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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso.
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Un libro è un grande cimitero dove, sulla maggior parte delle tombe, non si possono più leggere i nomi cancellati.
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I veri libri devono essere figli non della luce e delle chiacchiere ma dell'oscurità e del silenzio.
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Un libro dove ci sono delle teorie è come un oggetto sul quale si lasci il cartellino del prezzo.
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Ci sono mali dei quali non bisogna cercar di guarire, perché sono i soli a proteggerci contro altri più gravi.
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Quell'agente patogeno, mille volte più virulento di tutti i microbi, l'idea
di essere malati