Frasi di Jean-Paul Sartre



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Ogni parola ha delle conseguenze.
Ogni silenzio anche.

2/41

L'inferno sono gli altri.

3/41

L'enfer, c'est les autres.

4/41

Non facciamo quello che vogliamo e tuttavia siamo responsabili di quel che siamo.

5/41

L'uomo è condannato ad essere libero.

6/41

Ciò che non è assolutamente possibile è non scegliere.

7/41

La separazione tra teoria e pratica ebbe come risultato di trasformare questa in un empirismo senza principi e quella in un sapere puro e cristallizato.

8/41

La mia testa è un sabba e tu ne sei tutte le streghe.

9/41

Mediante la rivelazione del mio essere-come-oggetto per l'Altro comprendo il suo essere-come-soggetto.

10/41

Ogni esistente nasce senza ragione, si protrae per debolezza e muore per combinazione.

11/41

Come tutti i sognatori, ho confuso il disincanto con la verità.

12/41

Non voglio essere letto perché Nobel, ma solo se il mio lavoro lo merita.

13/41

Il mondo è iniquità; se lo accetti sei complice, se lo cambi sei carnefice.

14/41

Le monde est iniquité; si tu l'acceptes tu es complice, si tu le changes, tu es bourreau.

15/41

Non ci sono bambini "innocenti".

16/41

All'inizio, l'uomo esiste, si alza e compare sulla scena, solo in seguito definisce se stesso.

17/41

Qualche ora o qualche anno di attesa della morte è lo stesso, quando si è perduta l'illusione di essere eterno.

18/41

Gli uomini, bisogna vederli dall'alto.

19/41

Per ottenere una verità qualunque sul mio conto, bisogna che la ricavi tramite l'altro. L'altro è indispensabile alla mia esistenza, così come alla conoscenza che io ho di me.

20/41

Alle tre del pomeriggio è sempre troppo presto o troppo tardi per qualsiasi cosa tu voglia fare.

21/41

Passando di fallimento in fallimento, si raggiunge il progresso.

22/41

A che serve arrotare un coltello tutti i giorni se non lo si usa mai per tagliare?

23/41

Non credo che la felicità esista; credo che esista soltanto la gioia.

24/41

L'uomo è una passione inutile.

25/41

Io vedo l'avvenire. È là, posato sulla strada, appena un po' più pallido del presente.

26/41

Il lavoro migliore non è quello che ti costerà di più, ma quello che ti riuscirà meglio.

27/41

Quando i ricchi si fanno la guerra, sono i poveri a morire.

28/41

Per quanto riguarda gli uomini, non sono interessato a ciò che essi sono, ma a quel che possono diventare.

29/41

Quando Dio tace, gli si può far dire quello che si vuole.

30/41

Il mio peccato originale è l'esistenza dell'altro.

31/41

Siamo importanti solo nelle nostre decisioni.

32/41

L'esistenza precede l'essenza.

33/41

L'eleganza è quella qualità del comportamento che trasforma la massima qualità dell'essere in apparire.

34/41

Io non so approfittare dell'occasione: vado a caso, vuoto e calmo, sotto un cielo inutilizzato.

35/41

La società rispettabile credeva in Dio per evitare di doverne parlare.

36/41

Ci sono due specie di poveri, quelli che sono poveri insieme e quelli che son poveri da soli. I primi sono veri, gli altri sono soltanto dei ricchi che non hanno avuto fortuna.

37/41

Il più vile degli assassini è quello che ha dei rimorsi.

38/41

La pace non è né democratica né nazista: è la pace.

39/41

Quanto più assurda è la vita, tanto più insopportabile la morte.

40/41

Una vittoria descritta nei particolari, non si sa più che cosa la distingue da una sconfitta.

41/41

Non si fa quello che si vuole e tuttavia si è responsabili di quello che si è.




Biografia di Jean-Paul Sartre