151/1545
A San Bernardino, la fioritura del lino.
152/1545
Chi vuol raccogliere badi a concimare.
153/1545
Per Santa Rita, ogni rosa è fiorita.
154/1545
Di maggio gratissimo erbaggio.
155/1545
Ad onta delle nubi, il sol risplende.
156/1545
Prima che maggio se ne vada, le fave fioriscono.
157/1545
Fai l'arte che sai fare, se vuoi ben guadagnare.
158/1545
Un ortolano accorto non lesina l'acqua all'orto.
159/1545
Le stelle risplendono, ma non riscaldano.
160/1545
Fra maggio e giugno, la falce al collo e la ciliegia al grugno.
161/1545
Per l'Ascensione, una spiga per cantone.
162/1545
Il pescatore ben mostra l'esca, ma non l'amo.
163/1545
A giugno abbi cura dei campi e della mietitura.
164/1545
Se piove per l'Ascensione, va ogni cosa in perdizione.
165/1545
Il frutto colto verde, ogni virtù perde.
166/1545
Una buona penitenza non viene mai tardi.
167/1545
Abbondanza di fieno, carestia di pane.
168/1545
Per condire l'insalata ci vuole un pazzo e un savio.
169/1545
Le bestie sono il nervo del podere e il pane del contadino.
170/1545
Giugno premia e pur castiga con gli zeri e con la spiga.
171/1545
Pioggia a Pentecoste, abbondanza di vino.
173/1545
L'asino e il mulattiero non hanno lo stesso pensiero.
175/1545
Dove la prudenza inciampa, l'imprudenza si fiacca il collo.
176/1545
Quale il donatore, tale il dono.
177/1545
Niente sa chi tutto di saper pretende.
178/1545
Terra coltivata, raccolta sperata.
179/1545
Giugno lucciolaio, grande festa per il granaio.
180/1545
A bocca ammalata anche il miele è amaro.
181/1545
Chi risparmia il letame è mal ricompensato.
182/1545
Bisogna far la festa quando è il santo.
183/1545
Giugno apre le porte alle giornate corte.
184/1545
Per San Paolino, le ciliegie a un quattrino.
185/1545
L'estate dà, l'inverno consuma.
186/1545
L'acqua di San Giovanni fa dimenticare i malanni.
187/1545
L'uomo ordisce e la fortuna tesse.
188/1545
Chi seguita il gioco, alla fine impoverisce.
189/1545
Il vento non è buono che a mandar navi e mulini.
190/1545
Acqua di giugno rovina il mugnaio.
191/1545
A San Pietro e Paolo, rastrella il cavolo.
192/1545
Fuggi i piaceri, essi ti seguiranno.
193/1545
A luglio, la ruggine è più dannosa al grano.
194/1545
Una zucca e un anno presto se ne vanno.
195/1545
La verdura è una pietanza che vuol olio in abbondanza.
196/1545
Rugiada sulla pelle fa le donne belle.
197/1545
Nuvole di luglio fan presto tafferuglio.
198/1545
Fresca estate, freddo autunno.
199/1545
Non v'è frutta sì dura che il tempo non matura.
200/1545
Ogni fiore al fine perde l'odore.