Frasi di Michele Prisco



1/6

Il ruolo dello scrittore non è quello di suggerire delle soluzioni perché la sua missione è ad un tempo più modesta e più alta: il romanziere deve forzare il lettore ad interrogarsi su se stesso e sul senso del suo destino.

2/6

Perché se il ricordo resta costante e inalterato sino a farsi continuo, diventa pure un modo per rianimare il passato e ancor più la vita.

3/6

Per quel bisogno che abbiamo, di fronte alla morte, di sistemare per bene i nostri rapporti con coloro che ci hanno preceduti evitando di lasciare zone d'ombra, sentimenti di cruccio o d'acredine, quasi per sentirsi in pace con noi stessi più che per non sentirsi in debito con loro. Quasi per farci perdonare d'essere ancora vivi...

4/6

Quando la sera è carica e silenziosa, i rumori si spogliano d'ogni loro umanità, molti ridiventano semplice suono e acquistano, nella raggiunta impersonalità che li isola, una vibrazione tanto pura da sembrare crudele, traslucida risonanza.

5/6

Nella nebbia, i rumori si smorzano: come se li fasciasse un greve torpore impedendone ogni articolazione.

6/6

La nebbia isola, annulla; chi può dire quand'essa ci avvolse?




Biografia di Michele Prisco