Biografia di Sylvia Plath

Sylvia Plath nacque a Boston, Massachusetts il 27 ottobre 1932 e morì a Londra il giorno 11 febbraio 1963. Fu poetessa e scrittrice.

Nata da immigrati tedeschi, dimostrò subito di avere talento pubblicando una poesia all'età di soli otto anni. Nel 1950 entrò nello Smith College con una borsa di studio, ma nel 1953 tentò il suicidio a causa di una forte depressione, causata anche dalla perdita del padre. Venne inizialmente ricoverata in un istituto psichiatrico ma venne poi dimessa e si laureò con lode nel 1955.

Ottenne un'altra borsa di studio, stavolta per l'Università di Cambridge in Inghilterra. Lì conobbe il poeta Ted Hughes che sposò qualche mese dopo. Si spostarono per un paio d'anni negli Stati Uniti, ma poi tornarono a Cambridge, vivendo separati per evitare che lei potesse perdere la borsa di studio. Nel 1960 nacque Rebecca, la figlia primogenita. Poco dopo Sylvia terminò il suo primo e unico romanzo, intitolato The bell jar ("La campana di vetro").

Nel 1962 nacque Nicholas, il secondo figlio, ma la tormentata storia del loro matrimonio ebbe fine appena dopo, quando lei scoprì che il marito aveva una storia con un'altra donna. Si trasferì a Londra con i figli, nell'appartamente in cui aveva vissuto Yeats, e scrisse numerose poesie. Poco tempo dopo la pubblicazione del romanzo, la depressione tornò a tormentarla e nel febbraio del 1963 si suicidò mettendo la testa nel forno a gas.

Diversi indizi sembrerebbero far pensare che il suo gesto fosse una estrema richiesta d'aiuto che però andò a finire male.
Alcuni documenti inediti emersi a 50 anni dalla morte, parlano di un marito che l'aveva fatta oggetto di aggressioni, abusata e minacciata di morte. Lui distrusse anche l'ultimo volume del diario della moglie, nel quale si parlava del loro rapporto. Nel 1982, Sylvia Plath divenne la prima poetessa a vincere il Premio Pulitzer postumo.