa di sequenze matematiche nella crescita delle piante, alla forma delle uova e alle spirali logaritmiche dei gusci di molluschi. I questo modo rivoluzionò il campo della biologia legandolo al campo della fisica.
Fu anche un abile studioso di classici, ereditandone l'amore dal padre: il suo più grande successo è senza dubbio la sua traduzione annotata della Storia degli animali di Aristotele.
Ottenne premi come la medaglia Darwin, la medaglia Linnean e un cavalierato. Fu molto considerato dagli studenti lo visitarono nella sua casa al 44 di South Street sostenendo discussioni memorabili nei suoi ultimi anni di vita.
Morì nella sua casa di St Andrews dopo essere tornato a casa dall'India nel 1948, all'età di 87 anni, dopo aver partecipato al Congresso della Scienza a Delhi: subì un crollo della salute, da cui non si riprese completamente. È sepolto nel cimitero di Dean nella parte occidentale di Edimburgo.
Frasi di D'Arcy Thompson
Abbiamo un totale di 20 frasi.
Le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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Più che il lavoro che abbiamo già completato, ci stanca il lavoro che ci rimane da fare.
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