Frasi di Paolo Rumiz



1/6

I luoghi puoi capirli solamente se ci dormi e se cerchi di captare la voce che rilasciano col buio.

2/6

Come mai questo Paese taglieggiato dalle camorre, desertificato dalla grande distribuzione, saccheggiato dalle banche, bastonato dalle tasse, espropriato degli spazi pubblici e delle certezze sindacali, come mai questa Italia derubata del futuro, che va in crisi per una nevicata, che si lascia togliere persino la libertà democratica delle preferenze elettorali, che vede i suoi figli sedati fin da piccoli dalle playstation e poi costretti, da grandi, a emigrare per sfamarsi, magari facendo i camerieri con una laurea in tasca, come mai un Paese simile, anziché fare la rivoluzione, diventa razzista?

3/6

Il bene prevale numericamente sul male, ma non sa fiutare il pericolo.

4/6

Non è stato il fracasso dei cannoni a uccidere la Jugoslavia. È stato il silenzio. Il silenzio sul linguaggio della violenza prima che sulla violenza. Il silenzio sulle teorie razziste prima che sulle pulizie etniche. Il silenzio sulle violazioni dei diritti umani prima che sui massacri.

5/6

L'odio esplode solo se c'è qualcuno che decide di servirsene.

6/6

Per questo sono ancora attaccato alle carte: servono a impedire la cancellazione della memoria. Non basta un navigatore satellitare. I luoghi vanno cercati, corteggiati, raggiunti con errori o digressioni, altrimenti escono dalla memoria. Un popolo senza senso della geografia è destinato a uscire dalla storia.




Biografia di Paolo Rumiz