Frasi di Proverbio

151/1450

A San Bernardino, la fioritura del lino.

152/1450

Chi vuol raccogliere badi a concimare.

153/1450

Per Santa Rita, ogni rosa è fiorita.

154/1450

Di maggio gratissimo erbaggio.

155/1450

Ad onta delle nubi, il sol risplende.

156/1450

Prima che maggio se ne vada, le fave fioriscono.

157/1450

Fai l'arte che sai fare, se vuoi ben guadagnare.

158/1450

Un ortolano accorto non lesina l'acqua all'orto.

159/1450

Le stelle risplendono, ma non riscaldano.

160/1450

Fra maggio e giugno, la falce al collo e la ciliegia al grugno.

161/1450

Per l'Ascensione, una spiga per cantone.

162/1450

Il pescatore ben mostra l'esca, ma non l'amo.

163/1450

A giugno abbi cura dei campi e della mietitura.

164/1450

Se piove per l'Ascensione, va ogni cosa in perdizione.

165/1450

Il frutto colto verde, ogni virtù perde.

166/1450

Una buona penitenza non viene mai tardi.

167/1450

Abbondanza di fieno, carestia di pane.

168/1450

Per condire l'insalata ci vuole un pazzo e un savio.

169/1450

Le bestie sono il nervo del podere e il pane del contadino.

170/1450

Giugno premia e pur castiga con gli zeri e con la spiga.

171/1450

Pioggia a Pentecoste, abbondanza di vino.

172/1450

Giugno fa fieno.

173/1450

L'asino e il mulattiero non hanno lo stesso pensiero.

174/1450

Il silenzio è consenso.

175/1450

Dove la prudenza inciampa, l'imprudenza si fiacca il collo.

176/1450

Quale il donatore, tale il dono.

177/1450

Niente sa chi tutto di saper pretende.

178/1450

Terra coltivata, raccolta sperata.

179/1450

Giugno lucciolaio, grande festa per il granaio.

180/1450

A bocca ammalata anche il miele è amaro.

181/1450

Chi risparmia il letame è mal ricompensato.

182/1450

Bisogna far la festa quando è il santo.

183/1450

Giugno apre le porte alle giornate corte.

184/1450

Per San Paolino, le ciliegie a un quattrino.

185/1450

L'estate dà, l'inverno consuma.

186/1450

L'acqua di San Giovanni fa dimenticare i malanni.

187/1450

L'uomo ordisce e la fortuna tesse.

188/1450

Chi seguita il gioco, alla fine impoverisce.

189/1450

Il vento non è buono che a mandar navi e mulini.

190/1450

Acqua di giugno rovina il mugnaio.

191/1450

A San Pietro e Paolo, rastrella il cavolo.

192/1450

Fuggi i piaceri, essi ti seguiranno.

193/1450

A luglio, la ruggine è più dannosa al grano.

194/1450

Una zucca e un anno presto se ne vanno.

195/1450

La verdura è una pietanza che vuol olio in abbondanza.

196/1450

Rugiada sulla pelle fa le donne belle.

197/1450

Nuvole di luglio fan presto tafferuglio.

198/1450

Fresca estate, freddo autunno.

199/1450

Non v'è frutta sì dura che il tempo non matura.

200/1450

Ogni fiore al fine perde l'odore.


Biografia di Proverbio