951/1453
Vangelo eterno ma sempre moderno.
952/1453
La necessità non ha peli sulla lingua.
953/1453
È nobile colui che ha nobili costumi.
954/1453
Sotto una pioggia d'oro, non sempre c'è ristoro.
956/1453
Signori si nasce, ricchi si diventa.
957/1453
Lumi, fiori e colli torti, poco assai giovano ai morti.
958/1453
Chi doma il proprio sdegno ha vinto un gran nemico.
959/1453
Se vuoi essere un buon cristiano, dai bigotti stai lontano.
960/1453
Il demonio consigliere fa assai bene il suo mestiere.
961/1453
Promessa di fuoco riscalda assai poco.
962/1453
Per niente, neanche il cane muove la coda.
963/1453
A ottobre si domanda: funghi, castagne e ghianda.
964/1453
Mani molto nervose sciupano molte cose.
965/1453
Se sai di non sapere, sai già molto.
966/1453
Per Santa Giustina, ogni uva è medicina.
967/1453
Giornata senza sorriso non dischiude il paradiso.
968/1453
Di fronte al gran Mistero, ogni sapienza è zero.
969/1453
Chi dorme come un tasso non bada al materasso.
970/1453
Ricotta, vino e sole, dorme anche chi non vuole.
971/1453
Chi fa ciò che non sa
rovina quel che fa.
972/1453
Una mela la sera fa la notte leggera.
973/1453
Molte menti si son perse
percorrendo vie traverse.
974/1453
Scienza senza coscienza
rovina l'esistenza.
975/1453
A lodi e onori
seguon pianti e dolori.
976/1453
Meglio un povero pubblicano che un altero puritano.
977/1453
Perfidia e guai non si dissocian mai.
978/1453
Troppo cambiare non sempre è migliorare.
979/1453
Tacere e tollerare facilita il campare.
980/1453
Non tramonti il sole sopra vostra ira.
981/1453
L'inganno ha la voce di Giacobbe e le mani di Esaù.
982/1453
L'intelletto è guida alla cieca volontà.
983/1453
Questa è l'arte di Michelaccio: mangiare, bere e andare a spasso.
984/1453
Laddove si guarda e si tace, là regna la pace.
985/1453
È saggio tener cari anche i ricordi amari.
986/1453
Albero spesso trapiantato mai di frutti è caricato.
987/1453
O belli o brutti, vien sera per tutti.
988/1453
Quando piove e tira vento, serra l'uscio e statti dentro.
989/1453
Chi la sera mangia tutto la mattina canta il cucco.
990/1453
Il somaro di più padroni morì di fame.
991/1453
Chi pecora si fa, il lupo se la mangia.
992/1453
I polli dei vicini sembran sempre dei tacchini.
993/1453
È mio zio chi vuole il bene mio.
994/1453
Non metter lo zampino negli affari del vicino.
995/1453
Dell'ironia e del sale
il troppo è sempre male.
996/1453
La pazienza a piedi va, ma in carrozza tornerà.
997/1453
Per San Martinello si spilla il vin novello.
998/1453
Facile demolire, duro costruire.
999/1453
Per amar la sofferenza, prima occorre la pazienza.
1000/1453
Se la montagna mette il cappello, vendi la capra e compra il mantello.