Biografia di Luigi Settembrini
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Nazione: Italia
Luigi Settembrini nacque a Napoli il 17 aprile 1813 e morì sempre a Napoli il 4 novembre 1876. Fu scrittore e patriota.
Figlio di Raffaele Settembrini, avvocato che aveva partecipato alla Guardia Nazionale nel 1799, e di Francesca Vitale, intraprese inizialmente gli studi giuridici ma si dedicò successivamente agli studi letterari sotto la guida di Basilio Puoti.
Nel 1835 vinse il concorso per la cattedra di eloquenza al liceo di Catanzaro dove si trasferì dopo aver sposato Luigia Faucitano. Qui fondò una setta segreta chiamata "Figliuoli della Giovine Italia" con Benedetto Musolino. Tuttavia, venne arrestato nel maggio del 1839 per le sue attività politiche e trattenuto in carcere fino all'ottobre del 1842 nonostante fosse stato assolto grazie alla sua abile difesa.
Dopo aver perso la cattedra a Catanzaro, Settembrini visse modestamente dando lezioni private. Continuò a essere coinvolto nella politica liberale e nel 1847 scrisse anonimamente La protesta del popolo delle Due Sicilie, un violento atto d'accusa contro il governo borbonico che divenne molto popolare. Costretto all'esilio a Malta su una nave britannica nel gennaio del 1848, tornò a Napoli quando venne concessa la costituzione lo stesso anno.
Partecipò alla fondazione della società segreta "Unità italiana" insieme ad altri patrioti come Silvio Spaventa e Filippo Agresti. Tuttavia, con la restaurazione borbonica fu nuovamente arrestato nel giugno del 1849; condannato a morte due anni dopo insieme ad altri due compagni politici (la pena fu poi commutata in ergastolo), rimase prigioniero fino al suo esilio negli Stati Uniti passando per l'Irlanda nell'aprile del 1860.
Con l'unificazione dell'Italia nel settembre dello stesso anno tornò definitivamente a Napoli dove divenne ispettore generale degli Studi durante la luogotenenza garibaldina fino al marzo del '61. Successivamente insegnò letteratura italiana presso l'Università di Bologna (1860) e poi all'Università di Napoli dal '61 fino alla morte.
Nel corso della sua carriera accademica pubblicò opere significative come Lezioni di letteratura italiana (tre volumi tra il '66 e il '72) ed effettuò una traduzione integrale delle opere di Luciano da Samosata.
Settembrini è anche noto per le sue memorie autobiografiche intitolate Ricordanze della mia vita, pubblicate postume con prefazione da Francesco De Sanctis nel 1879. Fu nominato senatore nel 1873, continuando così ad impegnarsi sia nella vita culturale che in quella politica dell'Italia appena unificata.
Figlio di Raffaele Settembrini, avvocato che aveva partecipato alla Guardia Nazionale nel 1799, e di Francesca Vitale, intraprese inizialmente gli studi giuridici ma si dedicò successivamente agli studi letterari sotto la guida di Basilio Puoti.
Nel 1835 vinse il concorso per la cattedra di eloquenza al liceo di Catanzaro dove si trasferì dopo aver sposato Luigia Faucitano. Qui fondò una setta segreta chiamata "Figliuoli della Giovine Italia" con Benedetto Musolino. Tuttavia, venne arrestato nel maggio del 1839 per le sue attività politiche e trattenuto in carcere fino all'ottobre del 1842 nonostante fosse stato assolto grazie alla sua abile difesa.
Dopo aver perso la cattedra a Catanzaro, Settembrini visse modestamente dando lezioni private. Continuò a essere coinvolto nella politica liberale e nel 1847 scrisse anonimamente La protesta del popolo delle Due Sicilie, un violento atto d'accusa contro il governo borbonico che divenne molto popolare. Costretto all'esilio a Malta su una nave britannica nel gennaio del 1848, tornò a Napoli quando venne concessa la costituzione lo stesso anno.
Partecipò alla fondazione della società segreta "Unità italiana" insieme ad altri patrioti come Silvio Spaventa e Filippo Agresti. Tuttavia, con la restaurazione borbonica fu nuovamente arrestato nel giugno del 1849; condannato a morte due anni dopo insieme ad altri due compagni politici (la pena fu poi commutata in ergastolo), rimase prigioniero fino al suo esilio negli Stati Uniti passando per l'Irlanda nell'aprile del 1860.
Con l'unificazione dell'Italia nel settembre dello stesso anno tornò definitivamente a Napoli dove divenne ispettore generale degli Studi durante la luogotenenza garibaldina fino al marzo del '61. Successivamente insegnò letteratura italiana presso l'Università di Bologna (1860) e poi all'Università di Napoli dal '61 fino alla morte.
Nel corso della sua carriera accademica pubblicò opere significative come Lezioni di letteratura italiana (tre volumi tra il '66 e il '72) ed effettuò una traduzione integrale delle opere di Luciano da Samosata.
Settembrini è anche noto per le sue memorie autobiografiche intitolate Ricordanze della mia vita, pubblicate postume con prefazione da Francesco De Sanctis nel 1879. Fu nominato senatore nel 1873, continuando così ad impegnarsi sia nella vita culturale che in quella politica dell'Italia appena unificata.
Frasi di Luigi Settembrini
Abbiamo un totale di 7 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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Il mondo stima poco quello che paga poco.
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