Frasi di Jean-Paul Sartre



1/45

Ogni parola ha delle conseguenze.
Ogni silenzio anche.

2/45

L'inferno sono gli altri.

3/45

L'enfer, c'est les autres.

4/45

Non facciamo quello che vogliamo e tuttavia siamo responsabili di quel che siamo.

5/45

L'uomo è condannato ad essere libero.

6/45

Ciò che non è assolutamente possibile è non scegliere.

7/45

La separazione tra teoria e pratica ebbe come risultato di trasformare questa in un empirismo senza principi e quella in un sapere puro e cristallizato.

8/45

La mia testa è un sabba e tu ne sei tutte le streghe.

9/45

Mediante la rivelazione del mio essere-come-oggetto per l'Altro comprendo il suo essere-come-soggetto.

10/45

Ogni esistente nasce senza ragione, si protrae per debolezza e muore per combinazione.

11/45

Come tutti i sognatori, ho confuso il disincanto con la verità.

12/45

Non voglio essere letto perché Nobel, ma solo se il mio lavoro lo merita.

13/45

Il mondo è iniquità; se lo accetti sei complice, se lo cambi sei carnefice.

14/45

Le monde est iniquité; si tu l'acceptes tu es complice, si tu le changes, tu es bourreau.

15/45

Non ci sono bambini "innocenti".

16/45

All'inizio, l'uomo esiste, si alza e compare sulla scena, solo in seguito definisce se stesso.

17/45

Qualche ora o qualche anno di attesa della morte è lo stesso, quando si è perduta l'illusione di essere eterno.

18/45

Gli uomini, bisogna vederli dall'alto.

19/45

Per ottenere una verità qualunque sul mio conto, bisogna che la ricavi tramite l'altro. L'altro è indispensabile alla mia esistenza, così come alla conoscenza che io ho di me.

20/45

Alle tre del pomeriggio è sempre troppo presto o troppo tardi per qualsiasi cosa tu voglia fare.

21/45

Passando di fallimento in fallimento, si raggiunge il progresso.

22/45

A che serve arrotare un coltello tutti i giorni se non lo si usa mai per tagliare?

23/45

Non credo che la felicità esista; credo che esista soltanto la gioia.

24/45

L'uomo è una passione inutile.

25/45

Io vedo l'avvenire. È là, posato sulla strada, appena un po' più pallido del presente.

26/45

Il lavoro migliore non è quello che ti costerà di più, ma quello che ti riuscirà meglio.

27/45

Quando i ricchi si fanno la guerra, sono i poveri a morire.

28/45

Per quanto riguarda gli uomini, non sono interessato a ciò che essi sono, ma a quel che possono diventare.

29/45

Quando Dio tace, gli si può far dire quello che si vuole.

30/45

Il mio peccato originale è l'esistenza dell'altro.

31/45

Siamo importanti solo nelle nostre decisioni.

32/45

L'esistenza precede l'essenza.

33/45

L'eleganza è quella qualità del comportamento che trasforma la massima qualità dell'essere in apparire.

34/45

Io non so approfittare dell'occasione: vado a caso, vuoto e calmo, sotto un cielo inutilizzato.

35/45

La società rispettabile credeva in Dio per evitare di doverne parlare.

36/45

Ci sono due specie di poveri, quelli che sono poveri insieme e quelli che son poveri da soli. I primi sono veri, gli altri sono soltanto dei ricchi che non hanno avuto fortuna.

37/45

Il più vile degli assassini è quello che ha dei rimorsi.

38/45

La pace non è né democratica né nazista: è la pace.

39/45

Quanto più assurda è la vita, tanto più insopportabile la morte.

40/45

Una vittoria descritta nei particolari, non si sa più che cosa la distingue da una sconfitta.

41/45

Non si fa quello che si vuole e tuttavia si è responsabili di quello che si è.

42/45

Si è sempre responsabili di quello che non si è saputo evitare.

43/45

Diffido dell'incomunicabile; è la radice d'ogni violenza.

44/45

Niente ci garantisce che la letteratura sia immortale. Il mondo può benissimo fare a meno della letteratura. Ma ancor meglio può fare a meno dell'uomo.

45/45

Il male è la sostituzione sistematica dell'astratto al concreto.




Biografia di Jean-Paul Sartre