Biografia di Max Planck

Max Planck
Nazione: Germania    
Max Karl Ernst Ludwig Planck nacque a Kiel, Germania il 23 aprile 1858 e morì a Gottinga, Germania il 4 ottobre 1947. Fu un fisico teorico.

Venne al mondo in una famiglia di giuristi e pastori protestanti; il padre Julius Wilhelm Planck era professore di diritto costituzionale e la madre Emma Patzig proveniva da una famiglia di pastori luterani.

Nel 1867 la famiglia si trasferì a Monaco di Baviera, dove Max frequentò il liceo distinguendosi per le sue doti brillanti e, a soli diciassette anni, ottenne il diploma. Proseguì gli studi all'Università di Monaco, dove si dedicò inizialmente alla matematica e poi alla fisica.

Durante la sua formazione, ebbe come maestri illustri scienziati come Hermann von Helmholtz e Gustav Kirchhoff a Berlino, che lo avvicinarono ai problemi della termodinamica. Conseguì il dottorato nel 1879 proprio con una tesi sulla seconda legge della termodinamica, disciplina che avrebbe segnato le sue prime ricerche.

Nel 1885 fu nominato professore di fisica teorica all'Università di Kiel e nel 1889 succedette a Kirchhoff nella prestigiosa cattedra di fisica teorica all'Università di Berlino, dove rimase fino al 1926. Qui, Planck si dedicò allo studio della radiazione termica e, nel 1900, formulò la rivoluzionaria ipotesi che l'energia elettromagnetica non venisse emessa in modo continuo, ma in pacchetti discreti chiamati "quanti", introducendo così la costante che porta il suo nome e ponendo le basi della fisica quantistica.

Questa scoperta segnò una svolta epocale nella storia della fisica e valse a Planck il Premio Nobel per la Fisica nel 1918. La sua celebre formula, E = hν, lega l'energia di un quanto alla frequenza della radiazione, dove h è la costante di Planck.

Planck fu anche un raffinato musicista, appassionato di pianoforte, organo e violoncello, e si interessò di filosofia. Durante la sua lunga carriera, ricoprì ruoli di grande prestigio: fu direttore dell'Istituto di fisica teorica di Berlino, presidente del Kaiser-Wilhelm Institut per la promozione della scienza dal 1930 al 1937, membro dell'Accademia Prussiana delle Scienze e della Royal Society, che gli conferì la Medaglia Copley nel 1928.

Parallelamente al suo prestigio, la vita privata di Planck fu segnata da gravi lutti: la morte prematura della prima moglie Marie Merck nel 1909, delle figlie Emma e Grete, del figlio maggiore Karl durante la Prima guerra mondiale e, soprattutto, la tragica perdita del figlio Erwin, giustiziato dai nazisti nel 1945 per il suo coinvolgimento nell'attentato a Hitler. Solo Hermann, avuto dalla seconda moglie Marga von Hösslin, gli sopravvisse.

Planck mantenne sempre una posizione di rigore morale e di riserbo, opponendosi al nazismo e ritirandosi dalla vita pubblica dopo il 1937. Morì a Gottinga il 4 ottobre 1947, lasciando un'eredità scientifica che ha profondamente influenzato la fisica moderna, tanto che la principale società tedesca per la promozione della scienza porta oggi il suo nome, la Max-Planck-Gesellschaft.


Frasi di Max Planck

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