1/32
L'amore è un ottimo maestro.
2/32
Amor magister est optimus.
3/32
La morte di coloro che hanno fatto qualcosa di immortale ci appare sempre acerba e immatura.
4/32
Acerba semper et immatura mors eorum qui immrtale aliquid parant.
5/32
La guerra non si deve temere ne' provocare.
6/32
Bellum nec timendum nec provocandum.
7/32
Ho fatto del male e l'ho ricevuto.
9/32
È difficile ritenere quello che hai imparato se non lo eserciti.
10/32
Difficile est tenere quae acceperis, nisi exerceas.
11/32
È proprio della fortuna potere ciò che si vuole e della magnanimità volere ciò che si può.
12/32
Felicitatis est quantum velis posse, sic magnitudinis velle quantum possis.
13/32
In qualunque circostanza della vita questo seguiamo: essere implacabili con noi stessi.
14/32
Hoc in omni vitae genere teneamus, ut nobis implacabiles simus.
15/32
Nelle biblioteche parlano le anime immortali dei defunti.
16/32
In bibliothecis loquuntur defunctorum immortales animae.
17/32
Bisogna leggere molto, non molte cose.
18/32
Multum legendum esse, non multa.
19/32
Talvolta non è meno eloquente il tacere del parlare.
20/32
Non minus interdum oratorium esse tacere quam dicere.
21/32
Non vi è libro tanto cattivo che non sia utile in qualche sua parte.
22/32
Nullum esse librum tam malum ut non aliqua parte prodesset.
23/32
I voti si contano, non si pesano.
24/32
Numerantur enim sententiae, non ponderantur.
25/32
Coloro che, dediti ai piaceri, vivono alla giornata esauriscono ogni giorno le motivazioni della vita.
26/32
Qui, voluptatibus dediti, quasi in diem vivunt, vivendi causas quotidie finiunt.
27/32
Quanto il tempo è più felice altrettanto è più breve.
28/32
Tanto brevius omne, quanto felicius tempus.
29/32
Chi odia i vizi odia gli uomini.
30/32
Thrasea crebro dicere solebat: qui vitia odit homines odit.
31/32
Ha virtù in abbondanza colui a cui piacciono quelle degli altri.
32/32
Virtutes habet abunde qui alienas amat.