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Il destino degli individui è molto più oscuro di quello dei popoli.
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Il regime che una rivoluzione distrugge è quasi sempre migliore di quello che lo aveva immediatamente preceduto, e l'esperienza insegna che il momento più pericoloso per un cattivo governo è quello in cui comincia a riformarsi.
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Ci sono sulla terra due grandi popoli che, partiti da punti diversi, sembrano avanzare verso la stessa meta: i russi e gli anglo-americani.
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Le grandi rivoluzioni riuscite, facendo scomparire le cause che le avevano prodotte, diventano così incomprensibili a causa del loro stesso successo.
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Ai miei occhi le società umane, come gli individui, diventano qualcosa solo grazie alla libertà.
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La democrazia mira all'uguaglianza nella libertà. Il socialismo desidera l'uguaglianza nel vincolo e nella servitù.
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La storia è una galleria di quadri dove ci sono pochi originali e molte copie.
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Non v'è nulla di così irresistibile come un potere tirannico che comanda in nome del popolo.
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Il gusto del lusso, l'amore della guerra, l'impero della moda, le passioni più superficiali del cuore umano come le più profonde, sembrano lavorare a impoverire i ricchi e ad arricchire i poveri.
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Considero l'Islam una forma di decadenza anziché una forma di progresso.
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L'Islam è la causa principale della decadenza oggi così evidente nel mondo musulmano e, benché sia meno assurdo del politeismo degli antichi, le sue tendenze sociali e politiche sono secondo me più pericolose.